Lo scempio di Torino 2006 e la sua inutilità

  • Cominciano a vedersi in giro le prime bici con il nuovo motore Bosch SX, la drive unit per le ebike leggere del marchio tedesco. Dopo la Canyon Neuron ON Fly è la volta della Mondraker Dune. Andiamo a vedere nel dettaglio le differenze fra il CX full power e l’SX, quanto quest’ultimo sia potente e quale autonomia offre con la sua batteria standard di 420WH.
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marco

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maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
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Novi Ligure (AL)
maxgastaldi.wordpress.com
Realtà amara tutta italiana (o no?)... basta solo vedere tutti gli stadi del mondiale italiano che fine hanno fatto!

Ma la soluzione per me è semplice: tu comitato organizzatore vuoi creare queste cattedrali nel deserto anche se puoi immaginare che nel futuro saranno abbandonate? Bene ma poi sappi che ne sarai responsabile e perseguibile in caso di abbandono o degradamento per non uso negli anni a venire... ti farai un pò di sana galera "attiva" con prestazioni nel sociale e nell'ambiente a gratis! Solo il vitto assicurato se lavori...

Purtroppo è utopia e sia che arrivi da destra, centro o sinistra i "giochetti" politici/economici saranno portati avanti... fino al giorno in cui si raggiungerà il colmo della misura
 

yari92

-----endolo
3/9/07
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dove posso gasarmi
www.yarighidone.com
guarda li...proprio l'altro giorno pensavo a pragelato e alle strutture per il salto in lungo...

A proposito di Pragelato...quand ero piccolo era un piccolo paesino, d'estate andavo con i miei genitori a prendere il sole e stare nella natura. IL boschetto dove stavamo ora è UN PARCHEGGIO!

VERAMENTE UNO SCHIFO! tante case, tante piste, tutte servizi che hanno usato...mmm...2 settimane???

bah...
 

bikerciuc

Biker infernalis
Realtà amara tutta italiana (o no?)... basta solo vedere tutti gli stadi del mondiale italiano che fine hanno fatto!

Ma la soluzione per me è semplice: tu comitato organizzatore vuoi creare queste cattedrali nel deserto anche se puoi immaginare che nel futuro saranno abbandonate? Bene ma poi sappi che ne sarai responsabile e perseguibile in caso di abbandono o degradamento per non uso negli anni a venire... ti farai un pò di sana galera "attiva" con prestazioni nel sociale e nell'ambiente a gratis! Solo il vitto assicurato se lavori...

Purtroppo è utopia e sia che arrivi da destra, centro o sinistra i "giochetti" politici/economici saranno portati avanti... fino al giorno in cui si raggiungerà il colmo della misura

questa è una lotta vera e propria contro i mulini a vento...
per questo mi piace.

Una volta, prima delle Olimpiadi, c'era una bellissima strada bianca che dalla borgata Gleise (sopra Bardonecchia) saliva su fino ai bacini dello Jaffreau.. ora...asfalto in nome di un albergo olimpico...

nell'articolo si legge che a Pragelato poteva essere realizzata una struttura provvisoria smontabile...ci hanno regalato un trampolino in cemento armato, notoriamente materiale proprio della tradizione costruttiva alpina delle valli occitane...da ben 34 milioni di euro...

io mi sto chiedendo con che cavolo devono averlo armato il cemento del trampolino perchè, mediamente un metro cubo di cemento gettato costa intorno ai 150-200€ tutto compreso... lì le armature devono averle messe in tondi d'oro zecchino...

la pista di bob...
è noto che il bob sia lo sport nazionale italiano, è altrettanto noto che gli impianti esistenti in Italia (tutti costruiti per altre olimpiadi) registravano e registrano incassi record e sono strutture in grande attivo...
La parte bella è che a detta di atleti e tecnici della disciplina la pista è una delle più belle e tecniche che siano mai state create...
di tutti gli impianti olimpici, forse, è quello che è stato ri-utilizzato maggiormente anche solo per il fatto che atleti del calibro di Zoggeler venivano ad allenarsi a Cesana per almeno 15 gg l'anno oltre che alle gare e tutto il resto...
Quest'anno un guasto all'impianto di raffeddamento della pista (basato sulla gasificazione e condensazione di ecologicissima ammoniaca) ha fatto saltare tutti i programmi di allenamento non potendosi garantire la creazione di un sufficiente ed adeguato strato ghiacciato utile... e con tempi previsti per la riparazione e riapertura dell'impianto tali da precludere praticamente la stagione.

la ciliegina però...almeno per me... è sempre stata l'impianto del free-style a Sauze... una pista a bassa quota ed esposta in pieno Sud... intorno, anche l'anno scorso di eccezionale innevamento, c'erano i prati fioriti... sulla pista no C'ERANO ROVI E STERPI...perchè dalle olimpiadi più nessuno ci ha messo piede, tanto che per non buttare via proprio tutto era o è allo studio un progetto per trasferirla a Clotesse un po' più in alto e in esposizione più favorevole.

