Il paesello era in fermento già prima dell'arrivo dei bikers.
Di bevitori di birra qua ce ne sono diversi, di bikers alcuni, ma di gente che fa l'uno e l'altro, la stessa sera, al buio, mai se n'era sentito parlare, neppure i vecchi saggi del villaggio ne avevano memoria.
Ed è così che due ampie ali di folla salutavano l'arrivo degli intrepidi, molti li guardavano come miti: quegli strani ragazzi dai nomi misteriosi.
Un ragazzino urlava: "quello è
Dero", un altro: "ecco
Dragusso, gli chiedo un autografo", una giovane fanciulla sfiorava la tutina zebrata di
Glassman, giurando di non lavarla più (la mano, non la maglietta!).
Ed ecco arrivare il grande Lebovski, no,
Kovalsky! E quello che si chiama come il sole.......
Evelio, e suo fratello.
Seguirà lo
Sgallinato ancora furgonizzato, Il
Contract senza bicicletta,
Maqui,
Torso e company.
"Ma è vero che c'è anche
Wellnes?" Chiede un ragazzino; "te' sta zèt che tsì 'n burdél!" risponde un anziano antipatico.
Quando i 25 partono non vola una mosca, una vecchia zitella mormora: "torneranno?", le mani dei bikers abbandonano i manubri.....
Ed ecco che si parte con la prima salitella, per la ridente cittadina di Ca'Secco: cani ululanti accompagnano i 25, con gli stendardi che sventolano alle finestre; d'ora in poi, solo natura selvaggia fino all'arrivo alla Cotta.
Qualcuno abbandonerà alla prima salita, senza neppur raggiungere la seconda postazione fissa di fotoreporter; uno stuolo di flash lampeggianti saluterà il passaggio degli altri impavidi; mentre gli assistenti armeggiano con cavalletti, treppiede, zoom e obiettivi vari.
Il gruppo scomparirà velocissimo all'orizzonte, mentre la fedele guida locale, perderà inspiegabilmente l'incrocio a sinistra per involarsene verso destra. Qui comincia quella che sarebbe potuta essere una tragedia: nella foga di rientrare
Bellino cade, lo smrtphone satellitare di ultima generazione, con macchina del caffé incorporata ed attivazione telepatica della chiamata in uscita si sfila dalla cerniera lasciata incautamente aperta......
All'arrivo alla Cotta, dopo il transito nella pineta fatata, ancora la stampa, ancora flash, con un contorno di cheerleders degne di un superbowl.
Uno stuolo di energumeni tiene lontano i fans, increduli di vedere i bikers in carne ed ossa, dopo averne letto su ogni social-network della rete.
Il mastro birraio accompagna personalmente la truppa nel privé, appositamente allestito, appena sedutisi si comincia a contare ad alta voce: una, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove birre finiscono nella stessa gola, intervallate da ventidue, ventitrè, ventiquattro, venticinque, ventisei crostini, ognuno di gusto diverso. Record della Cotta battuto!
Dopo le adeguate sistemazioni economico.finanziarie i bikers, tra stridi e pianti della folla, ripartono, salutati dal resto della carovana che, affamata a causa del record di
Contract, si fionderà nella prima pizzeria aperta.
La risalita al borgo di Certalto, porterà il gruppo a dividersi: mentre la parte più nutrita porterà a termine il programma, un ristretto numero tenterà l'impossibile impresa di ritrovare la tecnologia perduta.
La discesa spettacolare terminerà con una foratura, la successiva risalita partirà con non una, bensì due catene rotte, che il fido
Max riparerà in seipuntocinque secondi netti, mentre giungono rassicurazioni telefoniche circa il raggiungimento dell'obiettivo impossibile.
La salita della "pinta (casa) rossa" terminerà in appena due ore e trenta; in cima qualcuno aspetterà gli altri dormendo. Su, verso la casa tetra ed abbandonata della Falera e poi a cannone in mezzo alla spagnara, fino ad intraprendere una lunga corsa con un tasso che, pure lui battuto, si arrenderà.
L'arrivo a Mercatino sarà festeggiato da scoppi di petardi e lancio di fuochi artificiali, alla spicciolata gli eroi raggiungeranno le proprie dimore.
E' l'una, vado a casa, il racconto è tutto pronto nella mia testa, ma lo scriverò domani quando, forse, capirò cosa è sogno, cosa fantasia, cosa è realta e cosa frutto della birra non ancora smaltita.
Peccato, un vero peccato, per chi non c'era!