ma chi non ha bisogno di così tanta stabilità e cerca maggiore maneggevolezza non deve fare altro che orientarsi su altre categorie.
infatti.. l'offerta è talmente tanto variegata rendendosi sempre più specializzata a fruizione dei comuni mortali, che spesso che è rimasto un po arretrato ha difficoltà a comprendere come orientarsi: troppi fattori in gioco tra misura pneumatici, geometria, angoli, lunghezze, e più si "studia" cercando di comprendere e più sorgono perplessità e paura di sbagliare. se 20 anni fa compravamo una MTB in base al budget e grossomodo potevano andare bene tutte per l'uso che ne facevamo, che alla fine era andare per monti, divertirsi ed arrivare in posti che prima non erano poi così scontati da raggiungere in bicicletta, che le migliorie che avvertivamo negli anni 90 riguardavano prima di tutto il peso da portarsi dietro, poi con le forcelle ammortizzate si è aperto un mondo di andare in discesa, cou V-brake una sicurezza di frenare meglio, percui si iniziava a fare sentieri di media difficoltà con una certa disinvoltura e sicurezza, negli anni 2000 c'è stato un ulteriore passo avanti in questo senso che ci dicevamo " Belin avercela avuta a 20 anni, se penso a quella strada aggrappato ai
freni con la paura di fare il giro del manubrio", ora siamo arrivati al punto di poter volare giàù per pendii rocciosi, o poter quasi volare in salita in vase al proprio allenamento e tecnica, ora nemmeno più la fatica in salita fa paura.. al limite si ripiega sulla e-mtb..... però al tempo stesso non sappiamo più coa vogliamo andando ad analizzare caratteristiche infinitesimali, scendo meglio ma salgo peggio o forse.... siamo sempre noi che però con l'età che avanza non disdiciamo qualche comodità in più per farne sempre lo stesso uso di allora
esempio di "sega mentale"
arrivo da 26" con tubless, freni a disco, 12 kg, 71°/74° gli angoli caratteristici, 600mm manubrio, OV 595 circa, interasse 109-110
se volessi una bicicletta analoga troverei grossomodo le stesse geometrie in una XC pura con quote orizzontali e maggiori di circa 1-2 cm non di più per una 29, ma con uno stem inferiore a compensazione del manubrio più largo e del telaio un pelo più lungo, ok.... potrei comprarla ad occhi chiusi sapendo che sarei sulla stessa bicicletta al quale sono abituato e che mi va bene, con il vantaggio dei 29" che mi darebbero un
bell'aiuto per avere una guida un po più rilassata
poi mi ricordo un paio di discese che mi mettevano più in difficoltà di altre: " e perchè a sto punto non ne prendo una che mi avvantaggi un po più in discesa? un po più lunga, e vedo ciclistiche trail che portano la mia taglia di telaio ad avere 2-3-4 cm in più di OV e wheelbase fino ad 8-9 per una mondraker. ma angoli magari 67-68/73, carro 420 contro i vecchi 440, ed allora subentra tutta una paturnia di "ma in salita come sarà? perchè se arivo bene la sotto ma poi tribolo di più per risalire è inutile" perchè poi tutto sto marketing crea aspettative e non è che si può cambiare una bicicletta all'anno finche non si trova quella giusta, almeno non io. e ti metti a scartabellare tabelle e tabelle di geometrie, articoli tecnici etc etc.
alla fine stiamo perdendo un po il piacere di uscire di casa con la sella sotto il sedere e passare una mattina per i monti tra salite e discese, ci mancherà sempre qualcosa dall'essere soddisfatti perchè oramai quello spirito di novità che avevamo negli anni 80 e primi 90 non ce l'abbiamo più, siamo arrivati quasi ovunque e se ancora non ci siamo arrivati possiamo permetterci di farlo solo con una scelta piuttosto che un'altra, e quindi l'attenzione si è spostata sul miglioramento centesimale della prestazione più che al piacere "esplorativo". è come dire... vado a sciare.... preferisco il fondo, lo scialpinismo o faccio lo skypass per gli skylift? personalmente a me piace di più lo scialpinismo sapendo che purtroppo non riuscirò a scendere sulle piste alla stessa maniera di chi ha altri sci.
e con questo io sono ancora fermo alla scelta delle gomme, ogni due giorni scelgo definitivamente e poi dopo altri due ritorno sui miei passi