Parco Adamello: Il Lago della Vacca

milzo

Biker cartograficus
4/2/06
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calvagese (BS)
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Scott Genius eRide 930
Giro molto panoramico nel parco naturale dell’Adamello. La salita è per buona parte a spinta fino al passo boccafredda. La discesa è decisamente tosta ed impegnativa con Il fondo sconnesso e alcuni tornanti molto esposti. Quindi per affrontare questo giro, si raccomanda l’uso delle protezioni e di avere una bici dalle escursioni generose (o almeno una full) ed inoltre, di non essere troppo “schizzinosi” per i tratti da affrontare con la bici a spinta, visto che poi giunti a destinazione, verrete accolti da uno scenario incantevole.

Accesso: si segue la statale del caffaro fino alla fine del lago d’idro, si seguono le indicazioni per bagolino e gaver (localita sciistica). Quattro km dopo bagolino, si raggiunge Val Dorizzo che è il punto di partenza.

Quota massima: 2361m (passo della Vacca) 2353m (rifugio Tita Secchi)

Periodo consigliato: giugno (inoltrato) – settembre

Cartografia:
kompass N103 “le Tre valli Bresciane” scala 1:50000 – Ingenia “carta dei sentieri della Valle sabbia” foglio Alta Valle, scala 1:35000

Roadbook:
Si lascia l’auto a Val Dorizzo, nell’ampio parcheggio dell’hotel ristorante “Stella Alpina”. Si comincia a salire per l’unica strada possibile con direzione Gaver – passo Crocedomini. E’ una lunga salita asfaltata ma immersi in un bellissimo ambiente e poco trafficata soprattutto nei giorni infrasettimanali. Si passa la località Gaver al cospetto dell’imponente cornone di Blumone, la Malga cadino dove si riprendono un po di forze, e poi inizia la serpentina asfaltata fino al goletto di Cadino (1938m). Uno breve e veloce discesa ci porta al passo crocedomini (1892m) con annesso l’omonimo rifugio. Qui c’è un grosso incrocio e noi dobbiamo mantenere la destra rimanendo sulla strada asfaltata seguendo le indicazioni per Edolo – Breno. Ancora un breve tratto di discesa su asfalto fino ad incontrare un ampio parcheggio sulla destra nei pressi del rifugio e dalla malga bazena (1802m). qui giriamo a destra ed imbocchiamo la strada sterrata in salita. Sulla cartografia di riferimento questo è il sentiero N18, ma ora è stato numerato come sentiero n1 (il famoso sentiero dell’adamello che unisce il rif. Tita secchi al rif. Garibaldi). La salita è da subito parecchio dura e via via diventerà sempre più tecnica fino a diventare nei pressi della malga Fredda (2081m), un singletrack. Si continua a salire a destra ignorando lo stradello che va verso la malga, e poco dopo sarà visibile anche il lago Di valfredda. Qui si alternano tratti pedalabili a tratti con bici a spinta anche a causa delle lunghe “lingue” di neve che abbiamo incontrato il 22 giugno 2008, ma poi in estate il sentiero dovrebbe essere un po più agevole. Si raggiunge finalmente il passo di Valfredda (2338m) e da qui il sentiero comincia ad essere un po più agevole perché, anche se sconnesso, procede alternando tratti piani a lievi salite e discese e diventa un ottimo esercizio di equilibrio. Il fondo peggiora ulteriormente fino a diventare impraticabile in sella ma siamo ormai nei pressi del passo della vacca, il punto più alto del giro posto a quasi 2400m di quota. Da qui si apre uno scenario veramente mozzafiato con il lago della vacca immerso in una culla granitica. Sulla destra del lago è ben visibile il rifugio tita secchi (possibilità di ristoro) e il rifugio rosa(? Mi pare…).
Meglio lasciare le bici in prossimità del lago e scendere al rifugio a piedi, viso che poi risalire con le bici è decisamente poco agevole.
Si ritorna al passo della vacca e si scende mantenendo la sinistra sul sentiero N19 che scende in direzione della corna Bianca. La discesa è decisamente adrenalinica con la prima parte in leggera discesa sul fianco della parete. Poi inizia una serie di tornantini “aerei” dove il fondo non proprio compatto partecipa a complicare le cose. Terminati i tornantini inizia un tratto tecnico su rocce che richiede un’ottima padronanza del mezzo per essere affrontato tutto in sella, che termina nei pressi di un piccolo pianoro prativo ai piedi della corna bianca. Si prosegue mantenedo la corna bianca sulla nostra sinistra ed ora il sentiero si fa sabbioso con un paio di passaggi tecnici e sempre più scorrevole fino a diventare un’ampia carrareccia. Si scende velocemente fino ad incontrare l’asfalto nei pressi della località “goletto di gaver – malga cadino” dove eravamo saliti in precedenza. A questo punto, per raggiungere l’auto senza fare tratti asfaltati in discesa, ci sono varie possibilità e una è la seguente:
Si risale al passo crocedomini che sono altri 150m di dislivello tranquilli. Si entra nell’area del parcheggio alla destra del rifugio e si noterà sul fondo, l’imbocco del sentiero 424 per val dorizzo (ben segnato).
Inizia la seconda e meravigliosa discesa su singletrack che in breve ci porterà in piena val sanguinera nei pressi della malga Rondenino Basso (1664m). Lasciamo la malga sulla destra e proseguiamo in discesa a sinistra sempre su sentiero. Si passa la località tovaioli, malga sanguinera, si continua in discesa fino ad incontrare la cascina serese, ove il nostro sentiero sbuca su un ampia sterrata. A sinistra sale una cementata con indicazione sentiero Cai 429, guardate invece a destra e vedrete l’imbocco di un sentiero (nessuna indicazione)che vi porterà dritti a val dorizzo a recuperare l’auto.

