Lhasa-Kathmandù via Sud in bici

marco

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LHASA-KATHMANDÙ via Sud

Un viaggio di Willy Mulonia
In collaborazione con: Ingegnere Giorgio Vassena
UNIVERSTITÀ degli STUDI di BRESCIA
Dipartamento di Ingegneria Civile Settore Rilevamento e Geomatica
Progetto: MUOVERSI IN SICUREZZA


Per il giorno 19 aprile 2004 è fissata la partenza dall’Italia per raggiungere Lhasa, capitale del Tibet, da dove Willy Mulonia inizierà il suo nuovo viaggio in MTB.
L'itinerario LHASA-KATHMANDÙ rappresenta in qualche modo un classico dei raid in bici. Ma in questo caso il progetto presenta una variazione sostanziale: il percorso programmato include la celebre FRIENDSHIP-HIGHWAY (F.H.), ma solo fino a Gyantse, da dove inizierà la parte più avventurosa del viaggio.
Da questa cittadina tibetana (molto interessante perché è tra quelle che hanno subito in modo minore l’influenza cinese), il GPS punterà verso Sud, i direzione del Bhutan.
Da Gyantse, Willy si inoltrerà all’interno di una zona del Tibet proibita al turismo. Una zona particolarmente remota, della quale non è stato possibile reperire dati precisi, cartografici come storiografici. E' per questo motivo che Willy non sa anora con esattezza, né con sufficiente approssimazione, quali saranno il chilometraggio totale, le distanze tra una comunità e l'altra, quanti saranno i passi da superare e quali le loro altitudini. L'unica certezza è costituita dal fatto che, sensibilmente più a Ovest rispetto al punto di deviazione dalla F.H., Willy si immetterà sulla pista che sale verso il mitico monastero di Rongbuk, per salire fino 5.200 metri di quota del campo base Nord dell’Everest, per poi scendere e ricollegarsi nuovamente alla F.H. Lungo la Friendship Highway, Willy raggiungerà la frontiera con il Nepal, da vove affronterà gli ultimi 200 km per il traguardo finale, Kathmandù.
Anche questo è un viaggio in solitario, alla scoperta di nuove genti e nuove culture, secondo quella che è ormai una consuetudine per Willy Mulonia. Ma è importante sottolineare che non si tratta di un viaggio “illegale” in nessuno dei suoi aspetti.
E' proprio per evitare qualunque forma di irregolarità rispetto alle norme dei Paesi interessati che a Willy sono stati necessari molti mesi per organizzare questa sua nuova avventura. Per poter realizzare il progetto secondo l'idea originale sono state direttamente contattate le autorità militari cinesi, che proprio in questi ultimi giorni hanno inviato tutti permessi necessari per poter attraversare le comunità di Kangma, Sar, Tingkye, Karta, Pedruk.
Fin dall’inizio questo progetto suscitò l’interesse da parte del Prof. Giorgio Vassena del dipartamento di ingegneria dell’Università degli Studi di Brescia. Vassena ed il suo Gruppo di Ricerca, che da anni sono impegnati in glaciologici e in rilevamenti territoriali sul versante nepalese dell’Himalaya e nei territori remoti quali l’Antartide ( un sunto di queste attività è a disposizione visitando il sito: WWW.RILEVAMENTO.IT ) stanno studiando una metodologia attraverso la quale sarà possibile registrare il percorso coperto da Willy.

Mentre è certa la registrazione in tempo reale del percorso, si sta verificando anche la possibilità di osservare da una centrale operativa in Italia, sempre in tempo reale, la posizione di Willy fornita da un ricevitore GPS che il ciclista avrà costantemente “a bordo”.

Dunque al gesto sportivo e di avventura si unisce una ricerca scientifica che permetterà di verificare la possibilità di utilizzare le tecniche GPS per la sicurezza di escursionisti in movimento in località anche assai remote.
 

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