Articolo interessante, ma concordo con chi dice che MTB non è solo gettarsi a palla giù per strade scassatissime, sentieri mortali e salti assassini... c'è anche una MTB un pelino più tranquilla, abbastanza sicura e meno pericolosa, per esempio, del girare su certe piste ciclabili con incroci a raso per le auto. O della bici da corsa su statali alle 18.30, quando la gente esce dal lavoro, è velenosa e soprattutto ha tanta fretta.
Da queste parti donne in bici no tante. Ho visto un certo aumento con l'e-bike, dove solitamente lei sta sull'elettrica e lui sulla muscolare. Certo, conosco donne che vanno in bici, e solitamente son tutte abbastanza forti. Sembra quasi che ci siano poche vie di mezzo nel ciclismo femminile: o non si fa, o si fa in maniera decisa.
L'anno scorso ho incrociato una tizia che stava cercando la strada per una delle più toste salite della zona (per chi è vicentino e dintorni, la salita da Recoaro a Campogrosso). Era inverno, c'era la neve, e lei proveniva da Verona, tutto in bici! Una donna del genere, che ti confessa che non ha nemmeno la patente e si sposta solo in bici, ti fa innamorare da una parte, e autocriticare dall'altra (vedi, che scarso che sei? Zappa che non sei altro! Incapace, pedala!!! etc etc etc...
). Insomma: speriamo nell'aumento di quote rosa in questo come in tanti altri sport.