Max parlava degli stadi ... il delle alpi smontato pezzo a pezzo... gli altri faraonici, ciclopici, tutti a memento dei nostri soldi 'svulazzati via'...

il prezzo che il Paese ha pagato alla Grandeur di molte menti governanti di qualsivoglia colore è stato un prezzo ambientale ed, ancor di più economico, spesso perseguito richiedendo alla cittadinanza sacrifici sempre maggiori in nome di una supposta 'ricaduta economica' che qui a Torino è durata dalla nomina a Città Olimpica fino al giorno di chiusura dei giochi: finita l'euforia, finito il clima di festosa accoglienza, finito l'ottimismo, finita la Torino Cosmopolita, discreta, lavoratrice, sabauda, cortese...finiti i soldi... per tutti.

Le Olimpiadi non sono state un male assoluto, io confesso di essermi emozionato di fronte alle vittorie Italiane, di fronte al tributo che il mondo ha reso a Torino, di fronte al sogno mero ed illusorio che la nostra mentalità pedemontana riuscisse a fare il salto di qualità verso un europeismo che è sempre stato solo verbale e cartaceo.

Nel bar appiccicato al fianco della montagna, con la tenda di plastica sulla porta, la vetrina unta e con la foto del Grande Torino sopra lo scaffale dei liquori nemmeno le Olimpiadi sono riuscite a cambiare niente... nelle sera di Inverno quando il vento inizia a soffiare forte giù dalla valle i vecchi se ne stanno lì di fronte al loro bicchiere, tutti hanno pagato il loro prezzo all'Italia...chi su uno o più fronti di Guerra, chi sulle montagne con le sue mucche a studiarsi qualche disciplinare europeo sulla produzione del formaggio... chi in una vita di lavoro e sacrifici in qualcuna delle fabbriche che occupavano la bassa vallata e che degli effetti della 'ricaduta olimpica' hanno purtroppo ben poco risentito. In queste sere stanno lì a raccontarsi le loro vecchie storie e a cercare di masticarci insieme qualche risata e un po' meno di amarezza.

Fino a quando saremo noi a pagare, fino a quando chi ci amministra non potrà mai essere messo di fronte alle responsabilità delle sue scelte e delle decisioni prese, ci sarà un qualche bar più o meno unto dove la sera ci ritroveremo a fare i conti con le nostre giornate e con il sapore amaro che non riusciamo a toglierci dalla bocca se non per i brevi momenti in cui un Italiano sale su un podio e piange di fronte alla sua medaglia d'oro.

questo intervento è dedicato a tutti coloro che hanno pagato il prezzo dei successi italiani, in termini di sacrifici e di condizioni di lavoro talvolta inumane (ricordiamo i 200 cinesi che lavoravano per appaltatrici e sub-appaltatrici olimpiche e che dormivano tutti insieme in una struttura idonea a 25 o 30 persone) e che dalla 'ricaduta olimpica' hanno ricavato soltanto quanto bastava a superare un breve periodo della loro vita.

W L'ITALIA SEMPRE!
 
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marco69

Biker tremendus
7/3/06
1.106
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ROMA
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jhk
...e che vi aspettavate???...siamo in Italia!!

