Le cose sono iniziate maluccio: il fornello da campeggio non scaldava la pasta. Ogni ciclista che si rispetti deve mangiare la pasta prima di partire, si pensava. E la nostra pentola emetteva bolle di vapore che avevamo cominciato a chiamare per nome, tanto poche fossero
Così nellattesa della pasta, ci viene a trovare Pedalopoco, che esordisce con ma non siete andati al briefing dei capitani?. AL che io scappo di corsa, e arrivo al briefing mentrel speaker dice: va beh.. se non ci sono domande io ho finito.
Ho subito pensato che la pasta, probabilmente, doveva essere cotta.
La gara ha preso una piega negativa già nel salire sulla bici: gli organizzatori avevano previsto 60 m di corsa a piedi per scremare il gruppo. E Sherman ha fatto lo sborone e si è fatto tutto il giro in ottima posizione, sfruttando (più che sedicenti doti corsaiole) le scarpe da running prestate da Rufus. Tragico è stato il cambio scarpe dove il nostro ha dovuto slacciare una a una le stringhe strette forte (così corro meglio ).
La tattica è stata: facciamo 2 giri per turno, così di notte ci facciamo 2 turni di guida e ci durano le batterie. Ma la legge di Murphy in agguato (e anche una certa sfi*a) ha fatto rompere Giani (poi recuperato grazie a fantomatici massaggi offerti dallorganizzazione) e Toaia che sembrava un putto a fontanella (ma non era acqua quella che eruttava ).
Il cambio del testimone avveniva con sincronismi che neanche i meccanici della Ferrari hanno: il subentrante aspettava a terra il compagno, gli sfilava il testimone dalla caviglia, se la metteva, correva alla bici e usciva dalla zona cambio. Meccanismi oliati e strategie non ci servivano però ad allontanarci dalla metà classifica
Il freddo saliva, insieme al buio. Panta e maglia (del nuovo fantastico completino FRT) non si riusciva a scaldarli in tenda, tra un turno e laltro. Eravamo costretti a rientrare a correre con i vestiti umidicci. E mentre saliva la notte, questo umido cominciava a proporsi nel cervelletto la terribile domanda che crediamo abbia attanagliato anche De Gayaardon e Lindbergh: ma chi me lha fatto fare?
Le batterie notturne cominciavano a tradirci. Ogni tanto capitava di farsi un mezzo giro al buio...
Forti del motto del capitano Sherman che ci rincuorava con: quando non ci son più i polmoni ci sono i maroni..: si proseguiva, insultandolo ogni volta che, tronfio, lo ripeteva.
I turni notturni si sono succeduti con regolarità (sempre 2 giri a testa salvo sporadici salti di turno per stanchezza cronica), con la differenza che rispetto ai primi giri i cambi avvenivano con minore tempestività. Ricordo che al mio cambio di testimone, non ho trovato nessuno. Vado lesto verso la tenda e non trovo chi doveva correre dopo di me. Trovo però la sua bici Penso, avendo un suocero sardo, allanonima sequestri in trasferta padana
Ma la natura aveva agito: laltro membro del FRT si stava avvicinando con un eloquente rotolo di carta igienica in mano, provenendo dal buio campo
Kuch, stanco, affamato, infreddolito, assonnato come tutti noi, ha riassunto la situazione con almeno non piove.
Ma Giove Pluvio non la pensava così, e verso le 6 di mattina la pioggia ha iniziato a infangare il tutto. Non tutti sanno che il fango padano, ricco di acqua e argilla, crea una crema densissima sul terreno, rendendo i forumendoli sovrappeso (io sono 79 simpatici kg) ancora più ostacolati.
Abbiamo proseguito sorreggendoci luno laltro con motti e incoraggiamenti: sembra che dallepoca del ventennio fascista non se ne sentivano così tanti tutti insieme
Alle 12 la triste decisione: le condizioni non ci permettono più di girare. Il fango ti rallenta a 8- 10 km/h di media. Acqua, freddo e vestiti umidi fanno il resto. Le gambe fanno male e ogni scollinamento dellargine ti impantana e ti scendere a spingere la biga.
A malincuore (ma mica poi tanto...) ci fermiamo. Siamo riusciti a lavarci (niente di più visto che i bagni non erano fantastici) e ci siamo trovati sotto il tendone. E qui poche altre squadre fanno meglio di noi: cominciamo a dare fondo ai salami homemade di Toaia e alla tanica da 5 litri di heineken che Kuch si era portato pensando di andare in vacanza in tenda a Rimini (si sa... la birra è un noto integratore di luppolo e malto, forse un po meno di Sali minerali).
Una pasta e una birra (anzi 2) (forse 3) ci hanno fatto salutare il parco lungo il Po di Cremona con la voglia di tornarci lanno prossimo, malgrado tutto. E con la consapevolezza di aver trovato 4 amici. E la classifica, con le ultime 3 ore e mezzo in cui non abbiamo corso, ci dice: 17esimi su 34 di categoria.
