L'incredibile e triste storia di un manual che diventò leggenda

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boom

Biker ciceronis
16/12/08
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al momento Modena
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No sono giovine e forte, il fatto è che cadendo con la schiena piatta di colpo, provochi una botta che, se unita al fatto che puoi aver urlato, quindi fatto uscire aria, svuota completamente i polmoni mandandoli in "sottovuoto" per cui a meno che tu non sia ricoverato d'urgenza, ci lasci le penne.

Io per fortuna avevo avuto la prontezza di riflessi di pompare un casino d'aria dentro, per cui cadendo è uscita tutta, tranne quella poca che permette ai tuoi polmoni di non andare sottovuoto. Sono svenuto probabilmente per la carenza di ossigeno, e forse anche per la botta e la paura...ma è stato uno svenimento tutto sommato rapido, perchè la canzone non era andata avanti tanto!:celopiùg:
 

selvadego

Biker superioris
17/6/05
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villaverla (vi)
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Ore 18.00 circa di oggi, avendo un momentino libero, prendo la Bimba, e la porto con me in un aparcheggio chiuso illuminato e con qualche piccolo saltino qua e là..
Metto casco, ginocchiere con parastinchi, paraschiena da moto...
Faccio un saltino ogni tanto mi esercito a hoppare più alto e via così...

Parte "wake up" dei Rage against the Machine e con lei, l'idea di chiudere un manual decente. Comincio ma la routa non viene su...mi perdo d'animo, poi, nel tentativo di hoppare, vado indetro col culo, quasi sulla ruota, e lì, si accende la lampadina. Ci provo, non mi sposto abbastanza indietro. Ci riporovo sento che la ruota viene su, troppo su, troppo veloce
non riesco a smontare dalla bici e mi trovo perterra sdraiato..faccio fatica a respirare, sento tutto che si allontana, la bici che gratta sull'asfalto scivolando..I rage against the machine se ne vanno, sempre più lontani..

"Porca tr**a, mi sono collassati i polmoni, bell'idiota..." Gli occhi si chiudono e perdo i sensi.


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WAKE UP! WAKE UP! WAKE UP!

Tornano i sensi, e con loro una botta di energia atroce, scatto in piedi prendo la bici, "FAN***OOOOOO!"
Spingo sul manurio mi butto indietro, è ancora troppo potente la spinta, ma si riprendono i sensi ancora intorpiditi, spingo in avanti e in una frazione di secondo anzichè cadere becco d'incanto il "Punto G" della P2, sto lì, non riesco a pompare di gambe, sto immobile, meravigliato da quello che sta succedendo..Vado avanti 15, forse 20 metri, la goma davanti si riappoggia con delicatezza, freno, appoggio la bici, mi sdraio sull'asfalto e guardo la stellata...

A voi 15 metri di manual non sembreranno tanti...ma sono stati i secondi più linghi della mia carriera ciclistica...
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Ho letto il tuo racconto solo stasera complimenti per come lo
hai scritto, complimenti per il manual, io al massimo ci
faccio si e no 1/2 metro, e auguri per la schiena.
 
D

DEKILLA64

Ospite
Mi hai fatto venire in mente quando ero pischello (parliamo di 30 anni fa...) e avevo una biciona da cross senza marce ma con una forcellona doppia piastra e due mollone sotto la sella (quelle lunghe tipo chopper...) e monocorona avanti e dietro... beh, la bestia pesava quasi 30 chili, eppure veniva su con una facilità impressionante e trovare il "cosiddetto" punto G per me era veramente un gioco da bambini!!! Riuscivo a percorrere su una ruota (in pianura...) praticamente tutta la via dove abitavo, quindi quasi un chilometro! Era fantastico, ma probabilmente il merito era tutto della bici visto che ora con la mia se faccio due metri è un miracolo.... quindi onore al merito e complimenti anche per il racconto!:celopiùg:
 

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