Mi sono rotto le palle.

iuppareppa

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@alsindor: prendo atto che sei consapevole sei danni che i mezzi a motore possono provocare ai sentieri, e sono sicuro che tu ti comporti di conseguenza. Resta il fatto che di motard scorretti ce ne sono, pochi e tanti non so, e i risultati si vedono. Non voglio gettare la croce addosso solo ai motociclisti, visto anche che il topic parla anche di altro, ma non è possibile minimizzare.

@petek: spero non ti offenderai se dico che hai scelto un esempio non proprio felice. Le navette in aree di alta montagna sono solo una violenza all' ambiente sotto tutti i punti di vista: rumore, inquinamento, fastidio agli escursionisti... senza contare che in questo modo arriva in quota un numero di persone che altrimenti sarebbe stato altrove, con tutto quel che ne segue e consegue. Non confondiamo lo sfruttamento commerciale con la tutela dell' ambiente...
Tutela dell'ambiente?
Non vorrei essere drastico ma per come la vedo io in Italia non sappiamo neanche che cosa è la tutela. Si passa da un integralismo intransigente del tipo non tocchiamo niente (ch poi non considera che l'equilibrio raggiunto è opera di un intervento umano che va manutenuto). Alla "valorizzazione" che spesso vuol dire asfaltare i viottoli selciati per permettere a tutti di arrivare nelle aree protette: ho visto di persona una vecchissima mulattiera finire sotto a 20 cm di ceemento per fare un percorso attrezzato... Che pena... Se vogliono costruire per dare da lavorare alle imprese edili della zona che lo facciano in altro modo...
 

zoorlen

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Graziella
integralismo intransigente del tipo non tocchiamo niente

Quoto! Faccio un esempio stupido: abbiamo emissioni altissime, il governo rompe i coglioni alla UE perchè rientrare nei parametri previsti avrebbe significato ridurre la produttività... e poi guardate cosa ci inventiamo.
In pratica: le industrie facciano quel che vogliono, tu non puoi accendere il caminetto. Siamo incredibili. Il paese dei controsensi.
 

l.j.silver

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mordor
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fatti miei
l'esempio che ho portato del parco di montevecchias che non a caso è in lombardia...
è simile a questo dei caminetti :
non puoi passare in bici di qua' perchè erodi i sentieri, pero' io posso farci passare le ruspe per permettere a chi vuole andare a mangiare nei finti agriturismi di farlo in macchina evitando di dover fare 2 passi........
in quanto poi al percorrere sentieri chiusi alle mtb, premetto che se un divieto è sensato sono il primo a rispettarlo, ma dopo aver visto sentieri chiusi alle bici trasformati in autostrade ed aver compreso che l'unico reale fastidio che i biker fanno è quello di disturbare il traffico automobilistico e la passeggiatina post pranzo dei turisti culinari, personalmente mi riapproprio di un mio diritto, prima che passino le ruspe.....
e mai di sabato e di domenica ma durante la settimana quando il parco è deserto.
 

bikocò

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Capisco che rovinare i sentieri e le sterrate con mezzi motorizzati sia deplorevole. Sono meno d'accordo sul discorso dei cacciatori. Fintanto che non sono ineducati (come alle volte a accade, ma come accade anche a dei bikers), la loro passione va rispettata nè più e nè meno della nostra. Immagino che in qualche forum di caccia ci siano un certo numero di medesime invettive verso i biker, come quelle che qui si riservano a loro. Il nostro e il loro divertimento sono di difficile convivenza, ma a mio modo di vedere sono entrambi meritevoli di tutela. IMHO
si tutto molto bello,però io con la mia bici non metto in pericolo nessuno,mentre i cacciatori si: dove abito io non si contano le persone impallinate per sbaglio e se voglio andare a fare una passeggiata con il bambino non posso perchè sembra di stare in guerra.....se i cacciatori ce l'hanno con i biker è un problema loro, ma non puoi mettere sullo stesso piano uno che gira con un fucile,di uno che va in bici.Il problema è che ormai il nostro è un paese alla rovescia in cui i prepotenti,non solo hanno mano libera,ma pretendono pure che gli si dia ragione.Prova un po' ad andare in Austria,o in svezia,a sparare intorno alle case come fanno qui o a cacciare fuori stagione,anche nei parchi:vedi che lo fai una volta e poi ti passa la voglia
 

