Un po di storia:
Richard Cunningham, fonda Mantis Bicycles nel 1981. La piccolissima azienda si trova a Placenta, zona suburbana di Los Angeles, piuche una fabbrica è un garage ingrandito, in cui lavorano Richard ed un altro ragazzo. Cunningham è parte integrante della storia dellmtb, perché rappresenta colui che, anche se non ha inventato, ha portato però al massimo potenziale particolare costruttivo o concetti geometrici quali il carro posteriore sopraelevato, i tubi orizzontali lunghi, le sezioni delle tubazioni rettangolari, i carri posteriori smontabili, le monoscocche in alluminio.
La Nishiki Alien, prima bici a carro sopraelevato prodotta in serie in Giappone nel 1988 con telaio in acciaio saldato a tig, fu commissionata a Cunningham perché riconosciuto quale migliore progettista di tali mtb vista la grande esperienza accumulata con il modello "Valkirie" ed "XCR". Richard ha scelto il carro post sopraelevato per gran parte delle sue mtb come carattere distintivo.
Cunningham prima di diventare telaista aveva lavorato nel campo delle moto (costruiva tubi di scarico e marmitte da competizione), delle auto (carrozzerie in alluminio per auto da corsa) e degli aerei ( collaborava con altri famigliari nella costruzione di ultraleggeri). Lesperienza accumulata in tutti questi campi gli ha dato sicuramente una visione diversa da tutti i sui colleghi forse legati troppo al ciclismo ed a certi punti fissi, facendolo così spaziare in nuovi metodi costruttivi ed in nuove soluzioni tecniche. Le monoscocche quindi sono una naturale evoluzione di concetti preesistenti in altri ambiti sportivi; basti pensare alle F1, alle moto, agli aerei..ecc dove si cerca di utilizzare i materiali più congeniali per creare strutture leggere e flessibili.
I modelli:
La valkyrie nacque nel 1983, e morì quando la flying V vide la luce. Bike molto strana il cui carattere distintivo era avere dei foderi posteriori elevati, uniti ad un carro anteriore composto da molti tubi in acciaio di piccolo diametro disposti in modo da dare rigidità allanteriore, lasciando però una certa morbidezza al post.
Il modello "XCR" nacque nel 83, era una mtb in alluminio con carro post in acciaio imbullonato, nel 91 fu aggiornata e gli fu aggiunto un carro post elevato sempre in acciaio fissato al telaio ant con bulloni. Questo fu un modello che fece molto successo, tanto che lo stesso Fisher ne volle acquistare il disegno e produsse quella leggenda che si chiama CR-7. Questo sistema fu utilizzato anche da Haro e Nishiki per i modelli di punta. Questo modo di concepire e costruire questi telai con carro anteriore rigido in alluminio ed un carro post in acciaio più flessibile, lo possiamo considerare come progenitrici delle moderne full-suspended. La comodità di un carro smontabile risiedeva nel fatto di poterne adattare la stessa bici a situazioni diverse come da dh o lxc semplicemente cambiando la parte posteriore con un carro + lungo o + corto.
Naturale evoluzione del progetto XCR fu il modello Flying V, che vide luce nel 1990. I primi modelli avevano telaio anteriore monoscocca e carro posteriore elevato in acciaio imbullonato. La particolarità risiedeva nel fatto di avere una monoscocca anteriore formata da due semigusci in alluminio double butted che venivano saldati assieme ,maestralmente, longitudinalmente in modo da inglobare il tubo sterzo che veniva così reso molto rigido e robusto. La serie sterzo è da 1", tubo verticale da 28,6, possibilità di avere tre misure di telaio, da abbinare a due carri post diversi. Dal 1994 la scritta mantis compare stampata sulla monoscocca. Peso del telaio completo finito 1,680kg
La particolare geometria della Flying V ne caratterizza il "feeling" che si prova appena in sella, neutrale sui tratti veloci, rapida e ben bilanciata nelle sezioni tecniche resta comunque vivace nelle reazioni senza domandare troppa attenzione per mantere la traiettoria impostata. La particolare costruzione del telaio permette di avere il baricentro posizionato molto più in basso di quanto non avviene nei telai tradizionali. Per questo motivo il "feeling" della flying V è incondibile e la sua maneggevolezza nei cambi rapidi di traiettoria è impressionante.
