Punt M.Morello & Calvana - parte 6

balocchino

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Il discorso è cominciato parlando della Trincea, di cui ne è stata modificata la parte finale, senza se e senza ma, a piacimento di chi riteneva il percorso originale "difficile". Per il resto, ovviamente, ognuno ha detto la sua, e ci mancherebbe, è un forum ed è normale che sia così. Io rimango fedele al discorso originale, ossia, "se un tu sei bono, scendi a piedi", senza modificare il sentiero originale. (io faccio diversi tratti a piedi eh). Per le"linee da pollo", per me, ben vengano, basta che non stravolgano la linea originale in maniera definitiva, perchè non lo trovo corretto verso chi ha realizzato il sentiero.
I sentieri "son fatti alla zitta", ma magari quando son stati fatti, svariati anni fa, la maggior parte di quelli che lo percorrono oggi e che magari li modificano, nemmeno sapevano cosa fosse una mtb...
Poi ovviamente se si entra in merito a leggi, legislazioni, proprietà private etc etc non se ne esce più, Morello è quasi totalmente "privato", quindi da li si capisce che ogni domenica siamo tutti abusivi (credo).
Condivido tutto a pieno
 

tomb

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L'hai visti i tagli sulle curve per fa prima??? Che cervello che c'hanno!!:azz-se-m:
Chi modifica i sentieri costruiti da altri perché non è all'altezza e li modifica per farli di cervello ne ha poco....... Ne faccia altri, i quelli che non mi riesce lo scanso ma non mi sognerei mai di modificarli

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marcoa77

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:cucù: Guarda che vita c'è sul forum!!
Un saluto a tutti i vecchi compagni di zappa!! :pirletto:
 
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ale.bike

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Il discorso è cominciato parlando della Trincea, di cui ne è stata modificata la parte finale, senza se e senza ma, a piacimento di chi riteneva il percorso originale "difficile". Per il resto, ovviamente, ognuno ha detto la sua, e ci mancherebbe, è un forum ed è normale che sia così. Io rimango fedele al discorso originale, ossia, "se un tu sei bono, scendi a piedi", senza modificare il sentiero originale. (io faccio diversi tratti a piedi eh). Per le"linee da pollo", per me, ben vengano, basta che non stravolgano la linea originale in maniera definitiva, perchè non lo trovo corretto verso chi ha realizzato il sentiero.
I sentieri "son fatti alla zitta", ma magari quando son stati fatti, svariati anni fa, la maggior parte di quelli che lo percorrono oggi e che magari li modificano, nemmeno sapevano cosa fosse una mtb...
Poi ovviamente se si entra in merito a leggi, legislazioni, proprietà private etc etc non se ne esce più, Morello è quasi totalmente "privato", quindi da li si capisce che ogni domenica siamo tutti abusivi (credo).
Billo condivido al 100%!!!
 
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Barto78

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Secondo me avete ragione un po tutti. Il sentiero non va modificato, ma quando cade il diritto? Ad esempio , l'intifada, il viet e la jungla erano stati fatti da @Shiapo che fu anche un po messo in discussione per questo. I suddetti sentieri sono stati modificani dai Briganti ( a mio avviso giustamente, alcune curve erano sbagliate), chi ha avuto da ridire? L'intifada era stata abbandonata gli altri no però. Quali sono le modifiche che migliorano e quelle fatte per migliorare i tempi? Io non mi sbilancerei troppo in giudizi categorici. Ripeto, sono stati modificati sentieri altrui senza troppi problemi e non si può neanche dire che se non ti piace fattene uno tuo. Non si può avere ogni 5m uno che ne fa uno nuovo. Chi li sa fare, non sbaglia le curve, prevede linee semplici nei punti più difficili e li fa divertenti. Se un sentiero viene modificato ci sta che non rispetti questi parametri.
 

sembola

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@_Alessandro_ la questione dell' "abusivismo" e dell' "anonimato" non ha alcun ruolo.
Non ce l'ha perchè qua la questione non è giuridica, di diritti formali. E' una questione di correttezza e buonsenso, io trovo sbagliato mettere le mani nel lavoro altrui al fine di renderlo più adatto ai miei gusti.
Non ce l'ha perchè molti dei sentieri che sono stati realizzati negli anni sono concordati con la proprietà in modo formale od informale, quindi non li si puà definire "abusivi"
E ancora, non ce l'ha perchè la prassi di modificare i sentieri è diffusa anche su sentieri ufficiali, autorizzati e tabellati.