alsindor

Biker novus
Ma cosa dite! I fuoristrada fanno bene all'ambiente!
Ne dubitate? E allora leggetevi la proposta di legge regionale presentata da FI in Liguria.
Cito qualche perla presa qua e la' dal loro comunicato stampa.
-Il trial puo' essere definito ecocompatibile parche' si basa sulle capacita' e nn sulla velocita'
- il passaggio di queste moto e' meno dannoso di quello di cavalli e mucche
- i passaggi delle moto favoriscono l'apertura, il mantenimento e la pulizia dei sentieri
Bello non e' vero?
Chissa' se questo Pietro Oliva e' mai stato su un sentiero frequentato dai motorizzati.
Aggiungo per finire che l'educazione e' importante per qualsivoglia attivita', la nostra compresa, ma i motori sono fonte di inquinamento (gas, rumore, usura del suolo, distruzione di fauna minore e piante) anche se usati in modo non estremo.
ciao

Quanto scritto da FI in Liguria è corretto. E questo lo dico perchè i sentieri che in Sardegna hanno chiuso per non far passare i 4x4 sono oramai ricoperti dalla vegetazione e gli stessi mezzi anti incendio, o protezione civile, o volontari che, oltre che per gli incendi, intervengono per salvare il turista di turno che sistematicamente si perde nel nostro stupendo entroterra, si vedono costretti a raggiungere a piedi luoghi che prima si potevano raggiungere con il fuoristrada. Il fuoristradista non è Attila a prescindere, ma spesso è colui che mette a posto e tiene in ordine le mulattiere per poter andare a scoprire e conoscere. Il fatto che i danni si notino di più delle cose positive è lampante, ma non per questo per colpa di quattro idioti si deve demonizzare il mondo dei fuoristrada a due o quattro ruote.
 

zoorlen

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bikocò;2766510 ha scritto:
si tutto molto bello,però io con la mia bici non metto in pericolo nessuno,mentre i cacciatori si: dove abito io non si contano le persone impallinate per sbaglio e se voglio andare a fare una passeggiata con il bambino non posso perchè sembra di stare in guerra.....se i cacciatori ce l'hanno con i biker è un problema loro, ma non puoi mettere sullo stesso piano uno che gira con un fucile,di uno che va in bici.Il problema è che ormai il nostro è un paese alla rovescia in cui i prepotenti,non solo hanno mano libera,ma pretendono pure che gli si dia ragione.Prova un po' ad andare in Austria,o in svezia,a sparare intorno alle case come fanno qui o a cacciare fuori stagione,anche nei parchi:vedi che lo fai una volta e poi ti passa la voglia

Il problema di fondo è che i cacciatori sono, almeno qui in Toscana, una "lobby" abbastanza potente. Intanto per esercitare il loro hobby pagano, e parecchio. Poi votano (e muovono voti). Ho molti amici e parenti cacciatori, quindi parlo con cognizione di causa e senza voler per forza generalizzare. Si torna sempre al problema dell'educazione, proprio come per enduristi e fuoristradisti: c'è gente che va a caccia da cinquant'anni, la prende come uno sport e non crea danni a niente e a nessuno. Fa due passi, sta un po' nel bosco, si ferma a fare colazione: se porta a casa qualcosa bene, altrimenti si è comunque goduto la mattinata. Altri sono più esaltati: sono quelli che vogliono per forza arrivare a casa carichi di selvaggina, che ti minacciano quando ti avvicini alle zone di caccia (e sono quasi sempre forestieri che non conoscono i luoghi e la gente del posto). Altri ancora invece fanno dei casini incredibili: si pensi ad esempio che la popolazione dei cinghiali è in sovrannumero di 50000 unità... perchè, secondo voi? 99 su 100 dipende dal foraggiamento e dall'introduzione di nuove razze non autoctone (importate specialmente dall'est). Uno stato "sano" cercherebbe di arginare il problema alla radice, mentre (come dicevo nel primo post) in Toscana (voti, voti, voti) il presidente Martini ha proposto di tenere la caccia aperta tutto l'anno. Roba da matti: così molti cacciatori continueranno ad "allevare" cinghiali lasciando tutto com'è.
 

