Mi serve una lezione di economia...

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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david_jcd

Redazione
11/8/05
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Fortezza (BZ)
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Prendendo spunto da una domanda di skinstruktor, chiedo a voi: chi ci spiega come fa una bici che negli states costa 1800$ (telaio + ammo + ss) a costare 2300€ in Italia? Calcolando il cambio c'è una differenza di 800€! Mi ci compro ruote e forcella!

Sicuramente se n'è già parlato, ma non so cosa cercare nè dove!
 

david_jcd

Redazione
11/8/05
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Fortezza (BZ)
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Grazie! Però non mi torna lo stesso. Nel caso più pessimistico abbiamo
-Dazi (supponendo che il telaio non venga considerato "componente" ma "bici completa") 1800+14%=2052$

-Iva: 2052€+20%=2462$ = 1931€

-Diritto di agenzia che va dai 5€ circa ai 20€: 1931+20€=1951€

Mancano ancora oltre 300€ all'appello. Costerà così tanto la spedizione, anche per un distributore?
 

rovermtb

Moderatur Beatus
Ovviamente non è così semplice.

Tu parti dal presupposto che il costo di produzione sia lo stesso, ma spesso non è così. Non è solo un discorso di costi diretti e trasporto, ma anche ulteriore struttura distributiva e maggiore rischio di invenduto.

Inoltre può cambiare anche il settore di riferimento e la capacità di spesa di chi compra, ovvero l'offerta dei concorrenti. Ovviamente i fenomeni di "arbitraggio" difficilmente sono rilevanti, però per settori particolari o target ridotti ci possono essere.
 

david_jcd

Redazione
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Ovviamente non è così semplice.

Tu parti dal presupposto che il costo di produzione sia lo stesso, ma spesso non è così. Non è solo un discorso di costi diretti e trasporto, ma anche ulteriore struttura distributiva e maggiore rischio di invenduto.

Inoltre può cambiare anche il settore di riferimento e la capacità di spesa di chi compra, ovvero l'offerta dei concorrenti. Ovviamente i fenomeni di "arbitraggio" difficilmente sono rilevanti, però per settori particolari o target ridotti ci possono essere.
Uhm... non fa una grinza. Grazie!
 

stilgar

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nera e gialla
quoto quello che ti ha risposto rover...
non puoi pensare di uscire con una motivazione con i pochi dati che hai (listino italiano vs listino americano).
devi mettere in conto una serie di costi fissi (infrastrutture, dipendenti) che l'importatore sostiene, con annesso rischi d'impresa.
 

Teo66

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Ovviamente non è così semplice.

Tu parti dal presupposto che il costo di produzione sia lo stesso, ma spesso non è così. Non è solo un discorso di costi diretti e trasporto, ma anche ulteriore struttura distributiva e maggiore rischio di invenduto.

Inoltre può cambiare anche il settore di riferimento e la capacità di spesa di chi compra, ovvero l'offerta dei concorrenti. Ovviamente i fenomeni di "arbitraggio" difficilmente sono rilevanti, però per settori particolari o target ridotti ci possono essere.

A mio avviso spesso sono strategie ben collaudate: il prezzo non lo fanno i costi di produzione ma la capacità economica del mercato.
Ad esempio molte medicine in Svizzera costano di più che in Italia (farmaci prodotti in Svizzera!).
Ci sono degli esempi eclatanti in alcuni settori dove il produttore difende gli importatori.
Faccio un esempio che esula dalle MTB: in ambito astronomico una montatura equatoriale Celestron CGEM costa negli USA 1399 dollari, in Italia 2000 euro.
La Celestron ha fatto firmare una convenzione ai negozi USA che proibisce loro di vendere il materiale all'estero (tramite vendite on-line). Tenete presente che sono prodotti cinesi, quindi anche i costi di trasporti sono relativi.
A me sembra che la globalizzazione vale per andare a produrre dove costa meno, ma poi ti obbligano ad acquistare dove vogliono loro al prezzo che vogliono loro (non sarà sempre così ma ogni tanto...).
 

Danybiker88

Redazione
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A me sembra che la globalizzazione vale per andare a produrre dove costa meno, ma poi ti obbligano ad acquistare dove vogliono loro al prezzo che vogliono loro (non sarà sempre così ma ogni tanto...).

Nessuno ti obbliga, solo lo Stato ti può obbligare ponendo dei vincoli sulla dogana.
Esistono ad esempio dei servizi che ti permettono di eludere queste scorrette pratiche commerciali. Il funzionamento è semplice: la società che fornisce il servizio riceve il pacco negli usa e te lo inoltra in Italia. Semplice e legale, alla faccia di quelli che vogliono fare i furbi facendoci passare come polli da spennare.

