Andar forte in salita non e' solo una questiine di allenamento (assolutamente necessario), ma anche di atteggiamento psicologico.
Far fatica deve piacere.
Di fronte alla salita la mente deve aprirsi, deve essere pronta allo sforzo.
Si migliora se si fa ogni volta sempre un po piu' di fatica.
prendo lo slancio da questo ottimo spunto.oggi,come non mi era mai successo,sono uscito x un giro stradale,con un amico,che pedala da sette anni due-tre volte a settimana,senza nessuna velleita',e spesso da solo oppure con un socio che ha le sue stesse "pretese".lui in bdc,io ho cercato di colmare ,senza grosse pretese,il nostro gap andando in mtb.prima di incontrarci,ho cercato di "andargli incontro" ulteriormente,facendomi 500 m disl su un sentiero sterrato.una volta incontratoci,procediamo su una strada leggermente ondulata fino alla prima salita:evidente subito la differenza:quando sui falsopiani,mantenevo la velocita' di pianura,subito perdeva la ruota..1° salita lunga:11 km al 7-10%.i miei 23 anni di agonismo(che ho cessato da tre anni)sono impietosi:si sale ad una velocita' x me ridicola,io a 125 bpm,lui a 165.pero' caspita,vedo che a differenza di quando faccio io le salite,lui non sbuffa.allora gli dico che secondo me puo' aumentare un po' l'andatura:mi risponde che ha gia' il rapporto piu' corto!pero' gli faccio notare che puo' aumentare le rpm,lui mi dice che ha paura di scoppiare,ma io capisco al volo che e' molto lontano dai suoi limiti.si arriva in cima(gli ho fatto fare 4 min in meno del suo miglior tempo)poi giu' in discesa:anche qui' vedo che lascia andare la bici,pedala solo dopo le curve.le gambe non vanno fatte raffreddare!2° salita: 4 km ma un po' piu' duri.lui sempre sui 170 bpm ,io arrivo ogni tanto a 130.anche qui stesse sensazioni,non ha voglia di soffrire un po' di piu'.dopo la discesa,prima del relax finale,un'altra salita leggera al 2-3%.mi metto davanti,facendo un ritmo che non lofaccia staccare,ma che non lo faccia andare a passeggio.io sono ancora fresco e ne ho da spendere
.qui vedo che incomincia a fare un po' di smorfie:finalmente sta sofferendo un po'!.arrivati sulla pianura finale,alla mia domanda su come mai non provi a soffrire un po' di piu' ,mi risponde che non vuole superare i 180 bpm.perche?x non avere problemi
pero' non sa qual'e la sua fc max..quindi,a parte quello che mi hanno dato(e richiesto) le centinaia di gare fatte e la preparazione x sostenerle,che giustificano l'enorme differenza tra un pedalatore da divertimento e uno "da battaglia",ma x migliorarsi,in salita,in pianura,ovunque,e' necessario uscire con gente che sia di livello piu' elevato.questo perche' soffrire,x non perdere le
ruote,x non perdere troppo in salita,da gli stimoli al fisico,e alla mente x migliorarsi in continuazione.a patto che si voglia questo.mi sono stancato piu' a scrivere questo che nelle quattro ore mattutine!