Update:
Prima giornata a zonzo per l'isola. La prima impressione che devo scrivere giù è quella che qui di turisti non se ne vedono. Probabilmente sono tutti nei loro alberghi e non girano in macchina per l'isola, perdendosi così il vero carattere delle Mauritius. Mi ricordano molto l'India, pur essendo il livello di benessere più alto, in media. Sarà per la religione, infatti quella Indù è la più praticata, sarà per i caratteri somatici della gente. Alla fine, ora che qui è buio pesto e sulle strade gira gente a piedi in bici che rischia di essere travolta da una macchina, mi sembra di essere un po' a Goa. Se non fosse per la mancanza completa di negozietti per i turisti e che nessuno qui chiede l'elemosina potrei davvero pensare di essere dall'altra parte dell'oceano indiano, nel cosiddetto "subcontinente". Ah già, dimenticavo: qui il mare è una cosa favolosa. La barriera corallina è segnata dalle onde che vi si infrangono, al suo interno il mare è tranquillo e di un colore tale da sémbrare una piscina. Sabbia di un bianco abbagliante unita alle tipiche palme arrotondano il quadretto idilliaco di questo posto.
Parlando di mountain bike c'è da dire che le montagne ci sono, mancano però i sentieri. Probabilmente bisognerebbe armarsi di machete e provare ad arrivare in cima ad uno dei bizzarri pichi che vedete qui in foto, impresa comunque impossibile in bici, per quello che abbiamo visto oggi.
Ci ha fermato una pattuglia della polizia per un regolare controllo e, dato che c'eravamo, abbianmo chiesto dove potessimo trovare dei bei posti per andare in mtb, nei prossimi giorni vi saprò dire se ci hanno dato delle buone idee.
Ci sono tante strade sterrate che corrono fra le piantagioni di canne da zucchero, quello si. Ma siamo sicuri di riuscire a trovare di meglio. State sintonizzati!
Prima giornata a zonzo per l'isola. La prima impressione che devo scrivere giù è quella che qui di turisti non se ne vedono. Probabilmente sono tutti nei loro alberghi e non girano in macchina per l'isola, perdendosi così il vero carattere delle Mauritius. Mi ricordano molto l'India, pur essendo il livello di benessere più alto, in media. Sarà per la religione, infatti quella Indù è la più praticata, sarà per i caratteri somatici della gente. Alla fine, ora che qui è buio pesto e sulle strade gira gente a piedi in bici che rischia di essere travolta da una macchina, mi sembra di essere un po' a Goa. Se non fosse per la mancanza completa di negozietti per i turisti e che nessuno qui chiede l'elemosina potrei davvero pensare di essere dall'altra parte dell'oceano indiano, nel cosiddetto "subcontinente". Ah già, dimenticavo: qui il mare è una cosa favolosa. La barriera corallina è segnata dalle onde che vi si infrangono, al suo interno il mare è tranquillo e di un colore tale da sémbrare una piscina. Sabbia di un bianco abbagliante unita alle tipiche palme arrotondano il quadretto idilliaco di questo posto.
Parlando di mountain bike c'è da dire che le montagne ci sono, mancano però i sentieri. Probabilmente bisognerebbe armarsi di machete e provare ad arrivare in cima ad uno dei bizzarri pichi che vedete qui in foto, impresa comunque impossibile in bici, per quello che abbiamo visto oggi.
Ci ha fermato una pattuglia della polizia per un regolare controllo e, dato che c'eravamo, abbianmo chiesto dove potessimo trovare dei bei posti per andare in mtb, nei prossimi giorni vi saprò dire se ci hanno dato delle buone idee.
Ci sono tante strade sterrate che corrono fra le piantagioni di canne da zucchero, quello si. Ma siamo sicuri di riuscire a trovare di meglio. State sintonizzati!