sembola

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Quanto scritto da FI in Liguria è corretto. E questo lo dico perchè i sentieri che in Sardegna hanno chiuso per non far passare i 4x4 sono oramai ricoperti dalla vegetazione e gli stessi mezzi anti incendio, o protezione civile, o volontari che, oltre che per gli incendi, intervengono per salvare il turista di turno che sistematicamente si perde nel nostro stupendo entroterra, si vedono costretti a raggiungere a piedi luoghi che prima si potevano raggiungere con il fuoristrada.
Benissimo, allora viabilità di bosco ripulita ad uso antincendio MA accessibile solo a VVFF e Protezione Civile, e non ai soliti furbi....


Il fuoristradista non è Attila a prescindere, ma spesso è colui che mette a posto e tiene in ordine le mulattiere per poter andare a scoprire e conoscere. Il fatto che i danni si notino di più delle cose positive è lampante, ma non per questo per colpa di quattro idioti si deve demonizzare il mondo dei fuoristrada a due o quattro ruote.

Abbi pazienza ma questa è pura utopia. Gli unici frequentatori del bosco ccui ho visto ripulire i sentieri sono a) soci del CAI sui loro sentieri b) cacciatori per le loro poste c) bikers.
 

bikocò

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Che schifo!
Da noi per fortuna certe cose non succedono, o in minima parte, finora io ho visto solo qualche pastore in alta montagna con moto enduro, un pò per una cultura e rispetto della montagna insito negli abitanti, un pò per i maggiori controlli:prost:
caro carb,voi non siete italiani:tra voi e l'italia ormai c'è davvero poco in comune. Qui ormai è l'anarchia totale:nel parco del Beigua trial e Mx salgono su per i sentieri,scegliendo le giornate più fangose appositamente,lasciando solchi enormi,la caccia è aperta nei parchi e spesso si spara anche fuori stagione,senza controllo.Se ci aggiungi che in Liguria e in altre regioni ,so per certo che si può sparare a specie protette in tutta europa,rimane solo lo sconforto.
 

sembola

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bikocò;2766510 ha scritto:
si tutto molto bello,però io con la mia bici non metto in pericolo nessuno,mentre i cacciatori si: dove abito io non si contano le persone impallinate per sbaglio e se voglio andare a fare una passeggiata con il bambino non posso perchè sembra di stare in guerra.....se i cacciatori ce l'hanno con i biker è un problema loro, ma non puoi mettere sullo stesso piano uno che gira con un fucile,di uno che va in bici.Il problema è che ormai il nostro è un paese alla rovescia in cui i prepotenti,non solo hanno mano libera,ma pretendono pure che gli si dia ragione.Prova un po' ad andare in Austria,o in svezia,a sparare intorno alle case come fanno qui o a cacciare fuori stagione,anche nei parchi:vedi che lo fai una volta e poi ti passa la voglia

Tutto giusto, meno una cosa: sui terreni privati i cacciatori sono autorizzati dalla legge ad entrare, noi (e i cercatori di funghi o di asparagi, o i passeggiatori con o senza bambini) no.
 

sembola

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bikocò;2766557 ha scritto:
si lo so ed è uno scandalo
Sarà pure uno scandalo, ma non certo agli occhi della maggioranza degli italiani che a suo tempo ritennero non meritevole del loro tempo andare a votare per l'abolizione del diritto di accesso ai fondi altrui.