@Barto78 : non sono d'accordo con la tua conclusione.
La "difficoltà" ed il "divertimento" sono soggettivi, ognuno li intende (giustamente) a modo suo, e quindi usare questi parametri per valutare la legittimità delle modifiche vorrebbe dire che chiunque può fare quello che vuole sempre e comunque, io avrei il diritto di andare a spianere il Brucomela perchè "difficile" e un qualunque "ragazzo salterino" (cit.) costruire salti sullo Spritz.
Quanto alle varianti per "aggirare una difficoltà", bisogna anche vedere di che difficoltà si parla. Ok se è per evitare un passaggio impegnativo come il Buhone, ma nella realtà delle cose quasi sempre le modifiche vengono fatte per eliminare caratteristiche volute che non possono essere classificate come "difficoltà". Una serie di tornanti non è una "difficoltà", una curva non è una "difficoltà", un gradone di 30 cm non è una "difficoltà": eliminarle non è giustificabile con la "sicurezza".
 
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_Alessandro_

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@_Alessandro_ la questione dell' "abusivismo" e dell' "anonimato" non ha alcun ruolo.
Non ce l'ha perchè qua la questione non è giuridica, di diritti formali. E' una questione di correttezza e buonsenso, io trovo sbagliato mettere le mani nel lavoro altrui al fine di renderlo più adatto ai miei gusti.
Non ce l'ha perchè molti dei sentieri che sono stati realizzati negli anni sono concordati con la proprietà in modo formale od informale, quindi non li si puà definire "abusivi"
E ancora, non ce l'ha perchè la prassi di modificare i sentieri è diffusa anche su sentieri ufficiali, autorizzati e tabellati.

Per quanto mi riguarda invece la questione è anche giuridica.

Dato che si è parlato di "rispetto verso gli altri" chiarisco subito una cosa. Esistono, o dovrebbero esistere secondo me, almeno due metri di giudizio in ognuno di noi. Uno è quello personale, di cui ognuno è dotato (basato su coscienza, buonsenso, educazione, etc) l'altro è quello collettivo (basato su leggi, regolamenti, etc). Chi non ha il secondo crede di vivere nella jungla.

Veniamo a noi:

Se il sentiero è abusivo e/o pseudo-abusivo, tutto questo livore nei confronti delle modifiche leggere/dicomodo, fatte qua e là personalmente non ne ho. E sgrano gli occhi nel leggere certi commenti infuocati. Spero che si riferissero non a questa categoria di sentieri, altrimenti torniamo al discorso del "diritto assoluto" ovvero una sola regola "l'ho fatto io 10 anni fa con i miei amici, lo curo io e quindi il sentiero è mio" Roba da jungla appunto.

Se il sentiero è ufficiale e/o pseudo-uffiiciale, il discorso cambia, non è più jungla. A questo punto però, maggior chiarezza non andrebbe a peggiorare la situazione. I cartelli non risolvono il problema dello strnzo che spiana un salto o taglia la curva per fare il kom. Chi sa come risolverlo, questo problema, si faccia avanti e chiudiamo qui la discussione. Se come dici tu, la prassi di modificare i sentieri altrui, sui sentieri ufficiali tabellati e ben segnalati è così tanto diffusa... non è certo colpa dei cartelli o della chiarezza che questi darebbero. Come non è colpa dell'argine se il fiume straripa.

Bene, 1-10-15 anni fa questi sentieri sono stati fatti, più o meno bene, più o meno abusivi, più o meno sicuri. Le persone che li hanno realizzati (un paio di loro credo di conoscerle personalmente) sono state persone generose, armati di zappe spirito di sacrificio e volontà.

