@_Alessandro_ la questione dell' "abusivismo" e dell' "anonimato" non ha alcun ruolo.
Non ce l'ha perchè qua la questione non è giuridica, di diritti formali. E' una questione di
correttezza e buonsenso, io trovo sbagliato mettere le mani nel lavoro altrui al fine di renderlo più adatto ai miei gusti.
Non ce l'ha perchè molti dei sentieri che sono stati realizzati negli anni sono
concordati con la proprietà in modo formale od informale, quindi non li si puà definire "abusivi"
E ancora, non ce l'ha perchè la prassi di modificare i sentieri è diffusa anche su sentieri
ufficiali, autorizzati e tabellati.
@Barto78 : non sono d'accordo con la tua conclusione.
La "difficoltà" ed il "divertimento" sono soggettivi, ognuno li intende (giustamente) a modo suo, e quindi usare questi parametri per valutare la legittimità delle modifiche vorrebbe dire che
chiunque può fare quello che vuole sempre e comunque, io avrei il diritto di andare a spianere il Brucomela perchè "difficile" e un qualunque "ragazzo salterino" (cit.) costruire salti sullo Spritz.
Quanto alle varianti per "aggirare una difficoltà", bisogna anche vedere di che difficoltà si parla. Ok se è per evitare un passaggio impegnativo come il Buhone, ma nella realtà delle cose quasi sempre le modifiche vengono fatte per eliminare caratteristiche volute che non possono essere classificate come "difficoltà". Una serie di tornanti non è una "difficoltà", una curva non è una "difficoltà", un gradone di 30 cm non è una "difficoltà": eliminarle non è giustificabile con la "sicurezza".