Purtoppo dobbiamo essere onesti, noi frequentatori dell'ambiente siamo una minoranza molto piccola e con pochissimo peso rispetto ad altri "portatori di interesse". Come ha scritto qualcun altro, è un fatto di educazione....
 

bikocò

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Sarà pure uno scandalo, ma non certo agli occhi della maggioranza degli italiani che a suo tempo ritennero non meritevole del loro tempo andare a votare per l'abolizione del diritto di accesso ai fondi altrui.

Purtoppo dobbiamo essere onesti, noi frequentatori dell'ambiente siamo una minoranza molto piccola e con pochissimo peso rispetto ad altri "portatori di interesse". Come ha scritto qualcun altro, è un fatto di educazione....
si, è un dato di fatto
 

Petek

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L'avevo detto che il mio intervento era impopolare... :rosik:

Riguardo alla questione dello Scanuppia chino il capo e mi cospargo di cenere, avrei dovuto evitare di nominarla dato che conosco poco il problema.

Il mio post comunque avrebbe voluto focalizzare l'attenzione non sul problema navette o sull'usura dei sentieri bensì sul fatto che alcuni ciclisti si comportano come i motoclisti! Dove ci sono divieti (ma pochi controlli ), supportati da numerosi cartelli con scritto vietato alle bici, fra 2 km la strada diventa intransitabile alle mtb, ... alcuni proseguono, dopo essere ritornati a casa consigliano il giro sul forum! Basta cercare Val Travenanzes, Brenta, Tre Cime, ... Sono perfino nella classifica singoltrack più belli!
Era da qui che partiva la mia lamentela "Facile parlare di educazione quando devono essere gli altri ad averla, ma noi siamo i primi a non averne!"
P.S. per chi avesse intenzione di fare la Val Travenanzes ma (dopo aver letto la mia paternale) non volesse compiere atti "illegali", gli propongo un itinerario lì vicino: la salita al rifugio Giussani 2560 m, salita molto ripida in mezzo ad un ghiaione: http://www.geocities.com/Yosemite/Trails/6876/600vallontof.jpg
moz-screenshot-3.jpg

In merito al secondo punto, premetto che non sono né un navettista, né un ristoratore, bensì un residente di montagna (NON di seconda casa), un ciclista ed escursionista.

Per quanto riguarda le navette non sono molto d'accordo, cioè: ciò che dite è giusto ed io non le uso, però pecunia non olet...

  1. Eliminare le navette, gli impianti di risalita, le piste da sci e chiudere alle auto le strade (eccetto i valichi) significa eliminare un bel po' di inquinamento ma anche eliminare l'80% dei turisti e quindi l'80% degli introiti per chi vive nelle Dolomiti (come in molte altre aree montane).
  2. Molti parchi attuano la strategia di sacrificare una piccola parte del loro territorio al turismo di massa, in questa maniera il resto del territorio è tranquillo, come le aree in cui gli animali possono mangiare e brucare in pace, nelle zone di riproduzione passano pochissime persone, ... La miglior difesa di un'area ad elevata importanza narutalistica non è recintarla, affiggere cartelli, ... bensì evitare di reclamizzarla.
  3. Per quanto riguarda le navette, è vero che creano rumore, inquinamento, fastidio agli escursionisti... ed anche ai ciclisti, però con una navetta salgono 8 turisti! Se la strada fosse aperta al traffico salirebbero 3-4 auto! Quindi i disagi che hai nominato si ridurrebbero di 1/3 e non ci sono problemi di parcheggio. Eliminare le navette si può fare, ma si ritorna al punto 1.
  4. Per quanto riguarda la precedenza io riferisco quello che vedo (di solito vado in bici da solo), i veicoli, non solo le "odiatissime" navette, ma anche i fuoristrada dei gestori, dei pastori, dei guardiaparco, dei guardiaboschi, dei guardiacaccia,... spesso devono fermarsi. Il motivi (ripeto, che ho visto) per cui i gruppetti di ciclisti (magari piccoli di 2-3 persone) non si spostano fino all'ultimo sono: devono finire la chiaccherata, oppure non vogliono far scendere la media, per qualcuno mettere il piede a terra è un'onta!
Il vero problema non è la convivenza fra bici e veicoli, ma (come avete già scritto, ripetuto e quotato) la mancanza di educazione.

