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m.te Ucka

  • Creatore Discussione ET
  • Data di inizio

gammaray

Biker infernalis
7/7/04
1.951
-1
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Trieste
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ci son stato in vetta, da Basovizza alla vetta del Vela Ucka 70 km con 1.800 m dsl su misto asfalto non trafficato e sterrato. Poi per ritornare siccome non avevo ne' tempo ne' voglia di farmi altri 70 km son sceso ad Abbazia (una discesa fantastica di 30 km da 1.405 m slm a 0 slm proprio sulla spiaggia.) dove alle 17 c'e' il bus che arriva da Fiume, porta a TS e ferma a richiesta anche a Basovizza ma non circola di domenica, senno' si puo' anche rientrare col treno proveniente da Pola prendendolo a Lupoglav/Lupogliano fin Divaccia, ma questo circola solo in estate, volendo (ma provio volendo) si puo' far tutto il percorso su asfalto con un anello passante x Mune e Lanisce, tanto su quelle strade della cicceria il traffico e' inesistente
 

OcioDeSotto

Biker superis
27/9/06
476
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Grembani
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Ci son problemi a portar la MTB in bus? Il biglietto si fa su?
 

giantrieste

moderatur triestinus
31/5/05
4.473
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Friuli Venezia Giulia
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qualcuno sa se alla libreria transalpina trovo anche mappe x escursionismo-mtb in scala adeguata della croatia?



Quelle le ho cercate un paio di mesi fa ma nessuna traccia ne alla Transalpina e nemmeno in quella libreria slovena in Via San Francesco !

P.s. per chi interessa il 26.07 c'è una gara mtb che parte da Lovrana va sull'Ucka e ritoprna a Lovrana per circa 65 Km !
 

gammaray

Biker infernalis
7/7/04
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Trieste
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Ci son problemi a portar la MTB in bus? Il biglietto si fa su?

O alla biglietteria o se la trovi chiusa anche direttamente sul bus, tra l'altro il bus delle 17 e qualcosa e' della SAF quindi trovi un very furlan driver, mi par di aver pagato poco meno di 10 euri x me e x la bici.Ci puo' essere un problema se si e' in tanti con tante bici, cosa possibile in estate coi turisti specialmente nordici, nel caso bisogna smontar le ruote.
Ci sono in giro delle carte ciclistiche x mtb del Park Prirode (Parco Naturale) dell'Ucka con 8 percorsi ad anello segnati, ci sono anche delle tabelle sui percorsi pero' bisogna far i conti con le strade forestali di esbosco che possono crear difficolta' di orientamento in quanto sulle carte non sono segnalate e spesso sono a fondo cieco.
ma spostar la macchina... mai, eh?

mah gia' uso un bel po' l'auto x andare lavoro... mi ci manca solo usare l'auto anche x andare in bicicletta!!
 

gammaray

Biker infernalis
7/7/04
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Trieste
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però così facendo si rimane sempre qua in zona... bu, a me non piace, almeno sabato e domenica se posso mi sposto in macchina... ma gusti son gusti o-o

Io di strada gia' ne faccio abbastanza per lavoro, poi visto che il mio tempo libero e' sempre contingentato di solito preferisco trascorrerlo pedalando anziche' in auto, va da se' che che "di solito" non significa "sempre"
http://www.gruppovulkan.com/file_html/attivita_2009/att_svolte_09.htm io sono quello con l'espressione intelligente
 

ET

Biker velocissimus
19/8/04
2.577
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Trieste
www.itinerarifriuli.com
vabbè... ma qua si passa da partire da casa in bici a sciropparsi 500 km di macchina...

ok la smetto che siamo OT. Ultima cosa: bella la niner che intravedo. Complimenti per l'acquisto
 

OcioDeSotto

Biker superis
27/9/06
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Grembani
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Kosso

Biker tremendus
... lo so che in moto non vale
Comunque si può fare anche via asfalto, le stradine secondarie sono deserte. Per esempio uscendo dall'Italia verso San Servolo/Socerb si va dritti verso Podgorje (sotto il Taiano/Slavnik) e si arriva in Croazia a Vodice. Da qui ci sono dei sentieri che vanno a Nord, tornando in SLO verso Golac (non credo si possa varcare il confine che non è presidiato, io ero li sopra nel lato SLO e il monte si chiama Ostric/Zabnik) ma per il M. Maggiore/Ucka si dovrebbe scendere verso Brest e poi girare per Lanisce, qui ho una carta stradale con una traccia che va verso l'Ucka, ma non so com'è, io sono sceso a Lupoglav e poi salito sull'Ucka via asfalto (in moto eh). Ci sono tanti che salgono in bici via asfalto.