Il bello della globalizzazione: compri quello che vuoi dove vuoi, comodamente seduto da casa :mrgreen:
 

Teo66

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Nessuno ti obbliga, solo lo Stato ti può obbligare ponendo dei vincoli sulla dogana.
Esistono ad esempio dei servizi che ti permettono di eludere queste scorrette pratiche commerciali. Il funzionamento è semplice: la società che fornisce il servizio riceve il pacco negli usa e te lo inoltra in Italia. Semplice e legale, alla faccia di quelli che vogliono fare i furbi facendoci passare come polli da spennare.

Il bello della globalizzazione: compri quello che vuoi dove vuoi, comodamente seduto da casa :mrgreen:

Vero, diciamo che vorrebbero obbligarti, poi chiaramente le scappatoie si trovano :rosik:
 

rovermtb

Moderatur Beatus
Vero, diciamo che vorrebbero obbligarti, poi chiaramente le scappatoie si trovano :rosik:
La via di fuga in realtà può essere un falso miraggio.
Soggetto ad IVA + diritti doganali ed eventuali dazi, sono le importazioni, da chiunque effettuate.

Se per il trasporto ti avvali di corrieri internazionali sono loro che eseguono le pratiche di importazione e non hanno alcun interesse a farti un piacere. Se spedisci con le poste ordinarie può essere che qualche pacco sfugga ai controlli doganali e quindi la si possa fare franca.

Però:
- dubito che una bicicletta possa sfuggire ai controlli doganali
- io non spedirei una mtb da 2 mila euro, ops dollari, per posta ordinaria.

Detto questo, non vedo perché si debba cercare lo "sconto" a tutti i costi a discapito della comunità. L'IVA è un'imposta sul consumo che va a colpire la capacità di spesa come forza del contribuente. Chi non la paga, la fa pagare a tutti gli altri.

Ma tornando al discorso MTB: e se non ti dovesse arrivare?
 

david_jcd

Redazione
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La via di fuga in realtà può essere un falso miraggio.
Soggetto ad IVA + diritti doganali ed eventuali dazi, sono le importazioni, da chiunque effettuate.

Se per il trasporto ti avvali di corrieri internazionali sono loro che eseguono le pratiche di importazione e non hanno alcun interesse a farti un piacere. Se spedisci con le poste ordinarie può essere che qualche pacco sfugga ai controlli doganali e quindi la si possa fare franca.

Però:
- dubito che una bicicletta possa sfuggire ai controlli doganali
- io non spedirei una mtb da 2 mila euro, ops dollari, per posta ordinaria.

Detto questo, non vedo perché si debba cercare lo "sconto" a tutti i costi a discapito della comunità. L'IVA è un'imposta sul consumo che va a colpire la capacità di spesa come forza del contribuente. Chi non la paga, la fa pagare a tutti gli altri.

Ma tornando al discorso MTB: e se non ti dovesse arrivare?

Per quanto mi riguarda non si tratta di evitare le tasse, ma di comprare da chi vende al prezzo più basso!
Ovvio che se, importando un prodotto dall'estero, ci sono da pagare dazi ed iva, verranno pagati.
 

rovermtb

Moderatur Beatus
Per quanto mi riguarda non si tratta di evitare le tasse, ma di comprare da chi vende al prezzo più basso!
Ovvio che se, importando un prodotto dall'estero, ci sono da pagare dazi ed iva, verranno pagati.

Avevo ben colto, il mio commento era rivolto alla "scappatoia".

Tornando al possibile acquisto. Prima di fare questa scelta valuta anche:
- i servizi che potresti avere in Europa/Italia rispetto all'acquisto oltreoceano;
- la garanzia: la norma è europea e se c'è qualcosa che non va devi rivolgerti all'operatore americano e non puoi appoggarti ai distributori europei.

Dal mio punto di vista, ci stiamo sempre più allontanando dall'acquisto di beni, ma sempre più compriamo dei servizi assieme a questi beni.
 

david_jcd

Redazione
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Avevo ben colto, il mio commento era rivolto alla "scappatoia".

Tornando al possibile acquisto. Prima di fare questa scelta valuta anche:
- i servizi che potresti avere in Europa/Italia rispetto all'acquisto oltreoceano;
- la garanzia: la norma è europea e se c'è qualcosa che non va devi rivolgerti all'operatore americano e non puoi appoggarti ai distributori europei.

Dal mio punto di vista, ci stiamo sempre più allontanando dall'acquisto di beni, ma sempre più compriamo dei servizi assieme a questi beni.
Infatti... pensavo che sommando ad iva e dazi anche la spedizione ed il servizio di cui parla danybiker, non converrà più. (per la cronaca, non sto pensando ad un nuovo acquisto, la stereo è ancora giovane ed il mio portafoglio deve ancora nascere)

Uhm... resta il nervoso per gli 800€ in più su un telaio :arrabbiat:, solo per il fatto di comprarlo in Italia.
 

Teo66

Biker Cazzaribus
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Avevo ben colto, il mio commento era rivolto alla "scappatoia".