...guardate anche la storia delle strutture per i mondiali di nuoto a Roma....valanghe di soldi buttati nel cesso.....indagini, informazioni di garanzia e poi finisce tutto in una bolla di sapone.....
 

iceburn

Biker superioris
11/9/09
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colli berici
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Il fatto più grave è che, avendo a disposizione un centro del genere, non venga sfruttato e si costringa atleti come Zoeggeler (tricampione olimpico e diversi mondiali), o i giovani del salto con gli sci, ad allenarsi all'estero. Il coni è una barzelletta, incapace di promuovere con una certa costanza ed uniformità gli sport minori, cioè tutti tranne il calcio in Italia, con il bel supporto delle televisioni e stampa, dove non si tramette altro che quello. Poi questi si scudano dicendo che, se non trasmettono o pubblicizzano determinati sport, il motivo è che non c'è abbastanza interesse attorno a questi, dimostrando una miopia talmente grave che "sembrerebbe" voluta: è chiaro che se non do visibilità ad uno sport questi poi non può raggiungere un minimo di notorietà...in compenso non so quanta gente guardi le partite dei "pulcini" su sky alle 13 del sabato.
 

giamma

Biker serius
24/11/04
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Genova
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A me quello che nausa di più è la malafede che questa gente dimostra insieme ad una faccia di bronzo incredibile.
PRIMA della colata di cemento vennero fatte molte di queste obiezioni e quelli a rispondere: che no, quando mai, sarà tutto riutilizzato, le strutture permetteranno lo sviluppo del bob, del salto; la gestione la faranno i privati che non vedono l'ora di investirci...
E ti aspetteresti che, almeno, ci siano ora dimissioni in massa..
E invece no, sono lì pronti per la prossima occasione.
ciao
giamma
 

Domingosh

Biker meravigliosus
9/6/03
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Torino
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[url]http://www.repubblica.it/2010/01/sport/vari/torino-impianti/torino-impianti/torino-impianti.html[/URL]

Mi fanno schifo queste cose. Milioni e milioni di euro buttati al vento, natura in parte rovinata, cemento selvaggio. Per cosa? Per due gare olimpiche e basta. La solita politica a breve termine e la mancanza di una visione. :cagozzo:

Al di là della giusta indignazione, della poca visione dei nostri amministratori, sarebbe bello fare un discorso più ampio
Già Bikerciuc ha fatto notare alcune cose interessanti
Io credo che ci si potrebbe fare un trattato in merito, ma mi limito ad ampliare il discorso con una sola cosa
Da alcuni anni a questa parte, alcuni eventi sportivi (quali olimpiadi estive ed invernali, mondiali di calcio, F1, per citare i più seguiti) sono divenuti dei grossi carrozzoni
Richiamano tantissimi atleti e addetti ai lavori, spettatori, soldi e interessi vari
Per renderli ancor più appetibili e fruibili a tutto il mondo si è aperto a discipiline che spesso sono di nicchia o non coinvolgibili nel luogo di svolgimento dell'evento
Ma vi sembra il caso che si debba costruire strutture per sport che vengono praticati da poche decine di migliaia di persone in tutto il mondo, con rispetto parlando?(vedi il curling..)

Albertiville fu lungimirante e alcune strutture le costruì in modo da poterle poi smontare a evento finito. Ma in altre olimpiadi le cose non sono andate così (a pechino con lo stadio olimpico non sanno che farci..)

A Torino, tutto fu giustificato (leggi strutture non provvisorie) con la necessità nazionale che potessero essere usate anche dopo
In Italia e anche negli stati limitrofi molte strutture non ci sono, dissero. ok..ma, mi sarebbe piaciuto vedere i progetti e i costi d'uso effettivi del dopo!

Ora, chi ha dubitato di ciò, ha avuto "successo", ma mi chiedo sono i veri colpevoli gli organizzatori dell'evento o chi avrebbe dovuto gestirli dopo? Sono strutture che mal si prestavano a una facile gestione (vedi, per esempio i costi di di essa)? non è stata fatta una giusta politica di attrazione su di essa? e le comunità montane? Si sono accontentate dell'evento immediato senza pensare al futuro?

Insomma, ciò che voglio dire è:
Giusto indignarsi, giusto far emergere eventuali colpevoli, ma come cittadini dobbiamo chiedere di più e meglio
Gli amministratori vanno scelti bene e ben "pungolati". L'incapacità di taluni e le piccole lobby (ma ben organizzate) sono il male delle attuali democrazie occidentali
 

bikerciuc

Biker infernalis
Da alcuni anni a questa parte, alcuni eventi sportivi (quali olimpiadi estive ed invernali, mondiali di calcio, F1, per citare i più seguiti) sono divenuti dei grossi carrozzoni
Richiamano tantissimi atleti e addetti ai lavori, spettatori, soldi e interessi vari

Ma vi sembra il caso che si debba costruire strutture per sport che vengono praticati da poche decine di migliaia di persone in tutto il mondo, con rispetto parlando?(vedi il curling..)

