Martedì 13 Ottobre 2020 è la volta del Lago di Garda sul versante bresciano con l'ascesa e non solo al Monte Pizzocolo insieme a @Jacque, ideatore del giro, e al grimpeur @ghostbanner. Il menù prevede infatti anche il passaggio lungo il "famoso" Sentiero dei Ladroni e il Sentiero dell'Unità Nazionale.
La partenza è da Toscolano Maderno e in direzione di Salò in prossimità di Bornico iniziamo a salire lambendo prima Fasano di Sotto e quindi Fasano di Sopra.
Superate le frazioni di Tresnico e S. Michele in località Colomber incomincia l'ascesa al Monte Pizzocolo lungo la carrabile sterrata fra la Valle di Sur e la Valle Poiano.
Dopo il parcheggio del Pirello a quota 1000 m cambia il paesaggio, le fronde ombrose delle alberature del bosco lasciano spazio a qualche squarcio panoramico...ad un certo punto s'intravede anche il Rifugio Pirlo.
Guadagnato il Passo di Spino a quota 1154 m...
...inizia un tratto assai impegnativo lungo la Strada Militare delle Merle, duecento metri di dislivello tosti ripagati però dalla successiva superba vista del Lago di Garda.
(foto di @Jacque)
Un ultimissimo tratto (circa 80 m di dislivello) costringe ad un sano "portage" per conquistare la vetta del Monte Pizzocolo a 1581 m.
La visuale e il panorama sono strabilianti...lo specchio lacustre del Benaco (Lago di Garda) con i rilievi del Monte Altissimo e della Catena del Baldo a nord...
...della pianura veneta, della cittadina di Salò e della Penisola di Sirmione a sud.
Dopo un lauto pasto al sacco ritorniamo sulla via dell'andata nuovamente a Passo di Spino.
Superate le Cascine Spino andiamo ad imboccare il bellissimo sentiero dei Ladroni che nonostante qualche breve contropendenza "fastidiosa" si snoda con andamento piacevole sopra la Valle di Campiglio (attenzione a qualche breve tratto esposto).
Scesi a Passo della Fobbiola le nostre ruote proseguono in salita verso la località Campiglio di Sopra e il Rifugio Giuseppe Granata. Seguendo il bel sentiero dell'Unità Nazionale scolliniamo a Forcella Campei (1040 m) e scendiamo prima a Campiglio di Mezzo e poi a Malga Campiglio di Fondo.
Poco sotto, ad un evidente bivio, invece che scendere in Valle di Campiglio, teniamo la sx e proseguiamo lungo il sentiero dei Cui e scendere quindi decisamente attraversando il torrente Toscolano.
Ora un tratto ostico in salita ci costringe a spingere una decina di minuti, la stanchezza si fa sentire. Guadagnata la provinciale per la diga del Lago di Valvestino la seguiamo brevemente in direzione di Navazzo per piegare poco dopo a dx lungo un brutto sentiero scavato dall'acqua e dal fondo sconnesso.
Fortunatamente sbuchiamo abbastanza rapidamente su una traccia ben evidente in località Segrane e quindi a Le Camerate in Valle Toscolano.
Alle porte dell'abitato di Gaino scendiamo nella bella Valle delle Cartiere celebre per la produzione della carta nel XIV secolo che avveniva sfruttando la forza della corrente del torrente Toscolano.
Dopo ben 46 km e 2200 m chiudiamo il giro a Toscolano Maderno ben documentato dal video di @Jacque.
Traccia:
La partenza è da Toscolano Maderno e in direzione di Salò in prossimità di Bornico iniziamo a salire lambendo prima Fasano di Sotto e quindi Fasano di Sopra.
Superate le frazioni di Tresnico e S. Michele in località Colomber incomincia l'ascesa al Monte Pizzocolo lungo la carrabile sterrata fra la Valle di Sur e la Valle Poiano.
Dopo il parcheggio del Pirello a quota 1000 m cambia il paesaggio, le fronde ombrose delle alberature del bosco lasciano spazio a qualche squarcio panoramico...ad un certo punto s'intravede anche il Rifugio Pirlo.
Guadagnato il Passo di Spino a quota 1154 m...
...inizia un tratto assai impegnativo lungo la Strada Militare delle Merle, duecento metri di dislivello tosti ripagati però dalla successiva superba vista del Lago di Garda.
(foto di @Jacque)
Un ultimissimo tratto (circa 80 m di dislivello) costringe ad un sano "portage" per conquistare la vetta del Monte Pizzocolo a 1581 m.
La visuale e il panorama sono strabilianti...lo specchio lacustre del Benaco (Lago di Garda) con i rilievi del Monte Altissimo e della Catena del Baldo a nord...
...della pianura veneta, della cittadina di Salò e della Penisola di Sirmione a sud.
Dopo un lauto pasto al sacco ritorniamo sulla via dell'andata nuovamente a Passo di Spino.
Superate le Cascine Spino andiamo ad imboccare il bellissimo sentiero dei Ladroni che nonostante qualche breve contropendenza "fastidiosa" si snoda con andamento piacevole sopra la Valle di Campiglio (attenzione a qualche breve tratto esposto).
Scesi a Passo della Fobbiola le nostre ruote proseguono in salita verso la località Campiglio di Sopra e il Rifugio Giuseppe Granata. Seguendo il bel sentiero dell'Unità Nazionale scolliniamo a Forcella Campei (1040 m) e scendiamo prima a Campiglio di Mezzo e poi a Malga Campiglio di Fondo.
Poco sotto, ad un evidente bivio, invece che scendere in Valle di Campiglio, teniamo la sx e proseguiamo lungo il sentiero dei Cui e scendere quindi decisamente attraversando il torrente Toscolano.
Ora un tratto ostico in salita ci costringe a spingere una decina di minuti, la stanchezza si fa sentire. Guadagnata la provinciale per la diga del Lago di Valvestino la seguiamo brevemente in direzione di Navazzo per piegare poco dopo a dx lungo un brutto sentiero scavato dall'acqua e dal fondo sconnesso.
Fortunatamente sbuchiamo abbastanza rapidamente su una traccia ben evidente in località Segrane e quindi a Le Camerate in Valle Toscolano.
Alle porte dell'abitato di Gaino scendiamo nella bella Valle delle Cartiere celebre per la produzione della carta nel XIV secolo che avveniva sfruttando la forza della corrente del torrente Toscolano.
Dopo ben 46 km e 2200 m chiudiamo il giro a Toscolano Maderno ben documentato dal video di @Jacque.
Traccia:
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