Ero in fervente attesa dell'esordio assoluto in Champion League della Roma, fresca Campione d'Italia che in serata all'Olimpico avrebbe incontrato per la prima volta nella sua storia il mitico Real Madrid. Ero fuori di casa e dove abitavo non c'era l'adsl. Quando a metà pomeriggio accesi la televisione vidi che tutte le tv trasmettevano la stessa solfa. Lì per lì non capii e solo col passare delle ore si materializzò in me la portata del dramma di quel che era successo. La Roma perse (1-3) una partita disputata in nome di uno
show must go on che puzza tanto di denaro ed interessi economici che non si dovrebbe mai dovuta giocare (la giornata successiva del mercoledì fu infatti annullata), ma il problema in quel momento era ben altro.
Da quel giorno nulla è stato più uguale, nè potrà + esserlo. Mesi passati nel terrore di attentati chimici: antrace, carbonchio (non quello delle bici), anni passati a temere il ripetersi di stragi del genere. Guerre, stragi, morti, missioni umanitarie o pseudo tali, Nassirya, Londra, Madrid (anche se fu l'Eta).............questo è capace di fare l'uomo, obnubilato dalla sete di potere, denaro o dal fanatismo.