ci siamo logorati le dita esaltando Canyon e le sue bici, ma anche lamentandoci di Canyon che non comunica con noi quando ci sono problemi apparenti.
Per questo motivo abbiamo deciso di scrivere una lettera aperta da inviare a info@canyon.com e per conoscenza a italia@canyon.com.
Per dare l'idea di unità e concordia vi invitiamo, se siete daccordo con il contenuto, di copiarla e inviarla tale e quale mettendo come oggetto: Bikers Italiani Preoccupati.
Anche se ci sono clienti soddisfatti non vuol dire che un giorno la loro amata bici non possa avere dei problemi e essi stessi la necessità di avere un'azienda presente e che risponde alle loro domande.
questa è la lettera
Siamo un gruppo di vostri clienti italiani che si sono conosciuti attraverso MTB-FORUM.IT dove Canyon ha una sezione che dovrebbe essere gestita da Canyon Italia, dico dovrebbe perchè, di fatto, non leggiamo mai nulla, o molto poco, scritto da quest'ultima.
A far nascere la decisione di scrivere in maniera congiunta sono stati i vari post in cui ognuno di noi lamenta l'assenza di informazioni da parte di Canyon quando si tratta, per esempio, di ritardi sulla consegna per motivi tecnici legati all'assemblaggio stesso della bicicletta, oppure, peggio ancora, informazioni sulla sicurezza di tali assemblaggi (vedi le fatidiche "boccole" del carro della Strive).
Vorremmo, particolarmente in questultimo caso, delle rassicurazioni "ufficiali" sulla assoluta sicurezza delle bikes e sapere se devono essere revisionate da Canyon (o chi per essa) e con quali modalità e tempistiche.
Voi direte di parlare con Annalisa di Canyon Italia e noi replichiamo che le rassicurazioni sulla sicurezza le vorremmo su carta intestata Canyon; credo che la vostra intelligenza non abbia bisogno di spiegazioni in merito a quest'ultima precisazione.
Ma non è tutto: alcuni di noi hanno visto ritardare la loro consegna senza nessun avvertimento o apparente giustificazione, i chiarimenti hanno dovuto chiederli e sono stati vaghi e imprecisi. Spesso le uniche "notizie" si devono carpire traducendole da altri forum in lingua tedesca, li sì che Canyon comunica con i propri clienti. Siamo forse noi clienti di diverso tipo? Non abbiamo noi lo stesso diritto ad essere informati?
Converrete con noi che una comunicazione tempestiva, via mail o altro, da parte di Canyon sarebbe quantomeno auspicabile in questi casi, spiegando, per quanto possibile, al cliente il perchè in piena stagione ciclistica la sua bicicletta sia ferma e dandogli dei tempi approsimativi di consegna in modo che lo stesso sia in grado di prendere le sue decisioni.
Concludendo sappiate che noi siamo "innamorati" delle biciclette che producete e che continueremo a promuoverle e ad acquistarle, ma vogliamo anche farvi capire che apprezzeremmo più franchezza e, quando necessaria, un'onesta ammissione di "colpa" che perdoneremmo sicuramente, quello che non siamo disposti a perdonare è il silenzio quando lede il nostro diritto ad essere informati e di pedalare in sicurezza e tranquillità.
Per questo motivo abbiamo deciso di scrivere una lettera aperta da inviare a info@canyon.com e per conoscenza a italia@canyon.com.
Per dare l'idea di unità e concordia vi invitiamo, se siete daccordo con il contenuto, di copiarla e inviarla tale e quale mettendo come oggetto: Bikers Italiani Preoccupati.
Anche se ci sono clienti soddisfatti non vuol dire che un giorno la loro amata bici non possa avere dei problemi e essi stessi la necessità di avere un'azienda presente e che risponde alle loro domande.
questa è la lettera
Siamo un gruppo di vostri clienti italiani che si sono conosciuti attraverso MTB-FORUM.IT dove Canyon ha una sezione che dovrebbe essere gestita da Canyon Italia, dico dovrebbe perchè, di fatto, non leggiamo mai nulla, o molto poco, scritto da quest'ultima.
A far nascere la decisione di scrivere in maniera congiunta sono stati i vari post in cui ognuno di noi lamenta l'assenza di informazioni da parte di Canyon quando si tratta, per esempio, di ritardi sulla consegna per motivi tecnici legati all'assemblaggio stesso della bicicletta, oppure, peggio ancora, informazioni sulla sicurezza di tali assemblaggi (vedi le fatidiche "boccole" del carro della Strive).
Vorremmo, particolarmente in questultimo caso, delle rassicurazioni "ufficiali" sulla assoluta sicurezza delle bikes e sapere se devono essere revisionate da Canyon (o chi per essa) e con quali modalità e tempistiche.
Voi direte di parlare con Annalisa di Canyon Italia e noi replichiamo che le rassicurazioni sulla sicurezza le vorremmo su carta intestata Canyon; credo che la vostra intelligenza non abbia bisogno di spiegazioni in merito a quest'ultima precisazione.
Ma non è tutto: alcuni di noi hanno visto ritardare la loro consegna senza nessun avvertimento o apparente giustificazione, i chiarimenti hanno dovuto chiederli e sono stati vaghi e imprecisi. Spesso le uniche "notizie" si devono carpire traducendole da altri forum in lingua tedesca, li sì che Canyon comunica con i propri clienti. Siamo forse noi clienti di diverso tipo? Non abbiamo noi lo stesso diritto ad essere informati?
Converrete con noi che una comunicazione tempestiva, via mail o altro, da parte di Canyon sarebbe quantomeno auspicabile in questi casi, spiegando, per quanto possibile, al cliente il perchè in piena stagione ciclistica la sua bicicletta sia ferma e dandogli dei tempi approsimativi di consegna in modo che lo stesso sia in grado di prendere le sue decisioni.
Concludendo sappiate che noi siamo "innamorati" delle biciclette che producete e che continueremo a promuoverle e ad acquistarle, ma vogliamo anche farvi capire che apprezzeremmo più franchezza e, quando necessaria, un'onesta ammissione di "colpa" che perdoneremmo sicuramente, quello che non siamo disposti a perdonare è il silenzio quando lede il nostro diritto ad essere informati e di pedalare in sicurezza e tranquillità.