PREMESSA:
Tutti i dati non fisicamente tangibili (come calore, tempo, energia, corrente elettrica, etc..) NON si possono misurare, ma si possono calcolare e se ne può rilevare gli effetti visivi che essi producono.
La potenza è una di queste grandezze fisiche.
Premesso questo, a me il misuratore di potenza...parlo da profano del gravity...me par na strunzatt.
Innanzitutto bisogna vedere COME funziona il misuratore.
- Se si basa sulla cadenza della pedalata allora CALCOLA abbastanza approssimativamente la potenza erogata tenendo conto di vari fattori come cadenza, battito cardiaco, peso, pendenza (forse), attrito (forse con valori medi). Però ci sono troppi coefficienti che variano e di molto. Magari l'atleta stanco si ritrova con un battito leggermente accelerato ed il calcolo si sfasa. Ogni mescola di gomma ha un suo coefficiente d'attrito, ogni battistrada ha un suo coefficiente d'attrito, ogni terreno ha un suo coefficiente d'attrito, ogni variazione di umidità nel terreno ne varia il coefficiente d'attrito!!!
Tutte cose che non si possono misurare, ma che si possono calcolare sperimentalmente a spanne per ricavarne valori medi, e che in ambito BdC è piuttosto semplificato perché le variabili non sono così tante come nell'ambiente MTB e, quando variano, si discostano di pochissimo.
- Se invece il misuratore è composto da una specie di dinamo che è in grado di misurare i Watt erogati, si può rilevare la differenza di potenza sviluppata da un istante all'altro in modo più preciso.
In entrambi i casi non si può "misurare" la potenza erogata in assoluto perché non si può misurare le variazioni esterne al sistema atleta-bike che lo frenano.
Non potendo misurare i fattori ambientali che incidono sul sistema, per poter fare delle rilevazioni che siano quasi identiche alla realtà bisogna fare dei rilevamenti in ambienti chiusi dove le condizioni sono costanti.
Parlando di potenza, Fisicamente parlando:
Potenza = Forza x Velocità
Forza = Massa x Accelerazione
=> Potenza = Massa x Velocità x Accelerazione
massa e velocità sono noti e misurabili.
L'accelerazione molto meno in quanto vento ed altre forme di attrito vario sono accelerazioni resisteve non costanti E che crescono con l'aumentale della velocità.
Unica cosa certa, ed ovvia, è che maggiore potenza erogabile = maggiore accelerazione erogabile a parità di massa e velocità. Di conseguenza maggiore accelerazione = minor tempo.
Considerando quindi che non è possibile conoscere la potenza reale sviluppata sul campo e che, capitan ovvio, solo serve più potenza.. Tanto vale allenarsi tecnicamente sul campo e per sviluppare la potenza fare delle sessioni di allenamento in palestra.