Ma detto questo, stanno arrivando le ebike, tanta gente nuova, il trailbuilding va di moda: ho paura che se restiamo arroccati su queste posizioni, affidancoci solo al buonsenso e alla coscienza altrui, basterà un incidente, una scintilla che faccia scoppiare il fuoco della crociata della legalità contro tutti questi "malati di adrenalina" pericolosi e maleducati, senza regole e fuori controllo... e il giochino dei sentieri pseudo abusivi costruiti e mantenuti nello pseudo anonimato, potrebbe finire per tutti.
 

Barto78

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@_Alessandro_ la questione dell' "abusivismo" e dell' "anonimato" non ha alcun ruolo.
Non ce l'ha perchè qua la questione non è giuridica, di diritti formali. E' una questione di correttezza e buonsenso, io trovo sbagliato mettere le mani nel lavoro altrui al fine di renderlo più adatto ai miei gusti.
Non ce l'ha perchè molti dei sentieri che sono stati realizzati negli anni sono concordati con la proprietà in modo formale od informale, quindi non li si puà definire "abusivi"
E ancora, non ce l'ha perchè la prassi di modificare i sentieri è diffusa anche su sentieri ufficiali, autorizzati e tabellati.


@Barto78 : non sono d'accordo con la tua conclusione.
La "difficoltà" ed il "divertimento" sono soggettivi, ognuno li intende (giustamente) a modo suo, e quindi usare questi parametri per valutare la legittimità delle modifiche vorrebbe dire che chiunque può fare quello che vuole sempre e comunque, io avrei il diritto di andare a spianere il Brucomela perchè "difficile" e un qualunque "ragazzo salterino" (cit.) costruire salti sullo Spritz.
Quanto alle varianti per "aggirare una difficoltà", bisogna anche vedere di che difficoltà si parla. Ok se è per evitare un passaggio impegnativo come il Buhone, ma nella realtà delle cose quasi sempre le modifiche vengono fatte per eliminare caratteristiche volute che non possono essere classificate come "difficoltà". Una serie di tornanti non è una "difficoltà", una curva non è una "difficoltà", un gradone di 30 cm non è una "difficoltà": eliminarle non è giustificabile con la "sicurezza".

Si in parte condivido. Però, se pensi a sentieri come le cappelle o il rokcanyon non sono mai stati toccati, perché? Perché non ne hanno bisogno, idem il brigante. Il bruco non è mai stato toccato, perché? Perché non si può fare più facile è così. Poi per me non vanno modificati. A suo tempo scrissi pure in privato a shiapo per andare insieme a provare una curva che non tornava. Ma non modificai.
 

sembola

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Se il sentiero è abusivo e/o pseudo-abusivo, tutto questo livore nei confronti delle modifiche leggere/dicomodo, fatte qua e là personalmente non ne ho.
Di una modifica leggera e motivata nessuno si lamenta, io non mi sono lamentato perchè con l'uso si è alargata una curva pensata per essere stretta, mi sono lamentato di una modifica sostanziale realizzata per andare più forte.
In casi come questi, se fossi stato tu ad aver impegnato settimane di pomeriggi liberi per realizzare il sentiero probabilmente la penseresti come me.


E sgrano gli occhi nel leggere certi commenti infuocati. Spero che si riferissero non a questa categoria di sentieri, altrimenti torniamo al discorso del "diritto assoluto" ovvero una sola regola "l'ho fatto io 10 anni fa con i miei amici, lo curo io e quindi il sentiero è mio" Roba da jungla appunto..
Se "il sentiero è mio" significasse "tu non ci passi" sarei d'accordo con te, sarebbe una roba da jungla (peraltro condivisa da una certa quota degli escursionisti a piedi). Se invece "il sentiero è mio" significa, come io sostengo, che "per rispetto al lavoro ed al tempo ti chiedo di non vanificare il mio lavoro snaturando il sentiero o danneggiandolo" mi pare tutt'altro che "roba da jungla" ma una richiesta ragionevole e sensata.