Considerazioni importanti: La parte alta dell’itinerario verso il lago della vacca, è molto frequentata dagli escursionisti a piedi. I bikers sono ben tollerati ma è fondamentale ricordarsi che loro hanno la precedenza. So che è superfluo ricordarlo ma so anche cosa vuol dire essere carichi di adrenalina lungo queste discese ;-) L’unica raccomandazione che ci ha fatto il gestore del rifugio è stata quella di evitare le derappate al fine di conservare il sentiero. Ma tanto queste cose le sappiamo tutti vero?

 

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kikko54

Biker celestialis
8/11/06
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Imagnaland
www.mtbexplorer.it
Bike
Cannondale Moterra LT1; KIKKona Dawg pimpata
grande milzus&co...il tuo racconto mi ha fatto rivivere emozioni ancora molto vive di un giro spettacolare effettuato nel lontano 2003 http://mtbexplorer.altervista.org/03tittasecchi.htm (alcune foto e filmato in allestimento....sperèm)
Gli scenari sono splendidi e veramente meritevoli di una escursione in compagnia di amici amanti del genere "allmountain"...si xè qui si vive la vera essenza della bici da montagna...la salita è su mulattiera abbastanza tecnica e nn facile..è vero ci vuole equilibrio e una buona dose di atleticità per nn mettere giù i piedi, a parte qualche tratto impossibile. Lo spettacolo che al passo della vacca ti viene regalato ripaga della fatica accumulata!
La discesa che avete fatto voi ... noi al tempo l'abbiamo percorsa... ahimè...con frontine da 50mm...e il divertimento è stato superato dalla adrenalinica paura....però qualche bel tratto l'abbiamo fatto in sella...anke se ci superavano pure le formiche:smile:e anke in questo tratto il panorama che ci ha accompagnato è stato spettacolare.
Ho solo un rammarico...nn essere riuscito a pertecipare con voi...però consiglio a tutti questa escursione...merita veramente:i-want-t:
cmq ci torno sicuramente...prima o poi:medita:
 

desedet_dario

Redazione
30/6/06
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BS
flickr.com
bellissimo tour in alta val sabbia, che più alta non si può (per ora)

aggiungo che i 1600 mt disl sono piuttosto impegnativi, visto il tratto in quota in salita (molto tecnica).

è un super giro, mettetelo in lista se potete..le discese sono tutte bellissime, che sentieri!!

qualche foto:
salita verso il passo di val fredda


sentiero in costa oltre 2300 mt


il lago ancora parzialmente gelato (22 giugno)


tornantino nella discesa iniziale


sentiero dal crocedomini


la STUPENDA val sanguinera
 

mario 51

Biker novus
12/5/08
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Castelgoffredo
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Sabato 02.08.08 siamo partiti dal Passo Maniva direzione lago della Vacca. Fino al passo Croce Domini tutto OK. Da qui sono cominciati i dolori, e meno male che non c'era la neve. Ci siamo cuccati l' 80% del tragitto fino al rifugio a piedi per non dire poi della discesa (100%).
Ma come avete fatto? :rosik:
 

orma

Biker velocissimus
14/9/06
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NAVEN
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Sabato 02.08.08 siamo partiti dal Passo Maniva direzione lago della Vacca. Fino al passo Croce Domini tutto OK. Da qui sono cominciati i dolori, e meno male che non c'era la neve. Ci siamo cuccati l' 80% del tragitto fino al rifugio a piedi per non dire poi della discesa (100%).
Ma come avete fatto? :rosik:

A parte che non capisco il senso di partire dal Maniva,comunque con un buon allenamento e buona tecnica in salita/discesa la percentuale a piedi non supera il 30% in su e l'8% in giù.E te lo dice un "gatto di marmo" in discesa.
Semmai l'unico problema è il disturbo arrecato a chi fa il giro a piedi e viceversa.

ciao
 
Si, sono d'accordo con Orma, per quanto riguarda l' allenamento, prima di tutto.
La mia tecnica non è un gran chè, le percentuali di pedalabile e no, non so dirle esattamente, quando puoi pedalare pedali, quando non puoi vai a piedi, ma quello che conta è, che è proprio un gran bel giro !!
 

mario 51

Biker novus
12/5/08
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Castelgoffredo
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Premetto che non ho una bici bioammortizzata e che le mie uscite si svolgono quasi esclusivamente su percorsi da xc. Comunque concordo che con una buona tecnica e tanto "manico" in discesa quei sentieri si possono fare. Sicuramente ho sottovalutato la difficoltà del percorso.
ciao
 

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