LONGARE. Ieri mattina verso le 10 una ventina di metri cubi di roccia ha invaso la carreggiata in via delle Grotte nella frazione di Costozza
Frana il monte, sfiorati due passanti
Albano Mazzaretto
«Ci siamo fermati per fare due chiacchiere, pochi secondi dopo abbiamo sentito il fragore sulla strada dove saremmo passati»
Pochi secondi tra lo scampato pericolo e il materializzarsi di una tragedia. La frana che ieri mattina si è staccata dalla parete rocciosa in via delle Grotte a Costozza, frazione di Longare, avrebbe potuto averre conseguenze ben più gravi di un semplice cumulo di massi sulla carreggiata. In quel momento, infatti, stavano transitando un camion della vicina fungaia e soprattutto una coppia di Costozza, Yudit De La Pena e il marito Alessandro Piccolo, che stavano passeggiando.
Il fatto è successo poco dopo le 10, come raccontano i coniugi. «Dopo tanti giorni di pioggia - spiega Yudit - avevamo deciso di fare la nostra consueta passeggiata sulla collina da Longare fino a Costozza lungo la strada interna. Nella zona delle grotte, a poche centinaia di metri dal luogo della frana, ci siamo fermati a parlare con un uomo che stava dando da mangiare ai gatti nel giardino di una casa costruita sotto una grotta».
«E proprio io - prosegue nel racconto Yudit, ancora incredula per quanto poi è successo - ho chiesto a quel signore se non c´era il pericolo che la grotta crollasse schiacciando la casa. L´uomo sorridendo ha detto di no, che il pericolo caso mai era nella zona della vicina cava ancora tutta da sistemare».
Quasi una premonizione. «In quel momento è passato un camion, seguito subito dopo da uno strano rumore - precisa Alessandro -.
Poiché nel raggio di trecento metri ci sono tre cantieri aperti, non abbiamo dato molto peso a quel fragore. Così ci siamo incamminati per la strada. Dopo aver percorso un centinaio di metri, tuttavia, appena dopo la curva, ci siamo trovati davanti la frana. Evidentemente, i massi erano caduti appena dopo il passaggio del camion, che altrimenti avrebbe avuto la strada ostruita e non sarebbe passato di sicuro. Abbiamo avvertito un brivido, perché abbiamo pensato che era stata proprio quella brevissima chiacchierata a evitarci di passare a nostra volta in quel punto della strada. Quel che sarebbe successo, non osiamo neppure immaginarlo».
È stata la neocittadina di Costozza di origine cubana, Yudit De La Pena, a dare l´allarme al 112 dei carabinieri, che a sua volta hanno mobilitato una squadra dei vigili del fuoco di Vicenza, intervenuti sul posto con gli agenti del servizio di polizia locale e i responsabili dell´ufficio tecnico di Longare. In attesa del loro arrivo, i due coniugi intanto hanno provveduto, con grandi gesti e agitar di braccia, ad avvisare del pericolo della frana tutti i mezzi in transito.
L´INTERVENTO. Da una prima valutazione, la dimensione della frana è stata valutata in circa 20 metri cubi di materiale, collassato quasi tutto sulla strada, e con qualche grosso macigno rotolato giù verso l´abitato di Costozza, senza alcuna conseguenza.
La polizia locale ha provveduto a transennare l´area e a chiudere la strada per il tratto di 150 metri che interessa appunto la zona della frana.
L´accesso comunque è garantito ai residenti nella zona, da Costozza e da Longare. Per quanto riguarda le cause della frana, dicono i responsabili dell´Ufficio tecnico comunale, è necessaria la perizia da parte di un geologo. Appare evidente comunque che si è in presenza di un fronte di roccia pieno di fessure sul quale si sviluppano le radici degli alberi che crescono sulla sommità. Ciò sta creando problemi alla stabilità della parete rocciosa.
L´Amministrazione comunale, dopo aver provveduto alla rimozione dei massi, dovrà stabilire gli interventi necessari per la messa in sicurezza dell´area.