Se il sentiero è ufficiale e/o pseudo-uffiiciale, il discorso cambia, non è più jungla. A questo punto però, maggior chiarezza non andrebbe a peggiorare la situazione. I cartelli non risolvono il problema dello strnzo che spiana un salto o taglia la curva per fare il kom.
E quindi non servono a nulla, come non serve a nulla sapere chi è il creatore/manutentore ufficiale. Come volevasi dimostrare. L'unica cosa che potrebbe servire a limitare il fenomeno è l'educazione, far capire che se modifichi un sentiero alla lunga potrebbe essere una zappa sui piedi, o perchè il trailbuilder originale alla fine si stufa, o che la tua modifica non è gradita al proprietario che chiude. E a te tocca andare a giocare a chi ce l'ha più lungo (virtualmente) da un'altra parte. Casi reali, eh.


Ma detto questo, stanno arrivando le ebike, tanta gente nuova, il trailbuilding va di moda: ho paura che se restiamo arroccati su queste posizioni, affidancoci solo al buonsenso e alla coscienza altrui, basterà un incidente, una scintilla che faccia scoppiare il fuoco della crociata della legalità contro tutti questi "malati di adrenalina" pericolosi e maleducati, senza regole e fuori controllo... e il giochino dei sentieri pseudo abusivi costruiti e mantenuti nello pseudo anonimato, potrebbe finire per tutti.
Più che di trailbuilding vero e proprio c'è la moda del semplificare e modificare sentieri già esistenti, vedi le sponde o le modifiche ai sentieri CAI. Del resto è parecchio più semplice questo che impegnare il proprio tempo a cercare posti, a fare ricognizioni, a parlare coi proprietari ed infine a sporcarsi le mani.
Detto questo sono sostanzialmente d'accordo con te sul fatto che il trailbuilding abusivo sia un fenomeno da evitare, ma temo che non sia questo il problema che innescherà "crociate di legalità" contro le mtb quanto la logica prevalente dello "stravismo" e delle risalite meccanizzate. Paradossalmente l'esistenza di sentieri "dedicati" fuori dalle direttrici dell'escursionismo limita i rischi di conflitto, ma non li elimina specie in una zona molto frequentata come Morello.
 

sembola

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Se invece di chiacchierare la gente prendesse in mano qualche attrezzo x pulire i sentieri ogni tanto sarebbe tempo impiegato molto meglio, con questo chiudo personalmente questo discorso, preferisco i fatti a queste eccessivamente lunghe inutili polemiche.
Eh, ma per scalpellare la pietra che gli dà noia o per tagliare la curva che non sa fare il tempo c'è chi lo trova ;-)
 

Dr. SpeeD

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Morello's Valley
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Eh, ma per scalpellare la pietra che gli dà noia o per tagliare la curva che non sa fare il tempo c'è chi lo trova ;-)
vero :mrgreen:
Che rintronati....
Con tutta la gente che gira a Morello se ognuno dedicasse qualche ora ALL'ANNO alle pulizie s'avrebbe Morello sempre tirato a lucido.
Io son stato fermo 2 anni x nascita bimba,
Ora son tornato all'opera, si dura fatica ma mi diverto e mi da soddisfazione poi passarci in bici.
 

Billo

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Nella Fucina di eroi.
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Per quanto mi riguarda invece la questione è anche giuridica.

Dato che si è parlato di "rispetto verso gli altri" chiarisco subito una cosa. Esistono, o dovrebbero esistere secondo me, almeno due metri di giudizio in ognuno di noi. Uno è quello personale, di cui ognuno è dotato (basato su coscienza, buonsenso, educazione, etc) l'altro è quello collettivo (basato su leggi, regolamenti, etc). Chi non ha il secondo crede di vivere nella jungla.

Veniamo a noi:

Se il sentiero è abusivo e/o pseudo-abusivo, tutto questo livore nei confronti delle modifiche leggere/dicomodo, fatte qua e là personalmente non ne ho. E sgrano gli occhi nel leggere certi commenti infuocati. Spero che si riferissero non a questa categoria di sentieri, altrimenti torniamo al discorso del "diritto assoluto" ovvero una sola regola "l'ho fatto io 10 anni fa con i miei amici, lo curo io e quindi il sentiero è mio" Roba da jungla appunto.

