No n c'è nulla da fare quando scendo giù in un percorso stretto e come una calamita punto nettamente gli alberi oppure il bordo, cerco di migliorare ma nulla aiuto un consiglio... Da portare con me e migliorare
Maledetto equilibrio
- Creatore Discussione Scecco
- Data di inizio
Ti rispondo io che ho il tuo stesso problema (probabilmente elevato al quadrato); secondo me, se uno ha una carenza di equilibrio, si può migliorare ... ma è difficile diventare Brumotti; però io ho trovato un pò di miglioramento in alcuni consigli ricevuti:
1) se l'equilibrio non è gran chè ... la fat aiuta eccome (se non altro a guadagnare sicurezza)
2) la bici va dove si guarda ... quindi guardare solo dove si vuol mettere le ruote, non a lato
3) un pò di esercizio di surplace aiuta a migliorare l'equilibrio (ti leggi la tecnica per farlo, vai in un parcheggio tranquillo e fai qualche ora di esercizio)
a me è servito tanto, ma veramente tanto, sforzarmi di NON guardare dove non devo andare, ma esclusivamente la direzione corretta.
Sembra una cazz@t@, ma de neofita io non mi rendevo conto di osservare con la coda dell'occhio proprio la direzione che non dovevo prendere.....invece ti da un aiuto notevole l'osservare solo ed esclusivamente il tragitto corretto. Inoltre in questo modo cominci anche a prendere confidenza con l'osservare non la punta della ruota ma qualche metro avanti, cosi da predisporti per eventuali modifiche di traiettoria.
Io ho trovato difficoltà nel farlo, troppo intento a guardare il dirupo a destra o sinistra, o l'albero che NON dovevo colpire......con il tempo però ho imparato a fissare lo sguardo , e magicamente è aumentato l'equilibrio.
Sembra una cazz@t@, ma de neofita io non mi rendevo conto di osservare con la coda dell'occhio proprio la direzione che non dovevo prendere.....invece ti da un aiuto notevole l'osservare solo ed esclusivamente il tragitto corretto. Inoltre in questo modo cominci anche a prendere confidenza con l'osservare non la punta della ruota ma qualche metro avanti, cosi da predisporti per eventuali modifiche di traiettoria.
Io ho trovato difficoltà nel farlo, troppo intento a guardare il dirupo a destra o sinistra, o l'albero che NON dovevo colpire......con il tempo però ho imparato a fissare lo sguardo , e magicamente è aumentato l'equilibrio.
Grazie, dei consigli che cercherò di mettere subito in pratica ma... Gli errori sono difficili da capire è cambiare
quindi non è una questione di "equilibrio" ma di traiettoria.....il primo consiglio è di mollare un po i freni e mirare la linea giusta....dopo un paio di capitomboli comincerai a capire come devi fare....se tiri troppo le ditine sulle levette non va bene perchè sei sempre impiccato e timoroso....cominciano a farti male le mani e gli avambracci....perdi lucidità e fai solo casino.
Ti parlo da scarsone.
Ma oltre a confermare i consigli su dove guardare che ti hanno detto gli altri, ti dico inoltre che prima degli occhi conta molto la testa nel senso di mente; la catena di comando è questa secondo me:
mente -> occhi -> corpo -> bici.
E' ovviamente una banalità ma è sempre utile ricordarlo: La bici segue i movimenti del corpo che sono comandati da dove si guarda, che a sua volta è gestito da cosa si pensa.
Esempio pratico: se sono in un sentiero stretto od un passaggio tra alberi e incomincio a pensare "ecco li è stretto devo stare attento a non finire sul margine, o scontrare contro l'albero, cavolo mi sto avvicinando al bordo, li però quell'albero rischio di prenderlo col manubrio, ecc ecc..." è quasi sicuro che mi ritrovo a finire nei posti dove non voglio passare o a scontrare l'albero.
Non è facile ma devo sforzarmi di pensare "passo di li !" "ci passo esattamente in mezzo agli alberi !" o robe simili.
Ma oltre a confermare i consigli su dove guardare che ti hanno detto gli altri, ti dico inoltre che prima degli occhi conta molto la testa nel senso di mente; la catena di comando è questa secondo me:
mente -> occhi -> corpo -> bici.
E' ovviamente una banalità ma è sempre utile ricordarlo: La bici segue i movimenti del corpo che sono comandati da dove si guarda, che a sua volta è gestito da cosa si pensa.
Esempio pratico: se sono in un sentiero stretto od un passaggio tra alberi e incomincio a pensare "ecco li è stretto devo stare attento a non finire sul margine, o scontrare contro l'albero, cavolo mi sto avvicinando al bordo, li però quell'albero rischio di prenderlo col manubrio, ecc ecc..." è quasi sicuro che mi ritrovo a finire nei posti dove non voglio passare o a scontrare l'albero.
Non è facile ma devo sforzarmi di pensare "passo di li !" "ci passo esattamente in mezzo agli alberi !" o robe simili.
Sforzati di non guardare dove non vuoi andare (dirupi, ostacoli, ecc.) e di tener fisso lo sguardo sulla traiettoria che vuoi tenere e i problemi che lamenti tenderanno a risolversi.
Guardare avanti e il più lontano possibile. Se noti un ostacolo, sforzati di guardare il punto dove devi passare. Il tuo sguardo deve essere sempre lontano in modo che la testa nn si inclini in avanti, quindi non guardare mai a meno di due/tre metri davanti a te.
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Quoto tutti per il discorso sguardo; aggiungo che personalmente,ove possibile,un po' di velocità aiuta molto,credimi. Ci sono state più volte per me situazioni che sono passate da molto difficili a facili grazie al tenere un certo ritmo,che ti impedisce anche di focalizzarti troppo su un ostacolo specifico.
Da principiante ti direi di ripeterti in testa " morbido morbido morbido " che queste bici di oggi sono talmente fatte bene che se le guidi rilassato fanno tutto da sole! O quasi!!!
vero...vero...vero...... purtroppo non e' facile autoconvincersi ma occorre davvero sforzarsi....
Jack
quoto tutti i consigli dati dai vari utenti, con un pò di pratica vedrai che migliorerai sicuramente.
Aggiungo solo che i consigli (tutti) e la pratica (tanta) vanno accompagnati dalla solita dose di pazienza.
Col tempo vedrai che il miglioramento arriva.
Ti parlo per esperienza.
All'inizio per me ogni single track era una tragedia, sia in salita che in discesa, qualche volta anche in piano.
Ora, dopo anni di pedalate, mi stupisco da solo ad ogni uscita.
