Infatti è fondamentale capire la disciplina d'elezione. Chiaro che nel downhill sia meglio la taglia superiore e nel XC quella inferiore. In mezzo la decisione spetta in base a elementi personali
Beh sono d'accordo che sia fondamentale la disciplina per scegliere la taglia di una bici, ma più che la taglia direi reach+stem in primis e stack in secundis.
Le bici da xc hanno generalmente un reach inferiore rispetto alla corrispettiva da enduro, ma c'è da considerare l'accoppiata reach+stem che rimane pressoché simile in tutte le discipline.
Il downhill secondo me fa proprio categoria a parte, avere bici con un reach esagerato (come si usa nell'enduro) non sempre è così produttivo in discesa, o per lo meno non lo è in tutti i frangenti, soprattutto se si considerano tratti molto molto ripidi e molto molto tecnici dove le velocità non sono fotoniche.
Se una bici da enduro moderna in taglia M sta intorno ai 450-470mm come stack, le corrispettive da dh stavano intorno ai 420-430mm nella stessa taglia. La stessa Mondraker (promotrice della famigerata forward geometry) proponeva la sua arma da discesa in taglia M con reach da 422mm.
Dico stavano perché ora le piste da dh stanno diventando sempre più veloci ma anche sempre meno tecniche (soprattutto quelle più recenti) per cui la tendenza anche qui è quella di aumentare il reach per aumentare la stabilità alle altissime velocità che tengono di media in una discesa. (anche la stessa introduzione delle 29 pollici sta portando questa tendenza ad allungare i telai, dato che la ruota più grande supera meglio l'ostacolo e si può guidare in discesa un pelo più carichi sull'anteriore rispetto ad una 27.5 senza rischiare di ribaltarsi).
C'è da dire inoltre che i pro hanno sempre la possibilità di cambiare taglia in base al tracciato e in moltissimi lo fanno, prediligendo un taglia inferiore quando il gioco si fa veramente tosto (vedi Val Di Sole per esempio).
Quindi in binomio discesa = reach abbondate non è vero nella totalità delle situazioni.