secondo voi per cominciare e quindi per farsi un poco di fiato e di gamba è meglio fare più strada, quindi più km, che bosco?
secondo voi per cominciare e quindi per farsi un poco di fiato e di gamba è meglio fare più strada, quindi più km, che bosco?
secondo voi per cominciare e quindi per farsi un poco di fiato e di gamba è meglio fare più strada, quindi più km, che bosco?
Solo una precisazione :
la quantità di chilometri affrontati non è di per sè un buon indicatore di allenamento svolto , perchè nella bici ci ssono troppe variabili legate al mezzo : la differenza di peso o gomme tra una bici e l'altra oppure i diversi rapporti ineribili in una stessa bici . La distanza va bene per nuoto e corsa ma nel tuo caso è meglio fare riferimento al tempo passato in sella stando attento a quello che ti dice il tuo corpo ai diversi ritmi ; fai riferimento ,con le dovute proporzioni , a questo articolo nato per i podisti e ottimo anche per i ciclisti :
Dietro a tre sigle una intera filosofia
La spiegazione di CRF, CRLI, CRI
Ecco la spiegazione delle tre sigle: CRF, CRLI, CRI:
CRF = Corsa con Respirazione Facile
CRLI = Corsa con Respirazione Leggermente Impegnata
CRI = Corsa con Respirazione impegnata.
La conoscenza del loro significato e del loro uso è basilare per capire e fare propria una certa filosofia della corsa.
CRF rappresenta un ritmo di corsa blando, al quale risulta facile parlare, a questa intensità dovresti, ad esempio, poter essere tranquillamente in grado di raccontare barzellette ai tuoi compagni di corsa e riderci sopra.
CRLI indica invece un ritmo un po meno rilassato, che ti consente ancora di raccontare barzellette, ma che rende difficoltoso il riderci sopra. Le sensazioni indotte dalla CRLI sono uguali a quelle che avverti quando inizi a correre senza riscaldamento, quindi a una velocità troppo elevata per il livello di attivazione del tuo organismo. A questo ritmo puoi comunque fare molti chilometri.
CRI, rappresenta un ritmo che consente ancora di parlare agli amici, ma solo con difficoltà. Quando sei impegnato in uno sforzo di questintensità, le barzellette non hai né la voglia né la possibilità di raccontarle. È la classica andatura delle gare brevi o delle prove ripetute. Quando lavori a CRI fai sempre attenzione a non esagerare. Va bene avere il fiato corto, ma devi sempre essere in grado di scambiare qualche parola.
Non rimanere mai senza parole
Lo scopritore del rapporto fra capacità di parlare e intensità dellattività fisica fu il medico-allenatore Ernest Van Aaken, che rifletté a lungo sulluso della respirazione come metodo per determinare landatura di corsa, suggerendone la ragione scientifica.
Correndo lentamente possiamo parlare tranquillamente perché gli atti respiratori sono più profondi e accelerati di quando siamo a riposo. Lorganismo produce poco acido lattico e poca anidride carbonica. Se aumentiamo la velocità della nostra corsa, aumenta la concentrazione dellanidride carbonica nel sangue e di conseguenza la profondità degli atti e anche la loro frequenza. A un incremento ulteriore della velocità, la quantità di acido lattico aumenta sempre più producendo un aumento dei tempi di espirazione e rendendo sempre più difficile parlare (Arcelli- Massini 2003), fino a impedirlo del tutto.
Questultima situazione va assolutamente evitata perché non è adatta allo sviluppo di quelle capacità fisiche che servono per la corsa prolungata.
Vantaggi e avvertenze per luso
Il sistema della respirazione presenta due grandi vantaggi:
necessita solo di un orologio, per controllare di rimanere nei tempi previsti dal programma e non far tardi a qualche appuntamento;
rafforza la conoscenza e il rapporto che abbiamo con noi stessi, perché ci consente di controllare lorganismo attraverso il respiro.
Per utilizzarlo basta tenere presenti alcuni accorgimenti:
1. Quando corri in salita è inevitabile che la tua CRF si tramuti in CRLI; stesso discorso se ti trovi ad affrontare un dislivello mentre stai girando a ritmo CRLI: in pochi metri ti scoprirai ad andare a ritmo CRI.
2. Man mano che il tuo livello di allenamento cresce ti accorgerai che, a parità dimpegno respiratorio, andrai più forte.
3. Per verificare a quale ritmo di corsa corrisponde un certo impegno respiratorio, corri ogni tanto in pista o su un percorso misurato, questo soprattutto se in gara pensi di regolarti sulla respirazione.
4. Non metterti mai nella condizione di dover rompere il fiato. Inizia sempre a un ritmo CRF, anche se questa andatura comporta il dover camminare per qualche centinaio di metri e termina sempre lallenamento correndo qualche minuto a ritmo CRF, per ritornate lentamente a uno stato di normalità.
5. Se sei un principiante, nei primi tre mesi della tua avventura nel mondo della corsa corri esclusivamente a ritmo CRF, poi piano piano, inizia anche a variare le andature.
6. Se ti capita di doverti allenare in bici, con lo sci di fondo o lo skiroll, puoi utilizzare il sistema della respirazione per continuare a sviluppare correttamente le tue caratteristiche cardiocircolatorie. Unultima nota: con i podisti più evoluti sto usando un metodo misto che consiste nelleseguire, durante la settimana, alcuni allenamenti basati sul sistema della respirazione e altri su quello dei classici minuti al chilometro. Lascio la libertà di gestire landatura a sensazione durante i giorni dedicati al lento e alle varie forme di progressivo, mentre invito a rispettare i tempi nelle prove ripetute, nei medi e negli altri mezzi di allenamento più specifici.
A questo punto tocca a te. Come avrai capito io mi alleno con il metodo della respirazione perché mi consente di divertirmi, sia quando sono da solo, sia quando sono con i miei amici. Buon divertimento anche a te!
Fulvio Massini
secondo voi per cominciare e quindi per farsi un poco di fiato e di gamba è meglio fare più strada, quindi più km, che bosco?
Meglio nel bosco che non ci sono macchine secondo mesecondo voi per cominciare e quindi per farsi un poco di fiato e di gamba è meglio fare più strada, quindi più km, che bosco?