Tornando al possibile acquisto. Prima di fare questa scelta valuta anche:
- i servizi che potresti avere in Europa/Italia rispetto all'acquisto oltreoceano;
- la garanzia: la norma è europea e se c'è qualcosa che non va devi rivolgerti all'operatore americano e non puoi appoggarti ai distributori europei.

Dal mio punto di vista, ci stiamo sempre più allontanando dall'acquisto di beni, ma sempre più compriamo dei servizi assieme a questi beni.

Mi riferivo alla scappatoia per evitare divieti di esportazione, non per evitare i dazi doganali.
Ovviamente è una scelta rischiosa, se hai problemi devi fare riferimento al negozio in USA (con tutti i costi che si generano).
La mia osservazione riguardava il fatto che il prodotto è "made in china", quindi anche in USA hanno magazzini e offrono servizio post vendita. I costi sono quindi medesimi e la differenza di prezzo si giustifica solo con l'IVA maggiorata e a quel punto i conti non tornano.
La realtà è che in USA il commercio è molto spinto e certi sistemi non sopravvivono, quindi non ci sono.
Se Celestron mettesse la montatura dell'esempio sopra al prezzo europeo non ne venderebbe nemmeno una (comunque io l'ho presa in Italia proprio perché il peso, circa 40 Kg, rende le spedizioni estremamente onerose).

Ciao
 

maxilconte

Biker infernalis
8/2/06
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Trieste
www.triestefreeride.it
Io vendo in Italia stampanti modificate in Usa. Prezzo USA 19.000 usd, prezzo mio 19.000 €.
Solo il trasporto mi costa 800 via nave e 1300 via aerea.
Senza contare, appunto, dazi e iva.

Qualche mio cliente ha provato ad acquistare direttamente in Usa. Alla fine dei conti ha speso di più; senza contare che, ovviamente, non saranno in cima ai miei pensieri quando avranno dei problemi!

Non è così semplice!
 

BkR

Biker assatanatus
18/10/03
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brianza
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interessante...

ma come si spiega quando il prodotto é italiano e costa meno se lo compro negli usa?
(mi pare che, per esempio, per una certa EMME sia spesso così ...)
 

riotastro

Biker tremendus
Avevo ben colto, il mio commento era rivolto alla "scappatoia".

Tornando al possibile acquisto. Prima di fare questa scelta valuta anche:
- i servizi che potresti avere in Europa/Italia rispetto all'acquisto oltreoceano;
- la garanzia: la norma è europea e se c'è qualcosa che non va devi rivolgerti all'operatore americano e non puoi appoggarti ai distributori europei.

Dal mio punto di vista, ci stiamo sempre più allontanando dall'acquisto di beni, ma sempre più compriamo dei servizi assieme a questi beni.

Eccola...
Ho comprato più volte in USA materiale tecnico fino a che non mi son scottato con la garanzia.
Oltre alla mtb, vado in canoa ed aquistai una pagaia (top di gamma) negli Usa spendendo,spedizione +iva e dazio, circa 300€...
la pagaia, in carbonio, il primo giorno si è piegata all'attaccatura tra manico e pala.
Ovvio il difetto di produzione del carbonio, non solo perchè si è piegato e non spezzato (presumo causa poca resina in quel punto) ciò nonostante il negoziante, su richiesta del produttore, voleva il "reso" per appurare la sussistenza di garanzia.....
morale per 300 € avrei dovuto cacciarne altri 120€ per spedire la pagaia in USA (la pagaia è lunga 200cm quindi pacco extra)...
Alla fine mi son messo l'anima in pace e ho deciso di non acquistare materiale fuori EU.

:arrabbiat:Gente usa (a suo rischio e pericolo) un "trucco" che permette di bypassare iva+dazio: avere un "gancio" o un "ganzo" (qui buon intenditore) che spedisca il pacco da privato a privato, eliminado cartellini di vendita e quant'altro.:arrabbiat:e dichiarando che la merce è una restituzione di bene usato o il regalo\vendita tra privati di materiale usato.

Facendo così dissimuli la restituzione di materiale o la vendita di materiale usato tra privati, quindi privo di iva e dazio.

Okkio che se vi beccano aprono le natiche ad entrambi: negli USA il tipo va in galera (li nn van per il sottile) in italia finisci in costose grane doganali perchè le importazioni sono un cartello iper protetto dallo stato (che c'è magna..)
 

maxilconte

Biker infernalis
8/2/06
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interessante...

ma come si spiega quando il prodotto é italiano e costa meno se lo compro negli usa?
(mi pare che, per esempio, per una certa EMME sia spesso così ...)

Vero. Spulciando tra i post avevano anche dato una spiegazione che non ricordo.
A pelle ti direi che se l'importatore americano si impegna ad acqusitare 10.000 EMME all'anno probabilmente riesce a spuntare uno scontone (che poi gira ai clienti) che un nostro "Bracciovelocipede" (vediamo chi ci arriva) non può permettersi.
 

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