P.S. il problema navette è un po' :offtopic:, penso di aver esposto il mio pensiero in maniera fin troppo esaustiva, se non siete d'accordo e volete esporre la vostra idea propongo di sentirci sul guestbook o via mp.

Ciauz
 

sembola

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Il mio post comunque avrebbe voluto focalizzare l'attenzione non sul problema navette o sull'usura dei sentieri bensì sul fatto che alcuni ciclisti si comportano come i motoclisti! Dove ci sono divieti (ma pochi controlli ), supportati da numerosi cartelli con scritto vietato alle bici, fra 2 km la strada diventa intransitabile alle mtb, ... alcuni proseguono, dopo essere ritornati a casa consigliano il giro sul forum! Basta cercare Val Travenanzes, Brenta, Tre Cime, ... Sono perfino nella classifica singoltrack più belli!
Sono tutti sentieri vietati per motivi di affollamento turistico e non per motivi ambientali, e tutti coloro che li ahanno percorsi l'hanno fatto in periodi ed orari in cui non si trova anima viva.

Paragonare una discesa sul lago di Landro dalle Tre Cime su quella che è una mulattiera anche abbastanza larga al transito delle moto sui sentieri (che in Toscana è espressamene vietato) a me sembra che non abbia alcuna attinenza.


Per quanto riguarda le navette non sono molto d'accordo, cioè: ciò che dite è giusto ed io non le uso, però pecunia non olet...

[*]Eliminare le navette, gli impianti di risalita, le piste da sci e chiudere alle auto le strade (eccetto i valichi) significa eliminare un bel po' di inquinamento ma anche eliminare l'80% dei turisti e quindi l'80% degli introiti per chi vive nelle Dolomiti (come in molte altre aree montane).
[*]Molti parchi attuano la strategia di sacrificare una piccola parte del loro territorio al turismo di massa, in questa maniera il resto del territorio è tranquillo, come le aree in cui gli animali possono mangiare e brucare in pace, nelle zone di riproduzione passano pochissime persone, ... La miglior difesa di un'area ad elevata importanza narutalistica non è recintarla, affiggere cartelli, ... bensì evitare di reclamizzarla.
[*]Per quanto riguarda le navette, è vero che creano rumore, inquinamento, fastidio agli escursionisti... ed anche ai ciclisti, però con una navetta salgono 8 turisti! Se la strada fosse aperta al traffico salirebbero 3-4 auto! Quindi i disagi che hai nominato si ridurrebbero di 1/3 e non ci sono problemi di parcheggio. Eliminare le navette si può fare, ma si ritorna al punto 1.
Se l'alternativa è tra la strada aperta al traffico e la navetta, senza dubbio le navette sono il male minore. A patto però che non siano una foglia di fico per mascherare uno sfruttamento commerciale, e soprattutto purchè non diventino il modo unico di fruizione della strada. Se il navettista pretende (e talvolta ottiene come al Monte Piana) di buttare fuori le bici non ci sto.

[*]Per quanto riguarda la precedenza io riferisco quello che vedo (di solito vado in bici da solo), i veicoli, non solo le "odiatissime" navette, ma anche i fuoristrada dei gestori, dei pastori, dei guardiaparco, dei guardiaboschi, dei guardiacaccia,... spesso devono fermarsi. Il motivi (ripeto, che ho visto) per cui i gruppetti di ciclisti (magari piccoli di 2-3 persone) non si spostano fino all'ultimo sono: devono finire la chiaccherata, oppure non vogliono far scendere la media, per qualcuno mettere il piede a terra è un'onta!
Senza offesa, ma dove è scritto che dev'essere il ciclista o l'escursionista a "dare strada"? Quanti di questi veicoli hanno veramente diritto e necessità di transitare? Io non vorrei che stesse lentamente diffondendosi la mentalità per la quale il turista ha solo diritto a pagare salato e a starsene buono in un angolo.
 

