LARGHEZZA
Credo si sbagliato indicare una larghezza del manubrio prescindendo dalla lunghezza delle braccia.
Io ho provato manubri sempre più larghi, trovandomi quasi sempre ad avere i mignoli quasi fuori dalle manopole. Solo ora che monto un 780mm mi trovo a mio agio... ma io ho 2m di "apertura alare", quindi non mi trovo con le braccia spalancate, ma sono poco più larghe delle spalle.
Ho sentito vari feedback negativi da persone più piccole per un manubrio molto largo. Penso ci sia un rapporto ottimale tra la dimensione massima del manubrio e la larghezza delle braccia aperte. 0,4? Non so, non ho dati statistici per poter dare un valore credibile.
BACKSWEEP
Il backsweep ha due effetti: ridurre l'avanzamento dato dalla pipa e regolare l'ergonomia dell'impugnatura.
Infatti più l'impugnatura del manubrio non comporta una rotazione del polso e più questa naturalezza della posizione non affatica la guida.
Un manubrio troppo largo e dritto porta a stringerlo in un modo piuttosto stancante.
Però v'è da dire anche un'altra cosa riguardo l'optimum del backsweep: qual è la condizione in cui si vuole avere il massimo delle prestazioni?
Se si dà maggior importanza alla discesa, un manubrio anche molto largo può essere più dritto in quanto le braccia, rimanendo più flesse in una "guida aggressiva sull'anteriore", portano ad un allineamento dell'avambraccio con l'asse della mano, recuperando un'ergonomia che a braccia distese è lievemente penalizzata. Questo fenomeno è rilevabile empiricamente sulle salite con la tendenza ad impugnare le manopole all'estremità, come se si usassero le vecchie corna, oppure nella parte un po' più centrale del manubrio (zona comandi/
freni), proprio per riposare i polsi con una posizione più ergonomica.
Indubbiamente se la salita è tecnica o molto ripida, l'impugnatura giusta sulle manopole è inevitabile.
Il rapporto tra destinazione d'uso e backsweep è più evidente se portato all'estremo guardando le citybike o nell'ambito delle moto notando la differenza tra i manubri da cross e quelli delle enduro stradali.
LUNGHEZZA PIPA & LARGHEZZA MANUBRIO
Per quanto riguarda la maneggevolezza data dal manubrio largo, credo che non possa prescindere da un altro fattore, forse più importante: la lunghezza della pipa.
Una pipa 1cm più corta dà una maneggevolezza 10 volte superiore di un manubrio 1cm più largo.
Più è corta la pipa e più la maneggevolezza cresce, quasi fino a rendere la bici difficilmente controllabile. Una maggiore ampiezza del manubrio permette di controllare questa instabilità, massimizzando il controllo e l'immediatezza della guida.
Si potrebbe ipotizzare che più si vuole il manubrio stretto e meglio è allungare la pipa, per recuperare stabilità (perdendo maneggevolezza).
Tutto questo va sempre e comunque rapportato alle proporzioni del biker, infatti non ho espresso numeri, ma solo rapporti proporzionali.
PIPA, MANUBRIO E ANGOLO STERZO
Manubrio largo e pipa corta danno un surplus di maneggevolezza che consente di sfruttare angoli più aperti dello sterzo, senza sentirsi penalizzati, lenti nei cambi di direzione.
INCLINAZIONE PIPA, RIZE MANUBRIO E SPESSORI
Questi tre elementi vanno considerati insieme, anzi andrebbero parametrati con l'intera geometria della bici e l'altezza del biker.
Tenendo fissa un'ideale posizione in sella del biker, valutiamo tutte le altre variabili.
Maggiore è la lunghezza della forca e minore dovranno essere gli spessori, l'inclinazione della pipa e il rize de manubrio. A livello pratico è difficile trovare la quadra, in quanto la posizione ideale è difficile da trovare e non è assoluta.
Personalmente ritengo che il manubrio debba risultare (quasi) più in basso possibile [senza trascurare la geometria ideale del triangolo che va dalla sella al manubrio al movimento centrale], per favorire sia la salita, riducendo la sensazione di impennare sul ripido; sia in discesa, costringendo il biker ad una posizione più centrale, per evitare l'istintivo e deleterio arretramento eccessivo del peso ed avere contemporaneamente una guida più aggressiva e un maggior controllo dell'anteriore.
Teorie dell'HK...