Mi sa che ci vediamo a Finale .
Così nellattesa della pasta, ci viene a trovare Pedalopoco, che esordisce con ma non siete andati al briefing dei capitani?. AL che io scappo di corsa, e arrivo al briefing mentrel speaker dice: va beh.. se non ci sono domande io ho finito.
Ho subito pensato che la pasta, probabilmente, doveva essere cotta.
La gara ha preso una piega negativa già nel salire sulla bici: gli organizzatori avevano previsto 60 m di corsa a piedi per scremare il gruppo. E Sherman ha fatto lo sborone e si è fatto tutto il giro in ottima posizione, sfruttando (più che sedicenti doti corsaiole) le scarpe da running prestate da Rufus. Tragico è stato il cambio scarpe dove il nostro ha dovuto slacciare una a una le stringhe strette forte (così corro meglio ).
La tattica è stata: facciamo 2 giri per turno, così di notte ci facciamo 2 turni di guida e ci durano le batterie. Ma la legge di Murphy in agguato (e anche una certa sfi*a) ha fatto rompere Giani (poi recuperato grazie a fantomatici massaggi offerti dallorganizzazione) e Toaia che sembrava un putto a fontanella (ma non era acqua quella che eruttava ).
Il cambio del testimone avveniva con sincronismi che neanche i meccanici della Ferrari hanno: il subentrante aspettava a terra il compagno, gli sfilava il testimone dalla caviglia, se la metteva, correva alla bici e usciva dalla zona cambio. Meccanismi oliati e strategie non ci servivano però ad allontanarci dalla metà classifica
Il freddo saliva, insieme al buio. Panta e maglia (del nuovo fantastico completino FRT) non si riusciva a scaldarli in tenda, tra un turno e laltro. Eravamo costretti a rientrare a correre con i vestiti umidicci. E mentre saliva la notte, questo umido cominciava a proporsi nel cervelletto la terribile domanda che crediamo abbia attanagliato anche De Gayaardon e Lindbergh: ma chi me lha fatto fare?
Le batterie notturne cominciavano a tradirci. Ogni tanto capitava di farsi un mezzo giro al buio...
Forti del motto del capitano Sherman che ci rincuorava con: quando non ci son più i polmoni ci sono i maroni..: si proseguiva, insultandolo ogni volta che, tronfio, lo ripeteva.
I turni notturni si sono succeduti con regolarità (sempre 2 giri a testa salvo sporadici salti di turno per stanchezza cronica), con la differenza che rispetto ai primi giri i cambi avvenivano con minore tempestività. Ricordo che al mio cambio di testimone, non ho trovato nessuno. Vado lesto verso la tenda e non trovo chi doveva correre dopo di me. Trovo però la sua bici Penso, avendo un suocero sardo, allanonima sequestri in trasferta padana
Ma la natura aveva agito: laltro membro del FRT si stava avvicinando con un eloquente rotolo di carta igienica in mano, provenendo dal buio campo
Kuch, stanco, affamato, infreddolito, assonnato come tutti noi, ha riassunto la situazione con almeno non piove.
Ma Giove Pluvio non la pensava così, e verso le 6 di mattina la pioggia ha iniziato a infangare il tutto. Non tutti sanno che il fango padano, ricco di acqua e argilla, crea una crema densissima sul terreno, rendendo i forumendoli sovrappeso (io sono 79 simpatici kg) ancora più ostacolati.
Abbiamo proseguito sorreggendoci luno laltro con motti e incoraggiamenti: sembra che dallepoca del ventennio fascista non se ne sentivano così tanti tutti insieme
Alle 12 la triste decisione: le condizioni non ci permettono più di girare. Il fango ti rallenta a 8- 10 km/h di media. Acqua, freddo e vestiti umidi fanno il resto. Le gambe fanno male e ogni scollinamento dellargine ti impantana e ti scendere a spingere la biga.
A malincuore (ma mica poi tanto...) ci fermiamo. Siamo riusciti a lavarci (niente di più visto che i bagni non erano fantastici) e ci siamo trovati sotto il tendone. E qui poche altre squadre fanno meglio di noi: cominciamo a dare fondo ai salami homemade di Toaia e alla tanica da 5 litri di heineken che Kuch si era portato pensando di andare in vacanza in tenda a Rimini (si sa... la birra è un noto integratore di luppolo e malto, forse un po meno di Sali minerali).
Una pasta e una birra (anzi 2) (forse 3) ci hanno fatto salutare il parco lungo il Po di Cremona con la voglia di tornarci lanno prossimo, malgrado tutto. E con la consapevolezza di aver trovato 4 amici. E la classifica, con le ultime 3 ore e mezzo in cui non abbiamo corso, ci dice: 17esimi su 34 di categoria.
Mi sa che ci vediamo a Finale .