Ciao a tutti.
Ho divorato il forum fino a oggi, e mi pare arrivato il momento di partecipare in maniera più attiva. Ho così tante cose per la testa che non so da dove iniziare (passaggio da v-brakes a dischi, tublessizzazione, ecc.), così faccio una cosa che non c'entra niente ma che ho sempre desiderato:
PICCOLO BREVIARIO ORTOGRAFICO SUI MONOSILLABI
1) Regola generale: TUTTI i monosillabi si scrivono SENZA accento (di, da, fa, sto, do, va, qui, qua, li, la, ecc.). La ragione è semplice, è che non c'è alcun dubbio su come si debbano pronunciare: una sola sillaba, un solo posto su cui può cadere l'accento.
2) Fanno eccezione alcuni monosillabi, con lo scopo di distinguerli tra loro:
- dà, terza persona singolare indicativo presente del verbo dare, per distinguerlo dalla preposizione. Es.: La mtb dà emozioni uniche.
- da', imperativo (sta per "dai", con elisione e quindi APOSTROFO) del verbo dare. Es.: Da' retta a me!
- dì, nel senso di "giorno", per distinguerlo dalla preposizione. Es.: Due compresse al dì.
- di', imperativo del verbo dire, con APOSTROFO. Es.: Di' come stai.
- lì, avverbio di luogo, per distinguerlo dal pronome "li". Es.: L'ho messo lì.
- là, avverbio di luogo, per distinguerlo dall'articolo "la". Es.: L'ho messo là.
- va', come sopra, imperativo del verbo andare, sempre con apostrofo. Es.: Ma va' a...!
- fa', sempre come sopra. Es.: Fa' come vuoi.
- né, congiunzione, per distinguerla dalla particella. Es.: Né lui, né lei ne sanno niente.
- sì, affermativo, per distinguerlo dal pronome. Es.: Sì, lo so.
- tè, la bevanda.
- è, verbo, per distinguerlo dalla congiunzione.
3) IMPORTANTISSIMO!!! Po' si scrive con l'APOSTROFO, perché viene da "poco" con elisione (cade "co" e rimane la lacrimuccia). Es.: Va un po' meglio.
Quindi, distinguiamo tra accento e apostrofo. L'apostrofo indica che c'è un'elisione. L'accento si usa con estrema parsimonia, solo ed esclusivamente se cade sull'ultima sillaba dei polisillabi e nei casi di monosillabi detti sopra.
Infine, in ordine sparso: "c'è" (e non cè, ce'...), "ce n'è uno" (e non cenè, c'è ne...), "ce ne sono molti"...
![Saggio :il-saggi: :il-saggi:](/styles/uix/xenforo/smilies1/saggio.gif)
Ho divorato il forum fino a oggi, e mi pare arrivato il momento di partecipare in maniera più attiva. Ho così tante cose per la testa che non so da dove iniziare (passaggio da v-brakes a dischi, tublessizzazione, ecc.), così faccio una cosa che non c'entra niente ma che ho sempre desiderato:
PICCOLO BREVIARIO ORTOGRAFICO SUI MONOSILLABI
1) Regola generale: TUTTI i monosillabi si scrivono SENZA accento (di, da, fa, sto, do, va, qui, qua, li, la, ecc.). La ragione è semplice, è che non c'è alcun dubbio su come si debbano pronunciare: una sola sillaba, un solo posto su cui può cadere l'accento.
2) Fanno eccezione alcuni monosillabi, con lo scopo di distinguerli tra loro:
- dà, terza persona singolare indicativo presente del verbo dare, per distinguerlo dalla preposizione. Es.: La mtb dà emozioni uniche.
- da', imperativo (sta per "dai", con elisione e quindi APOSTROFO) del verbo dare. Es.: Da' retta a me!
- dì, nel senso di "giorno", per distinguerlo dalla preposizione. Es.: Due compresse al dì.
- di', imperativo del verbo dire, con APOSTROFO. Es.: Di' come stai.
- lì, avverbio di luogo, per distinguerlo dal pronome "li". Es.: L'ho messo lì.
- là, avverbio di luogo, per distinguerlo dall'articolo "la". Es.: L'ho messo là.
- va', come sopra, imperativo del verbo andare, sempre con apostrofo. Es.: Ma va' a...!
- fa', sempre come sopra. Es.: Fa' come vuoi.
- né, congiunzione, per distinguerla dalla particella. Es.: Né lui, né lei ne sanno niente.
- sì, affermativo, per distinguerlo dal pronome. Es.: Sì, lo so.
- tè, la bevanda.
- è, verbo, per distinguerlo dalla congiunzione.
3) IMPORTANTISSIMO!!! Po' si scrive con l'APOSTROFO, perché viene da "poco" con elisione (cade "co" e rimane la lacrimuccia). Es.: Va un po' meglio.
Quindi, distinguiamo tra accento e apostrofo. L'apostrofo indica che c'è un'elisione. L'accento si usa con estrema parsimonia, solo ed esclusivamente se cade sull'ultima sillaba dei polisillabi e nei casi di monosillabi detti sopra.
Infine, in ordine sparso: "c'è" (e non cè, ce'...), "ce n'è uno" (e non cenè, c'è ne...), "ce ne sono molti"...
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