Pro Floater :nacque nel 1991, carro anteriore in tubi in alluminio 6061 e carro post in acciaio con foderi elevati. Il forcellone ha il punto di infulcro collocato allaltezza della corona grande, lo schema è una struttura deformabile stile McPherson che garantisce lisolamento dellammortizzatore dalle forze di frenata che altrimenti inciderebbero sul lavoro delle sospensioni. Ammo. utilizzato: Noleen molla/olio tarato per lavorare con un rapporto di compressione 1:2,2. Corsa alla ruota di 64mm. Giudicata dalle riviste di quel periodo come la biammortizzata più entusiasmante e divertente da guidare mai provata.
Screaming V, nata indicativamente nel 1995, per mano dellingegnere Olsen il quale lavora prima alla Cytec fornitrice del materiale plastico e poi approda a GT dove si accordano per condividere la nuova esperienza con questo materiale. Nel frattempo Mantis veniva venduta a Pat Mc-intyre e Richard Cunningham andava a dirigere MTB Action, la bibbia dellmtb.
Ma veniamo alla nostra screaming V che viene modificata poco dopo in qualche particolare dal designer David Schultz e successivamente vengono fatti altri prototipi, finchè nel 1996 inizia la produzione di una piccola serie. Vantaggi di una mtb in tale materiale è la facilità di produzione ed i tempi che (in teoria) dovrebbero mantenere i prezzi bassi, uniti ad un peso di 1800g di un telaio taglia M.
Il sistema è tipo McPherson con 100mm di corsa post.
Successivamente mantis è stata rivenduta ad altre ditte finché indicativamente nel 1998 è morta in modo definitivo. Sinceramente spero che un giorno possa rinascere, magari ancora con Richard a capo, con le sue pazze idee e con il genio che lo caratterizza.
PS: per chi volesse, a finale ligure esiste un percorso xc denominato "Mantis loop", con caratteristiche adatte a queste bike, sentieri stretti, ripidi e con cambi di pendenza improvvisi. Il pane per una bestia come la Mantis.
Richard Cunningham, fonda Mantis Bicycles nel 1981. La piccolissima azienda si trova a Placenta, zona suburbana di Los Angeles, piuche una fabbrica è un garage ingrandito, in cui lavorano Richard ed un altro ragazzo. Cunningham è parte integrante della storia dellmtb, perché rappresenta colui che, anche se non ha inventato, ha portato però al massimo potenziale particolare costruttivo o concetti geometrici quali il carro posteriore sopraelevato, i tubi orizzontali lunghi, le sezioni delle tubazioni rettangolari, i carri posteriori smontabili, le monoscocche in alluminio.
La Nishiki Alien, prima bici a carro sopraelevato prodotta in serie in Giappone nel 1988 con telaio in acciaio saldato a tig, fu commissionata a Cunningham perché riconosciuto quale migliore progettista di tali mtb vista la grande esperienza accumulata con il modello "Valkirie" ed "XCR". Richard ha scelto il carro post sopraelevato per gran parte delle sue mtb come carattere distintivo.
Cunningham prima di diventare telaista aveva lavorato nel campo delle moto (costruiva tubi di scarico e marmitte da competizione), delle auto (carrozzerie in alluminio per auto da corsa) e degli aerei ( collaborava con altri famigliari nella costruzione di ultraleggeri). Lesperienza accumulata in tutti questi campi gli ha dato sicuramente una visione diversa da tutti i sui colleghi forse legati troppo al ciclismo ed a certi punti fissi, facendolo così spaziare in nuovi metodi costruttivi ed in nuove soluzioni tecniche. Le monoscocche quindi sono una naturale evoluzione di concetti preesistenti in altri ambiti sportivi; basti pensare alle F1, alle moto, agli aerei..ecc dove si cerca di utilizzare i materiali più congeniali per creare strutture leggere e flessibili.
I modelli:
La valkyrie nacque nel 1983, e morì quando la flying V vide la luce. Bike molto strana il cui carattere distintivo era avere dei foderi posteriori elevati, uniti ad un carro anteriore composto da molti tubi in acciaio di piccolo diametro disposti in modo da dare rigidità allanteriore, lasciando però una certa morbidezza al post.