Albertiville fu lungimirante e alcune strutture le costruì in modo da poterle poi smontare a evento finito. Ma in altre olimpiadi le cose non sono andate così (a pechino con lo stadio olimpico non sanno che farci..)

A Torino, tutto fu giustificato (leggi strutture non provvisorie) con la necessità nazionale che potessero essere usate anche dopo
In Italia e anche negli stati limitrofi molte strutture non ci sono, dissero. ok..ma, mi sarebbe piaciuto vedere i progetti e i costi d'uso effettivi del dopo!

personalmente non sono un fautore dei processi sommari a posteriori...
la storia Patria e non solo ci ha insegnato che è inutile chiudere la stalla quando i buoi sono scappati...

da professionista e da progettista io avrei optato per strutture reversibili e smontabili che nulla vietava di lasciare in situ in caso di 'dimostrata utilità' delle stesse... e niente tra l'altro vietava che queste fossero dei 'capolavori architettonici' come a suo tempo lo fu la provvisoria ed ancora definitiva Tour Eiffel di Parigi.

talvolta, però nemmeno il riutilizzo sembra in discesa: faccio inoltre notare che il trasferimento di Casa Canada ai piedi di Rocca Sbarua ha suscitato le ire di verdi, meno verdi, arrampicatori, ambientalisti a oltranza ecc..., al di là della strada forestale che è stata necessaria per montare la struttura ritengo architettonicamente più consona al sito ed enormemente meno impattante ambientalmente casa canada rispetto al box in lamierone anni '70 che costituiva il vecchio rifugio Mellano.

In questo Paese è anche vero che non sempre è facile parlare di riuso e riutilizzo, già che tanti, nell'occasione citata ebbero a dire che era meglio il box in lamierone.

La pista del bob, poteva avere un'attrattiva... cerchiamo di sfruttarla già che la cattedrale nel deserto nessuno ce la demolirà mai più....

per lo meno a Torino le strutture residenziali realizzate per l'evento sono tutte state riconvertite in abitazioni...

il resto (oval lingotto, palavela) chissà? E il palavela? parliamone!

molti degli edifici e delle strutture di torino 2006 portano la firma di progettisti che ora vengono definiti "archistar"... che spesso preceduti dalla loro fama, sacrificano l'intelligenza dei loro progetti sull'altare dei loro personali ideali estetici... ricordo in proposito la "querelle" tra la Soprintendenza ai Beni Ambientali del Piemonte e l'arch. Aulenti incaricata del progetto Palavela in merito alla rimozione delle vetrate nate con l'edificio a sua volta già una cattedrale nel deserto dai tempi di Italia '61...

Io credo che avrei preferito si fossero spesi ai tempi un paio di milioni in più per fare dei trampolini smontabili e riciclabili piuttosto che tenermi lì un'inutile e firmatissima colata di cemento che non avrà alcuna utilità se non quella di ricordarci, ogni giorno, che una volta là c'erano degli alberi ed il fianco di una montagna.
 
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jacopo80

Biker superis
16/7/07
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[url]http://www.repubblica.it/2010/01/sport/vari/torino-impianti/torino-impianti/torino-impianti.html[/URL]

Mi fanno schifo queste cose. Milioni e milioni di euro buttati al vento, natura in parte rovinata, cemento selvaggio. Per cosa? Per due gare olimpiche e basta. La solita politica a breve termine e la mancanza di una visione. :cagozzo:

Condivido appieno: la miopia della classe dirigente lascia davvero di stucco.
Oltre alla miopia vedo qualcosa di più e mi permetto di aggiungere qualche motivazione per tali interventi edilizi.
1) oneri di urbanizzazione riscossi dai comuni della zona (ed utilizzati per pagare servizi comunali)
2) finanziamenti vincolati allo scopo (realizzazione impianto) che altrimenti non si sarebbero potuti sfruttare
3) più lavoro nel settore dell'edilizia: per ogni metro cubo in più ci sono un architetto, un geometra, un capocantiere, due carpentieri, un camionista che lavorano un'ora in più.
 

