io ho rotto un manubrio in carbonio da bdc.
la mia ipotesi è che si sia rotto per una caduta della bici da ferma (credo le sia successo più di una volta), ma me ne sono accorto usandola perchè mi sembrava flettesse un po', allora provando a forzarlo ho visto che in una certa direzione fletteva decisamente (segno inequivocabile di rottura, che era sotto il nastro quindi invisibile), mentre in altre direzioni era quasi rigido (segno che solo una parte delle fibre era rotta).
Il manubrio l'ho usato per tutta quella uscita e anche un paio successive senza che mi rimanesse in mano.
Ho usato per anni nel tiro con l'arco frecce in carbonio, in pratica costruite da una spiralatura in fibra annegata nella resina, poi ricoperta da fibra sintetica sottilissima, ricoperta anch'essa da fibre orientate tutte per la lunga.
Osservando il volo di una freccia si vedono due distinte sollecitazioni: Quella in senso laterale durante il volo (si flette centinaia di volte per ciascun volo di pochi secondi) e quella in senso longitudinale al momento dell'impatto, trovandosi a subire una decelerazione di -250 km/ nello spazio solitamente di 5-10 cm.
La maggior parte delle rotture avviene per impatto contro corpi estranei nel bersaglio, e si manifesta con una o più crepe nel senso della lunghezza. dalla punta in poi le fibre si sbucceranno come una banana, lasciando a nudo il tessuto di carbonio sottostante. Diversa la rottura per urto laterale o troppo stress durante il volo, si manifesta una crepa nel senso della circonferenza, a quel punto basta afferrare la freccia da un lato e frustare l'aria che la stessa freccia si spezzerà di netto e saranno solo poche fibre a tenere insieme i due pezzi.
Guardando i manubri in carbonio rotti la struttura interna è simile e quindi probabilmente le rotture arriveranno in modo paragonabile.
Una persona con la quale sono uscito qualche volta ha subito la rottura del maubrio in carbon, ha ceduto di schianto durante una discesa e non ha "avvertito" con deformazioni di nessun tipo
Sono soggette anche ad un notevole carico laterale, guarda un volo in slow motion. Non sarà come una persona che spinge sulle estremità come accade sul manubrio ma per velocità e intensità non è uno sforzo da pocoQuesto smentirebbe, invece, la mia ipotesi.
Però penso che il modo a cui sono sollecitate le frecce sia completamente diverso dai manubri: le frecce sono soggetto a carico di punta, mentre i manubri soltanto a flessione (quelli BDC anche torsione), per cui penso che la disposizione delle fibre sia molto diversa.
Resta il fatto che conosci una persona a cui il manubrio ha ceduto di schianto, quindi questo è il dato certo da tenere in considerazione.
Ho usato per anni nel tiro con l'arco frecce in carbonio, in pratica costruite da una spiralatura in fibra annegata nella resina, poi ricoperta da fibra sintetica sottilissima, ricoperta anch'essa da fibre orientate tutte per la lunga.
Osservando il volo di una freccia si vedono due distinte sollecitazioni: Quella in senso laterale durante il volo (si flette centinaia di volte per ciascun volo di pochi secondi) e quella in senso longitudinale al momento dell'impatto, trovandosi a subire una decelerazione di -250 km/ nello spazio solitamente di 5-10 cm.
La maggior parte delle rotture avviene per impatto contro corpi estranei nel bersaglio, e si manifesta con una o più crepe nel senso della lunghezza. dalla punta in poi le fibre si sbucceranno come una banana, lasciando a nudo il tessuto di carbonio sottostante. Diversa la rottura per urto laterale o troppo stress durante il volo, si manifesta una crepa nel senso della circonferenza, a quel punto basta afferrare la freccia da un lato e frustare l'aria che la stessa freccia si spezzerà di netto e saranno solo poche fibre a tenere insieme i due pezzi.
Guardando i manubri in carbonio rotti la struttura interna è simile e quindi probabilmente le rotture arriveranno in modo paragonabile.
Una persona con la quale sono uscito qualche volta ha subito la rottura del maubrio in carbon, ha ceduto di schianto durante una discesa e non ha "avvertito" con deformazioni di nessun tipo
Sono soggette anche ad un notevole carico laterale, guarda un volo in slow motion. Non sarà come una persona che spinge sulle estremità come accade sul manubrio ma per velocità e intensità non è uno sforzo da poco
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No perché la rottura avviene di solito negli impatti a decine di metri da te o in volo. Senti le urlare quando una freccia danneggiata esplode al momento del rilascio della corda, si apre come un fiorellino e le schegge si piantano nel braccio a 300km l'ora. Per fortuna la qualità è altissima e l'ho visto succedere una volta sola.Si sente un rumore caratteristico quando si crepa una freccia?
Io mi sento relativamente sicuro sull'integrità dei componenti in carbonio nelle bici, in quanto ho sempre pensato che qualsiasi danneggiamento fosse accompagnato da un forte rumore... un'idea che ho in testa... da confermare. (Nel caso fosse vero...)
Si quello è quello che avviene all'impatto, non continuo le spiegazioni perché non possono essere molto di aiuto all'argomento, ma l'oscillazione in volo si origina al rilascio per l'interferenza del sistema di appoggio dell'asta. Quindi non si origina per compressione dalla testa. Come ti dicevo un video chiarisce molto meglioIn gergo tecnico si chiama "carico di punta", ovvero:
"Il carico di punta assiale è una sollecitazione di compressione applicata alla testa di un'asta. Dato che nella realtà fisica è impossibile che tale compressione solleciti l'asta con uno sforzo normale puro, la sollecitazione non avrà esattamente l'asse coincidente con l'asse baricentrico della sezione, ma si troverà ad una certa distanza da esso, creando così un momento flettente." Cit. Wikipedia
Pensavo di montarlo e poi di mettermi in sella e di tirare con tutta la mia forza prendendo il manubrio per le estremità facendo quindi la massima leva; dovrebbe essere uno sforzo ridicolo per qualsiasi manubrio.
C'è però da dire che sulla bici da corsa quando in salita faccio gli scatti sento flettere leggermente il manubrio che è però in alluminio ... questo solo per dire che anche se non ci rendiamo conto esercitiamo con gli scatti una trazione molto forte e forse anche superiore di quella verticale che esercitiamo in discesa che viene stemperata da ammortizzatore e braccia che flettono
Ci sono novità su questi manubri? Lo hai testato?
Ci ho fatto per gradi un po' di tutto.
Non ho avuto alcun tipo di problemi.
Il manubrio mi ha dato la sensazione di avere un minimo di flessione e ho la sensazione che smorzi le vibrazioni ma direi tutto positivo.
Sono anche caduto senza danni ma le cadute sono caratterizzate da troppe variabili e quindi non ha senso parlarne.
Non faccio salti ma ho fatto discese molto scassate e gradoni arrivando al fine corsa della forcella comunque nessun problema.
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