Se il sentiero è ufficiale e/o pseudo-uffiiciale, il discorso cambia, non è più jungla. A questo punto però, maggior chiarezza non andrebbe a peggiorare la situazione. I cartelli non risolvono il problema dello strnzo che spiana un salto o taglia la curva per fare il kom. Chi sa come risolverlo, questo problema, si faccia avanti e chiudiamo qui la discussione. Se come dici tu, la prassi di modificare i sentieri altrui, sui sentieri ufficiali tabellati e ben segnalati è così tanto diffusa... non è certo colpa dei cartelli o della chiarezza che questi darebbero. Come non è colpa dell'argine se il fiume straripa.

Bene, 1-10-15 anni fa questi sentieri sono stati fatti, più o meno bene, più o meno abusivi, più o meno sicuri. Le persone che li hanno realizzati (un paio di loro credo di conoscerle personalmente) sono state persone generose, armati di zappe spirito di sacrificio e volontà.

Ma detto questo, stanno arrivando le ebike, tanta gente nuova, il trailbuilding va di moda: ho paura che se restiamo arroccati su queste posizioni, affidancoci solo al buonsenso e alla coscienza altrui, basterà un incidente, una scintilla che faccia scoppiare il fuoco della crociata della legalità contro tutti questi "malati di adrenalina" pericolosi e maleducati, senza regole e fuori controllo... e il giochino dei sentieri pseudo abusivi costruiti e mantenuti nello pseudo anonimato, potrebbe finire per tutti.



Per quanto mi riguarda invece la questione è anche giuridica.

Dato che si è parlato di "rispetto verso gli altri" chiarisco subito una cosa. Esistono, o dovrebbero esistere secondo me, almeno due metri di giudizio in ognuno di noi. Uno è quello personale, di cui ognuno è dotato (basato su coscienza, buonsenso, educazione, etc) l'altro è quello collettivo (basato su leggi, regolamenti, etc). Chi non ha il secondo crede di vivere nella jungla.

Veniamo a noi:

Se il sentiero è abusivo e/o pseudo-abusivo, tutto questo livore nei confronti delle modifiche leggere/dicomodo, fatte qua e là personalmente non ne ho. E sgrano gli occhi nel leggere certi commenti infuocati. Spero che si riferissero non a questa categoria di sentieri, altrimenti torniamo al discorso del "diritto assoluto" ovvero una sola regola "l'ho fatto io 10 anni fa con i miei amici, lo curo io e quindi il sentiero è mio" Roba da jungla appunto.

Se il sentiero è ufficiale e/o pseudo-uffiiciale, il discorso cambia, non è più jungla. A questo punto però, maggior chiarezza non andrebbe a peggiorare la situazione. I cartelli non risolvono il problema dello strnzo che spiana un salto o taglia la curva per fare il kom. Chi sa come risolverlo, questo problema, si faccia avanti e chiudiamo qui la discussione. Se come dici tu, la prassi di modificare i sentieri altrui, sui sentieri ufficiali tabellati e ben segnalati è così tanto diffusa... non è certo colpa dei cartelli o della chiarezza che questi darebbero. Come non è colpa dell'argine se il fiume straripa.

Bene, 1-10-15 anni fa questi sentieri sono stati fatti, più o meno bene, più o meno abusivi, più o meno sicuri. Le persone che li hanno realizzati (un paio di loro credo di conoscerle personalmente) sono state persone generose, armati di zappe spirito di sacrificio e volontà.

Ma detto questo, stanno arrivando le ebike, tanta gente nuova, il trailbuilding va di moda: ho paura che se restiamo arroccati su queste posizioni, affidancoci solo al buonsenso e alla coscienza altrui, basterà un incidente, una scintilla che faccia scoppiare il fuoco della crociata della legalità contro tutti questi "malati di adrenalina" pericolosi e maleducati, senza regole e fuori controllo... e il giochino dei sentieri pseudo abusivi costruiti e mantenuti nello pseudo anonimato, potrebbe finire per tutti.

Quindi, fammi capire:
siccome il sentiero è posto su una proprietà privata e realizzato senza l'assenso del proprietario, e quindi "abusivo", nessuno ha il diritto di reclamare se qualsiasi appassionato ne modifica il tracciato originale?
 
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