P.S. tra Jelovice e Vodice, in HR c'è un pezzo fantastico che meriterebbe di essere esplorato.

Ciao
 

Allegati

  • UCKA.jpg
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Winterhawk

Biker grossissimus
Due parole sull’anello dell’Ucka:
Distanza: 49,6 Km
Dislivello: 1650 m
Traccia seguita: vedi LINK
Se pensate di partire, anche se non ve lo consiglio (poi capirete perchè) portate con voi moltissimi liquidi.
Salita assolata, piuttosto lunga ed a tratti su fondo sciolto, con le conseguenze che si possono immaginare: pedalata difficoltosa e sudore che sgorga a fiumi. Poi, d’improvviso, si cambia versante e si digrada fino a raggiungere un ampio pianoro erboso punteggiato da pini e roccette affioranti, molto bello e panoramico. Con una lunga parte sterrata, inizialmente distribuita su alcuni saliscendi poi in ascesa costante, si procede nella cottura a fuoco vivo, quindi si perde qualche metro di quota su asfalto, raggiungendo alcune isolate casette presso cui è ubicata l’unica fonte di approvvigionamento d’acqua dell’intero anello: approfittatene altrimenti ve ne pentirete amaramente. Confluiti in una larga strada asfaltata, la si percorre per pochi metri, poi ci si tuffa tra i faggi (l’ombra è una vera manna), rimontando l’Ucka in modo costante ed inesorabile, senza quasi faticare. Il traffico è molto modesto, ma non è il caso di stupirsi: la gente preferisce restare in riva al mare, molto più in basso. Tranne che per un’unica apertura, questa ascesa conclusiva (di circa 7 Km) è interamente avvolta nel sudario di fronde. D’improvviso si sbuca nei pressi dell’orribile installazione militare sotto la vetta, ingentilita da una serie di esilaranti divieti (tra cui quello di “non osservare”). Dalla cima, dopo aver goduto un grande 360, si scende su sentiero molto tecnico (diversi passaggi a piedi) fino ad una selletta: da qui la traccia diviene più ciclabile ed a tratti pure divertente, soprattutto nella parte della faggeta. Si sbuca nuovamente su una carrareccia, che si abbandona subito per intraprendere un sentiero. Inizia l’odissea. Se passate da quelle parti pensateci bene, perché all’esordio promettente seguono molti passaggi impegnativi, alcuni dei quali consiglierebbero caldamente l’utilizzo delle protezioni. Nei punti in cui la traccia è sgombra dall’erba si può andare, anche se non è una passeggiata visto il fondo prevalentemente pietroso. Poi, una volta nel bosco, l’erba avvolge l’esile binario, non certo privo di insidie celate: si deve fare molta attenzione, anche perché i brevi ma frequenti passaggi a piedi spezzano la concentrazione. Quando arrivate nei pressi degli stavoli abbandonati cominciate a pregare: vi attende un’interminabile pietraia scalinata, un vero incubo fino al paese. Se indossate le scarpette da xc prendete seriamente in considerazione l’idea di suicidarvi. Farete prima. Ma non è finita: una volta ripresa la strada in costa dovrete pedalare per ben 15 Km in mezzo al traffico prima di trovare la salvezza (ovvero la macchina). Serve molta pazienza e non guasta neppure un po’ di spirito d’avventura, pregando di non andare incontro a incidenti. Personalmente mi sono anche divertito, ma penso di essere stato il solo. Scherzi a parte, non è una passeggiata e richiede pure molte ore, senza contare il viaggio dall’Italia. In definitiva penso sia meglio prendere l’Ucka in altro modo, non come descritto dall’itinerario che abbiamo seguito.

Nota conclusiva: un saluto all’affamatissima e dolcissima Ucka, eletta con pieno merito mascotte del giro.
 

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