Il modello "XCR" nacque nel 83, era una mtb in alluminio con carro post in acciaio imbullonato, nel 91 fu aggiornata e gli fu aggiunto un carro post elevato sempre in acciaio fissato al telaio ant con bulloni. Questo fu un modello che fece molto successo, tanto che lo stesso Fisher ne volle acquistare il disegno e produsse quella leggenda che si chiama CR-7. Questo sistema fu utilizzato anche da Haro e Nishiki per i modelli di punta. Questo modo di concepire e costruire questi telai con carro anteriore rigido in alluminio ed un carro post in acciaio più flessibile, lo possiamo considerare come progenitrici delle moderne full-suspended. La comodità di un carro smontabile risiedeva nel fatto di poterne adattare la stessa bici a situazioni diverse come da dh o lxc semplicemente cambiando la parte posteriore con un carro + lungo o + corto.
Naturale evoluzione del progetto XCR fu il modello Flying V, che vide luce nel 1990. I primi modelli avevano telaio anteriore monoscocca e carro posteriore elevato in acciaio imbullonato. La particolarità risiedeva nel fatto di avere una monoscocca anteriore formata da due semigusci in alluminio double butted che venivano saldati assieme ,maestralmente, longitudinalmente in modo da inglobare il tubo sterzo che veniva così reso molto rigido e robusto. La serie sterzo è da 1", tubo verticale da 28,6, possibilità di avere tre misure di telaio, da abbinare a due carri post diversi. Dal 1994 la scritta mantis compare stampata sulla monoscocca. Peso del telaio completo finito 1,680kg
La particolare geometria della Flying V ne caratterizza il "feeling" che si prova appena in sella, neutrale sui tratti veloci, rapida e ben bilanciata nelle sezioni tecniche resta comunque vivace nelle reazioni senza domandare troppa attenzione per mantere la traiettoria impostata. La particolare costruzione del telaio permette di avere il baricentro posizionato molto più in basso di quanto non avviene nei telai tradizionali. Per questo motivo il "feeling" della flying V è incondibile e la sua maneggevolezza nei cambi rapidi di traiettoria è impressionante.
Pro Floater :nacque nel 1991, carro anteriore in tubi in alluminio 6061 e carro post in acciaio con foderi elevati. Il forcellone ha il punto di infulcro collocato allaltezza della corona grande, lo schema è una struttura deformabile stile McPherson che garantisce lisolamento dellammortizzatore dalle forze di frenata che altrimenti inciderebbero sul lavoro delle sospensioni. Ammo. utilizzato: Noleen molla/olio tarato per lavorare con un rapporto di compressione 1:2,2. Corsa alla ruota di 64mm. Giudicata dalle riviste di quel periodo come la biammortizzata più entusiasmante e divertente da guidare mai provata.
Screaming V, nata indicativamente nel 1995, per mano dellingegnere Olsen il quale lavora prima alla Cytec fornitrice del materiale plastico e poi approda a GT dove si accordano per condividere la nuova esperienza con questo materiale. Nel frattempo Mantis veniva venduta a Pat Mc-intyre e Richard Cunningham andava a dirigere MTB Action, la bibbia dellmtb.
Ma veniamo alla nostra screaming V che viene modificata poco dopo in qualche particolare dal designer David Schultz e successivamente vengono fatti altri prototipi, finchè nel 1996 inizia la produzione di una piccola serie. Vantaggi di una mtb in tale materiale è la facilità di produzione ed i tempi che (in teoria) dovrebbero mantenere i prezzi bassi, uniti ad un peso di 1800g di un telaio taglia M.
Il sistema è tipo McPherson con 100mm di corsa post.
Successivamente mantis è stata rivenduta ad altre ditte finché indicativamente nel 1998 è morta in modo definitivo. Sinceramente spero che un giorno possa rinascere, magari ancora con Richard a capo, con le sue pazze idee e con il genio che lo caratterizza.
PS: per chi volesse, a finale ligure esiste un percorso xc denominato "Mantis loop", con caratteristiche adatte a queste bike, sentieri stretti, ripidi e con cambi di pendenza improvvisi. Il pane per una bestia come la Mantis.