Alcune mie considerazioni sulle luci, basate solo sulla mia esperienza di uso xc/trail.
Mi piace avere, oltre alla luce primaria sul manubrio, una seconda luce meno potente sul casco, perché:
1. sicurezza, se la primaria si spegne
2. poter vedere le varie parti della bici
3. puntarla a dx o sx nei tornanti o curve strette
4. nelle salite lente e rotte il manubrio oscilla molto, il casco no
5. se devo lavorare alla bici, guardare nello
zaino eccetera
La luce primaria (1000+ lumen) la preferisco con batterie incorporate e sul manubrio, perché:
1. rende visibile la conformazione tridimensionale del terreno (vedi foto sotto)
2. non abbaglia se c'è nebbia o foschia (effetto cataratta)
3. non pesa sulla testa
4. non viene mascherata da foglie ad altezza casco
5. non ha problemi di connessioni/contatti e si monta/smonta in un attimo
La questione della percezione della tridimensionalità del terreno la ritengo fondamentale, se vedete la foto qui sotto, è composta di due foto fatte a distanza di qualche secondo, a sinistra con la luce sul casco e a destra con la luce sul manubrio.
Quando la luce è bassa, sul manubrio, si percepiscono benissimo le irregolarità del terreno e il fascio viene sfruttato meglio. Sul casco si perde quasi completamente la tridimensionalità del terreno in quanto scompaiono le ombre, il fascio non è ottimale.
Tanto più il terreno è accidentato, tanto più si apprezza la luce sul manubrio.
La luce è una cateye volt 1200 che uso da quattro anni, le foto le ho fatte stasera sui sette guadi (colli euganei).