Domingosh

Biker meravigliosus
9/6/03
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Torino
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personalmente non sono un fautore dei processi sommari a posteriori...
la storia Patria e non solo ci ha insegnato che è inutile chiudere la stalla quando i buoi sono scappati...

da professionista e da progettista io avrei optato per strutture reversibili e smontabili che nulla vietava di lasciare in situ in caso di 'dimostrata utilità' delle stesse... e niente tra l'altro vietava che queste fossero dei 'capolavori architettonici' come a suo tempo lo fu la provvisoria ed ancora definitiva Tour Eiffel di Parigi.

talvolta, però nemmeno il riutilizzo sembra in discesa: faccio inoltre notare che il trasferimento di Casa Canada ai piedi di Rocca Sbarua ha suscitato le ire di verdi, meno verdi, arrampicatori, ambientalisti a oltranza ecc..., al di là della strada forestale che è stata necessaria per montare la struttura ritengo architettonicamente più consona al sito ed enormemente meno impattante ambientalmente casa canada rispetto al box in lamierone anni '70 che costituiva il vecchio rifugio Mellano.

In questo Paese è anche vero che non sempre è facile parlare di riuso e riutilizzo, già che tanti, nell'occasione citata ebbero a dire che era meglio il box in lamierone.

La pista del bob, poteva avere un'attrattiva... cerchiamo di sfruttarla già che la cattedrale nel deserto nessuno ce la demolirà mai più....

per lo meno a Torino le strutture residenziali realizzate per l'evento sono tutte state riconvertite in abitazioni...

il resto (oval lingotto, palavela) chissà? E il palavela? parliamone!

molti degli edifici e delle strutture di torino 2006 portano la firma di progettisti che ora vengono definiti "archistar"... che spesso preceduti dalla loro fama, sacrificano l'intelligenza dei loro progetti sull'altare dei loro personali ideali estetici... ricordo in proposito la "querelle" tra la Soprintendenza ai Beni Ambientali del Piemonte e l'arch. Aulenti incaricata del progetto Palavela in merito alla rimozione delle vetrate nate con l'edificio a sua volta già una cattedrale nel deserto dai tempi di Italia '61...

Io credo che avrei preferito si fossero spesi ai tempi un paio di milioni in più per fare dei trampolini smontabili e riciclabili piuttosto che tenermi lì un'inutile e firmatissima colata di cemento che non avrà alcuna utilità se non quella di ricordarci, ogni giorno, che una volta là c'erano degli alberi ed il fianco di una montagna.

il tuo mi pare un ottimo post
Concordo su molte cose scritte. Un'altra nota negativa di cui occorre fare menzione su Torino e Torino 2006, entrambe legate da forti interessi (buoni e cattivi, sia chiaro) è l'uso assai centellinato di pubblici concorsi per progetti ed esecuzioni di essi. Non è cosa da poco...sia in termini di qualità che di quantità (vedi, euro spesi). Ma in Italia, pare che i concorsi pubblici siano in alcuni casi scomparsi dal vocabolario di alcuni

Come te convengo che indignarsi, con articolo tipicamente da strillo londinese del pomeriggio (vedi The Sun, delle ore 16.00 "regalato" per pochi pence..), sia inutile

Mi chiedo dove fossero i giornalisti e loro titoloni all'epoca. Quali, fossero state le loro indagi. Ma si sa. i giornalisiti sono quasi scomparsi. Oramai, ci sono solo più le veline...poche righe e ben strombazzate
 

bikerciuc

Biker infernalis
Condivido appieno: la miopia della classe dirigente lascia davvero di stucco.
Oltre alla miopia vedo qualcosa di più e mi permetto di aggiungere qualche motivazione per tali interventi edilizi.
1) oneri di urbanizzazione riscossi dai comuni della zona (ed utilizzati per pagare servizi comunali)
2) finanziamenti vincolati allo scopo (realizzazione impianto) che altrimenti non si sarebbero potuti sfruttare
3) più lavoro nel settore dell'edilizia: per ogni metro cubo in più ci sono un architetto, un geometra, un capocantiere, due carpentieri, un camionista che lavorano un'ora in più.

a) le opere considerate di 'pubblica utilità' o comunque destinate a 'servizi' quali impianti sportivi di qualsivoglia genere non mi risulta debbano corrispondere alcun onere di urbanizzazione... essendo esse stesse 'opere di urbanizzazione' almeno teoricamente destinate al bene della collettività.

