MBA non è più la bibbia?

jackpg

Biker tremendus
5/10/07
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Perugia
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Io e fullcarbon, sfogliando l'ultimo numero di Mountai Bike Action abbiamo notato che sulle prove delle bike non viene più indicato il paese di fabbricazione del telaio.
Che sia il primo passo di imborghesimento di un giornale che faceva vanto della sua indipendenza e della schiettezza delle prove sul campo?
Se continua di questo passo, forse tra qualche numero cominceremo a leggere che le bici sono tutte "ottime e abbondanti", come fa qualche altra rivista de' noantri???
 

david_jcd

Redazione
11/8/05
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Fortezza (BZ)
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potrebbe essere. Potresti anche chiederlo direttamente a Galloni nela sezione news.
Delle recensioni sulle riviste mi fido comunque poco, non so se mba sia mai stata una bibbia. Bisogna vederla come ognuno la legge. Secondo me bisogna essere critici.
 

MBAction

Aziende
16/9/06
529
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jack, grazie dei complimenti. La tabella tecnica, così come tutta la rivista nella sua veste grafica, è e rimane "in lavorazione". Dovresti aver notato infatti anche "più informazioni" comunque rispetto alla precedente... e non solo nel montaggio, ma anche nelle geometrie (ora indicate taglia per taglia, così da dare una panoramica completa per tutti).
Tranquillo però che dal nr. di Giugno (in spedizione la settimana prossima) ritorna, naturalmente "a furor di popolo", anche l'indicazione del paese di fabbricazione. Sorry per la mancanza nel nr. di Maggio... si stava pensando a preparare qualcosa di diverso, indicando "cosa" è fatto dove", perché alle volte "altrove" è costruito il solo telaio grezzo e poi tutto il resto è fatto in casa (controlli, verniciatura ed assemblaggio), mentre in altri casi è fatto quasi tutto, o tutto, "altrove".
Grazie, ciao
 

Ser pecora

Diretur Heiliger Geist
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Diretur
16/6/03
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Vico Road, Dalkey
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...notizia interessante...è un argomento "sensibile" tanto per i consumatori quanto per gli operatori del settore.
Se lo farete cmq tanto di cappello per il coraggio.
 

MBAction

Aziende
16/9/06
529
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Ser Pecora, grazie. Non credo che ce la faremo subito, per una serie di complicazioni oggettive, però ci stiamo provando. Il più grosso investimento di questi mesi è stato infatti nella qualità di fotografia (non solo quelle di Marco T, ma dell'intera rivista) e di stampa (i costi cambiano moltissimo) ed anche nel proseguire e perfezionare la prassi di spedizione pre-edicola e degli sconti agli abbonati.
In un anno sono entrati in organico USA ben tre grafici a tempo pieno, dei quali l'ultimo (dal nr. di Giugno) "solo" per lavorare le fotografie. Mi auguro che i risultati li stiate vedendo.
E speriamo anche che continuiate a percepire sempre "un po' di coraggio" nei contenuti... i casi ci sono sempre... Anche nell'ultimo nr. di Maggio la stella singola ad Hutchinson c'è "forse costata"... ma continuiamo comunque su questa strada, nel massimo rispetto per tutti... consci che comunque i casi più "coraggiosi" siano probabilmente quelli che "da fuori" non si vedano...
Ciao,
 

OXYGEN

Biker extra
11/1/06
706
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Ok le foto, ma una rivista di bike deve PRIMA trattare di bike e POI riportare delle belle foto. Anch'io ho smesso di comprare MBA; test poco approfonditi sia di bike che di componenti, soliti giudizi ultra positivi ai soliti noti... Mi piacerebbe una rivista, tipo Quattroruote nel settore auto, con comparative serie, dove risulta il migliore e dove qualcuno viene bocciato ed il motivo. Scusate ma spero di essere utile per migliorare qualcosa
Antonio
 

MBAction

Aziende
16/9/06
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Per me non è mai stato la bibbia... anzi.

Per come la vedo io sia il nuovo che l'antico testamento lo scrivono in Francia ed Inghilterra, in Italia non c'è una rivista che valga la pena di essere comprata, difatti a malincuore ho smesso.

Mitzkal, magari... ma ne' il nuovo ne' l'antico testamento lo scrive più nessuno. Qualcuno ci si avvicina, ma il parametro di "valutazione" di una testata rimane sempre il medesimo: "quante e chi sono" le persone che costituiscono la redazione. Articoli di "esterni" sono sempre graditi e benvenuti, ma non sempre sulla stessa lunghezza d'onda della rivista... quindi qualcosa può scappare. Altra cosa fondamentale è invece, e suppongo sia quella alla quale ti riferisci tu, l'affidabilità dei TEST. Ahhhh... parliamone, e diciamo chiaramente che in questo caso diventa ancora più determinante il fatto che per dare agli appassionati un riscontro reale, cioè "utilizzabile poi sul campo", bisogna che la bici venga provata da più persone (diverse tra loro, per estrazione e gusti) e per molto tempo... e che queste persone soprattutto abbiano non solo la necessaria "sensibilità", ma anche la reale possibilità di provare tutto quello che c'è sul mercato... così che possano fare i necessari confronti... perché tutto è relativo...
Ah... comunque, noi non siamo "italiani"... in termini redazionali, ma questo probabilmente lo sai... e suppongo tu volessi, ingiustamente a mio parere (ma per carità...), escludere quindi anche gli "Americani". Ciao,
 

MBAction

Aziende
16/9/06
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No, non sei utile se hai smesso di comprare ed hai smesso di vedere come lavoriamo e se quindi non parli con cognizione di causa. Non hai quindi mai, a quanto pare, letto una di quelle comparative di quelle delle quali si parlava nel topic. E non hai nemmeno allora letto tutte le critiche che sono state fatte a fior fior di "grandi marchi"... Le cose sono diverse. Ciao,
 

OXYGEN

Biker extra
11/1/06
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3
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Crema
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A onor del vero, l'ho comprata fino al mese scorso e probabilmente la ricomprerò per curiosità. Ho letto le critiche ai grandi marchi, non dicevo il contrario, ma intendevo, per esempio, le lodi a Santa Cruz per qulasiasi cosa faccia... Senza offesa, rispetto il lavoro di tutti. Ciao
Antonio
 

Mitzkal

Biker augustus

Sì, hai colto nel segno.

Mi piacerebbe vedere un giorno un test come fa' una nota rivista di snowboard tutti gli anni:

Un pugno di rider, uno per livello: uno che ha messo per la prima volta la tavola ai piedi, fino al pro vero e proprio.
Un mucchio di tavole (quasi tutta la produzione annuale), opportunamente verniciate di nero e cammuffate in ogni loro parte.

Tutti provano tutto e compilano un modulo con il numero della tavola che trovano letto.

Alla fine la rivista pubblica il tutto, ma stavolta con i nomi veri

Per quanto riguarda gli americani, loro vivono nel loro mondo, nel senso che hanno un mercato che si muove con esigenze diverse dalle nostre e non sempre quello che ha senso promuovere da loro, lo ha anche da noi.
 
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