iuppareppa

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Quanto scritto da FI in Liguria è corretto. E questo lo dico perchè i sentieri che in Sardegna hanno chiuso per non far passare i 4x4 sono oramai ricoperti dalla vegetazione e gli stessi mezzi anti incendio, o protezione civile, o volontari che, oltre che per gli incendi, intervengono per salvare il turista di turno che sistematicamente si perde nel nostro stupendo entroterra, si vedono costretti a raggiungere a piedi luoghi che prima si potevano raggiungere con il fuoristrada. Il fuoristradista non è Attila a prescindere, ma spesso è colui che mette a posto e tiene in ordine le mulattiere per poter andare a scoprire e conoscere. Il fatto che i danni si notino di più delle cose positive è lampante, ma non per questo per colpa di quattro idioti si deve demonizzare il mondo dei fuoristrada a due o quattro ruote.

Io non ho mai vosto nessun fuoristradista risistemare sentieri devastati... MTBiker e Escursionisti a piedi si... Anzi posso anche dire che ho visto anche trialisti ripulire e cercare di risistemare dopo un mulatrial... Ma gente che va in quad e in fuoristrada, no. Che poi non ci siano solo dei disgraziati posso anche concederlo perchè i deficenti si trovano in tutte le categorie umane...
 

riccio

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a noi italiani manca il senso civico che hanno invece altri popoli.
a noi interessa solo il nostro orticello.Qualcuno disse che fatta l'italia si doveva fare gli italiani. Nessuno ha cominciato!
 

nonnocarb

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11/11/03
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Merano
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Sono tutti sentieri vietati per motivi di affollamento turistico e non per motivi ambientali, e tutti coloro che li ahanno percorsi l'hanno fatto in periodi ed orari in cui non si trova anima viva.

Paragonare una discesa sul lago di Landro dalle Tre Cime su quella che è una mulattiera anche abbastanza larga al transito delle moto sui sentieri (che in Toscana è espressamene vietato) a me sembra che non abbia alcuna attinenza.



Se l'alternativa è tra la strada aperta al traffico e la navetta, senza dubbio le navette sono il male minore. A patto però che non siano una foglia di fico per mascherare uno sfruttamento commerciale, e soprattutto purchè non diventino il modo unico di fruizione della strada. Se il navettista pretende (e talvolta ottiene come al Monte Piana) di buttare fuori le bici non ci sto.


Senza offesa, ma dove è scritto che dev'essere il ciclista o l'escursionista a "dare strada"? Quanti di questi veicoli hanno veramente diritto e necessità di transitare? Io non vorrei che stesse lentamente diffondendosi la mentalità per la quale il turista ha solo diritto a pagare salato e a starsene buono in un angolo.
Come al solito tutto perfetto sembola, quella del monte piana è veramente scandalosa, assomiglia per certi versi alla scanuppia!
E che problema c'è se la jeep dei forestali deve fermarsi quando incrocia le bike? Sarebbe buona educazione lo facesse in ogni caso, anche se i ciclisti fossero di lato alla strada, come faccio io con la bike sui sentieri, mi fermo all'incrocio con i pedoni, o dovrei arrabbiarmi perchè passeggiano affiancati?
Anche per i sentieri vietati ha già detto sembola, ma visto che sono uno fra i "principali indiziati":rosik:, ribadisco che per farli mi sono svegliato alle 3.45 del mattino e alle 7.30 ero già a casa senza vedere anima viva, e nelle recensioni ho sempre spiegato tutto bene! (e non sono neanche riuscito a vincere la foto della settimana, che la foto era troppo buia:smile:)
 

Petek

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Sono tutti sentieri vietati per motivi di affollamento turistico e non per motivi ambientali, e tutti coloro che li ahanno percorsi l'hanno fatto in periodi ed orari in cui non si trova anima viva.
I tre esempi citati sono in dei parchi naturali, secondo me l'affollamento non è l'unico motivo per vietare dei sentieri alle bici. Non TUTTI coloro che ci sono stati erano in periodi o in orari particolari.