b) i finanziamenti per le realizzazioni degli impianti sono talvolta concessi in base a criteri che per calcolo politico o burocratico impongono la realizzazione di strutture poco intelligenti come fu per il "delle Alpi" che per ottenere il finanziamento dal CONI dovette essere realizzato con la pista di altetica ed in modo che in pratica la visibilità per certi spettatori era nulla

c) il fatto che queste opere presentino una crescita occupazionale in un settore basilare e trainante per l'economia tutta come quello dell'edilizia è, in definitiva, l'unica ricaduta positiva sulla vita del Paese. Il problema semmai è che gli incarichi e gli appalti vengono gestiti in modo solo apparentemente 'trasparente' finendo spesso per favorire architetti e geometri di partito e imprese dalla discutibile condotta etica. Inoltre spesso la scelta del maggior vantaggio ecnonomico nell'affidamento di un progetto o di un appalto, si risolve con successive e innumerevoli varianti, in un costo duplice o triplice rispetto a quello definito nei bandi...
 

bikerciuc

Biker infernalis
Un'altra nota negativa di cui occorre fare menzione su Torino e Torino 2006, entrambe legate da forti interessi (buoni e cattivi, sia chiaro) è l'uso assai centellinato di pubblici concorsi per progetti ed esecuzioni di essi. Non è cosa da poco...sia in termini di qualità che di quantità (vedi, euro spesi). Ma in Italia, pare che i concorsi pubblici siano in alcuni casi scomparsi dal vocabolario di alcuni

Ti ringrazio per la condivisione...

quanto allo strumento del concorso...molto dovrebbe essere detto e preferisco non dirlo dovendo dire delle cose in aperta polemica anche con la condotta di molti Ordini Professionali (tra i quali anche il mio)...

di fatto poi, la legislazione vigente (promossa dagli ordini stessi) vieta di fatto (per impossibilità di presentare curricula adeguati senza i quali si viene automaticamente esclusi dalla gara) ai giovani professionisti di prendere parte alle gare di affidamento dei progetti...

tutto ciò nell'ottica assolutamente gerontofila di questo Paese governato da Vecchi che vogliono rimanere incollati al loro ruolo soffocando di fatto le aspettative, le aspirazioni e l'apporto di inventiva e buona volontà proprio di tanti giovani... tra i quali, oltretutto, sospetto si annidino persone ben più motivate e oneste di tanti fulgidi esempi di "grandi vecchi" dispensatici dalle croncache nere e non...
 

jacopo80

Biker superis
16/7/07
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Firenze
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a) le opere considerate di 'pubblica utilità' o comunque destinate a 'servizi' quali impianti sportivi di qualsivoglia genere non mi risulta debbano corrispondere alcun onere di urbanizzazione... essendo esse stesse 'opere di urbanizzazione' almeno teoricamente destinate al bene della collettività.

Ed infatti molto spesso i comuni li chiedono salvo poi doverli resituire.:smile:
Per ciò che concerne le oper di p.u. il T.U.E. è chiaro.
Mi riferivo, in particolare, a strutture connesse come alberghi, strutture commerciali etc., la cui ragion d'essere -senza impianti fissi- verrebbe meno in radice.
 

amonalex

Biker ultra
16/2/09
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Domingosh

Biker meravigliosus
9/6/03
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Mettici la faccia e chiama striscia la notizia:Marco ci rappresenteresti....sei tutti noi..:voxpopul:

ecco, in Italia, possiamo solo meritare di avere Striscia la Notizia...l'apoteosi della vergogna professionale di ogni giornalista, la sindrome da superman per ogni cittadino....a mio avviso, sperando sempre negli altri, non vedremo mai il punto più basso dove è possibile cadere
 

ADexu

Biker Prenuragicus
26/12/06
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PEJFUGA, Ichnusa island
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Torque + acciaio e pezzi vari
ma...sdrammatizzando...

secondo voi 100%Brumotti ci salta dal trampolino degli sci?

a BOMBAZZA????

per me si sfranteca...:smile::loll:
ù

Ma no dai, se atterra sui rovi se la cava con qualche graffietto.... :smile::smile::smile:


Quello che non riesco a (o non voglio) capire è perchè i vari ambientalisti più o meno attivi e più o meno politicizzati non hanno aperto bocca nè allora nè oggi e appena si parla di aprire un paio di sentieri dedicati alla MTB senza toccare nemmeno un cespuglio insorgono compatti adducendo danni all'equilibrio psichico del merlo dal ciuffo giallo o al senso di orientamento delle chiocciole tricornute!!!
Forse ci vorrebbe davvero un Wade Simmons o un'altro fuori di melone a dropparsi il trampolino delle olimpiadi, ora che ormai lo scempio è fatto almeno lo si usa...
 

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