Dobbiamo riconoscere che il commento delle gare xc è stato decisamente meglio di quello delle olimpiadi. Ottimo anche l'idea di affiancare un vero tecnico per ovviare alle castronate.
Incomiabile il ricordo che hanno fatto di Mimmo Fusco.
Allego il commento di solobike.it alla notizia della morte. (30 Aprile 2005)
E' morto Mimmo Fusco, voce di sport minori, spesso di mountain bike
La scomparsa di Mimmo Fusco lascia un vuoto tra gli amanti della mountain bike. Almeno per quelli come me che hanno avuto il piacere di conoscerlo.
Uno dei più amati telecronisti della RAI, autentico appassionato ed amico del ciclismo, Mimmo Fusco, è deceduto ieri al Policlinico Gemelli di Roma dopo una brevissima malattia. Voce roca per le molte sigarette consumate, il suo nome è legato a molti sport, e, per il ciclismo, soprattutto alla pista, al ciclocross ed al mountainbike. Mimmo era conosciuto ed apprezzato da tutti per la sua disponibilità e per il suo modo simpatico e sempre gioviale di relazionarsi.
Purtroppo non abbiamo potuto apprezzarlo molto solo perchè gli spazi televisivi raramente sono destinati alla mountain bike.
Ricordo con affetto una lunghissima chiacchierata fatta seduti ad un tavolino della sala stampa di Les Gets, in occasione dell'ultimo mondiale. Lo avevo appena conosciuto e siamo stati quasi un'ora li seduti come se fossimo vecchi amici. Mi colpì il fatto che conoscesse la mountain bike come se fosse tutte le domeniche sui campi di gara. Dagli aneddoti di Atlanta con lui a dettare i tempi a De Zan, via telefono, mentre Paola Pezzo andava a vincere la sua prima Olimpiade. Per passare a Sydney fino ad Atene con il suo rammarico per le scelte ingrate della Rai di trasmettere la partita di calcio dell'Italia mentre Marco Bui era protagonista sul circuito del Monte Parnitha.
Domani, salendo sulla mia mountain bike, sorriderò ancora pensando ai tuoi racconti.
Ciao Mimmo!