Il 22 Novembre scorso ho inviato a MIC (rivendita e assistenza ufficiale Shimano per l'Italia) il mio freno posteriore (XTR Race modello 2012), danneggiatosi in seguito ad una caduta.
Il danno era (ed è) piuttosto semplice: la leva della pompa si è forzata in apertura, deformando la rondella "a tazza" che tiene in sede il perno e lo stantuffo, e rompendo il seger che serve a bloccare il tutto.
Sono certo al 100% di quello che dico, perchè a Giugno, dopo la caduta, ho personalmente aperto il pezzo e creato a mano un ricambio abbastanza funzionale per poter tirare avanti per oltre 5 mesi. L'unico problema è che per questione di tolleranze millimetriche, probabilmente lo stantuffo non riesce a rientrare nella posizione neutrale (la mia rondella "fai da te" è un po' più spessa dell'originale) e di conseguenza non "carica" a dovere l'olio espulso in seguito a frenate prolungate.
Insomma: bici quasi nuova, per cui mi sarebbe piaciuto avere l'impianto ripristinato "ad hoc".
Invio il pezzo senza alcuna (e ovviamente insostenibile) pretesa di riparazione in garanzia: cosa potrà costare una rondella metallica che, fosse venduta in ferramenta, probabilmente non ti farebbero nemmeno pagare?
Fatto sta che nonostante i continui solleciti e verifiche fatte dal mio sivende, a distanza di quattro settimane l'unica cosa che ho ottenuto è stato di riavere indietro il pezzo così come l'avevo mandato.
Spiegazione ufficiale (data dall'assistenza al mio sivende): "non abbiamo il ricambio".
Spiegazione ufficiosa (opinione espressa dal venditore Shimano al mio sivende): "vendigli un impianto nuovo! certe cose noi non le ripariamo" (il virgolettato non è garantito alla lettera...ma il senso sì).
Per la prima spiegazione non ho parole: come fa l'assistenza ufficiale Shimano per l'Italia a non avere almeno un pezzo di ricambio a disposizione per ogni articolo in produzione?
Per la seconda versione, invece, mi trattengo dal commentare oltre un laconico "suca: la prossima volta compro SRAM".
Il danno era (ed è) piuttosto semplice: la leva della pompa si è forzata in apertura, deformando la rondella "a tazza" che tiene in sede il perno e lo stantuffo, e rompendo il seger che serve a bloccare il tutto.
Sono certo al 100% di quello che dico, perchè a Giugno, dopo la caduta, ho personalmente aperto il pezzo e creato a mano un ricambio abbastanza funzionale per poter tirare avanti per oltre 5 mesi. L'unico problema è che per questione di tolleranze millimetriche, probabilmente lo stantuffo non riesce a rientrare nella posizione neutrale (la mia rondella "fai da te" è un po' più spessa dell'originale) e di conseguenza non "carica" a dovere l'olio espulso in seguito a frenate prolungate.
Insomma: bici quasi nuova, per cui mi sarebbe piaciuto avere l'impianto ripristinato "ad hoc".
Invio il pezzo senza alcuna (e ovviamente insostenibile) pretesa di riparazione in garanzia: cosa potrà costare una rondella metallica che, fosse venduta in ferramenta, probabilmente non ti farebbero nemmeno pagare?
Fatto sta che nonostante i continui solleciti e verifiche fatte dal mio sivende, a distanza di quattro settimane l'unica cosa che ho ottenuto è stato di riavere indietro il pezzo così come l'avevo mandato.
Spiegazione ufficiale (data dall'assistenza al mio sivende): "non abbiamo il ricambio".
Spiegazione ufficiosa (opinione espressa dal venditore Shimano al mio sivende): "vendigli un impianto nuovo! certe cose noi non le ripariamo" (il virgolettato non è garantito alla lettera...ma il senso sì).
Per la prima spiegazione non ho parole: come fa l'assistenza ufficiale Shimano per l'Italia a non avere almeno un pezzo di ricambio a disposizione per ogni articolo in produzione?
Per la seconda versione, invece, mi trattengo dal commentare oltre un laconico "suca: la prossima volta compro SRAM".