Paragonare una discesa sul lago di Landro dalle Tre Cime su quella che è una mulattiera anche abbastanza larga al transito delle moto sui sentieri (che in Toscana è espressamene vietato) a me sembra che non abbia alcuna attinenza.
La gravità dell'infrazione è sicuramente diversa, ma sta di fatto che è un'infrazione. Se i ciclisti si arrogano il diritto di decidere quali leggi rispettare e quali no, perché non dovrebbero farlo gli altri?


Se l'alternativa è tra la strada aperta al traffico e la navetta, senza dubbio le navette sono il male minore. A patto però che non siano una foglia di fico per mascherare uno sfruttamento commerciale, e soprattutto purchè non diventino il modo unico di fruizione della strada. Se il navettista pretende (e talvolta ottiene come al Monte Piana) di buttare fuori le bici non ci sto.
Sono pienamente d'accordo! Secondo me la chiusura della strada di Monte Piana è un grave errore sia per l'immagine di Misurina, sia per i guadagni che avrebbero al Rifugio!

Senza offesa, ma dove è scritto che dev'essere il ciclista o l'escursionista a "dare strada"? Quanti di questi veicoli hanno veramente diritto e necessità di transitare? Io non vorrei che stesse lentamente diffondendosi la mentalità per la quale il turista ha solo diritto a pagare salato e a starsene buono in un angolo.
Ho riportato esempi di veicoli che hanno il diritto (hanno il permesso sul cruscotto) e la necessità di passare,tra l'altro sono fra quelli che mantengono le strade carrabili (e di conseguenza ciclabili). Gli unici che potrebbero fare a meno di transitare sono le navette, ma come hai scritto tu, sono il male minore.
Dove la strada ha un fondo omogeneo ed è abbastanza larga da permettere il passaggio contemporaneo di fuoristrada e di bici non ci sono problemi (come a Prato Piazza), mal comune mezzo gaudio, il mezzo rallenta ed i ciclisti salgono in fila indiana.
Se la strade è stretta (come sulla Val Salata), si dovrebbe fermare chi è più lento, in salita il ciclista lascia passare il fuoristrada, in discesa viceversa. Se il ciclista non "da strada" il fuoristrada deve salire a 5 km/h!
Nelle Dolomiti il turista è sacro... Se paga salato non torna più! Però non può pretendere che i rifugi non abbiano i rifornimenti.
 

Petek

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Come al solito tutto perfetto sembola, quella del monte piana è veramente scandalosa, assomiglia per certi versi alla scanuppia!
E che problema c'è se la jeep dei forestali deve fermarsi quando incrocia le bike? Sarebbe buona educazione lo facesse in ogni caso, anche se i ciclisti fossero di lato alla strada, come faccio io con la bike sui sentieri, mi fermo all'incrocio con i pedoni, o dovrei arrabbiarmi perchè passeggiano affiancati?
Anche per i sentieri vietati ha già detto sembola, ma visto che sono uno fra i "principali indiziati":rosik:, ribadisco che per farli mi sono svegliato alle 3.45 del mattino e alle 7.30 ero già a casa senza vedere anima viva, e nelle recensioni ho sempre spiegato tutto bene! (e non sono neanche riuscito a vincere la foto della settimana, che la foto era troppo buia:smile:)

Il mio era un post generico, non contro di te :rosik:
Se due veicoli si incrociano hai ragione, ma se un fuoristrada vuol superare un ciclista? A te non capiterà quasi mai, a quelle ore non ci sono mezzi in giro...
Comunque ti "sgrido" perché non rispetti i divieti! La prossima volta prova a salire al Giussani, vedrai che non te ne pentirai!
Ho una cosa cattiva da chiederti, ma lo faccio via mp...
 

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