Questa non è una notizia vera e propria, ma una riflessione sul continuo sconfinare di politici e cricche varie nell'ultimo territorio libero che ci rimane, la montagna.
Vi invito a leggere l'articolo di Simone Moro sul "divieto" di scialpinismo ai bordi delle piste che trovate qui sotto. Non vi invito a leggere lo sproloquio fra SAT e forum perchè non voglio rovinarvi la giornata più di quanto stia facendo adesso con queste righe.
In entrambi casi siamo di fronte a degli ignoranti, nel senso letterale del termine, e cioè "che non sanno". Non sanno cosa sia lo sci- o lo snowboardalpinismo: la maggior parte degli appassionati di questo "sport" va in montagna da sempre, la rispetta e se ne guarda bene dal provocarla quando le condizioni non lo permettono. Rispetto che si è perso con la costruzione degli impianti, scempiando boschi e spianando con i bulldozer interi fianchi di montagne intoccate. I soldi sono arrivati nelle vallate più nascoste e là dove arrivano i soldi arrivano anche gli sciacalli che son pronti a far di tutto pur di dimostrare il loro potere e guadagnare qualche voto.
La stessa razza di ignoranti (ripeto, nel senso letterale della parola) ignora che i sentieri a loro tanto cari sono vecchi di secoli, secoli in cui ci sono passati su cavalli, muli, carri e generazioni di montanari vi hanno fatto MANUTENZIONE. Una parola, questa, scomparsa dal vocabolario del valligiano. Non parlo solo di Arco. Grazie ai numerosi viaggi nelle Alpi che ho la fortuna di fare ho notato come la maggior parte dei sentieri siano abbandonati a se stessi. I motivi di tale degrado possono essere i più svariati, ma alla fine quello che si sente dire è che "mancano i soldi.
E di nuovo entrano in gioco gli sciacalli citati sopra, pronti a prendersela con le categorie più deboli per nascondere la propria incapacità a gestire la situazione.
Queste persone prendono le nostre (poche) libertà e le strumentalizzano per vincere le elezioni guadagnandosi elettorato attraverso le lobby che li appoggiano. Lobby che stanno unite grazie ai soldi degli sciatori che usano gli impianti, ai soldi dei mountainbiker che pensano di essere benvenuti, ai soldi che, attraverso le nostre tasse, finanziano le strade che portano agli impianti o che entrano nelle tasche della SAT per salvaguardare i diritti dei propri membri.
Non riesco a tapparmi la bocca quando sento queste cose. È una vergogna. Mi fa schifo.
Vi invito a leggere l'articolo di Simone Moro sul "divieto" di scialpinismo ai bordi delle piste che trovate qui sotto. Non vi invito a leggere lo sproloquio fra SAT e forum perchè non voglio rovinarvi la giornata più di quanto stia facendo adesso con queste righe.
In entrambi casi siamo di fronte a degli ignoranti, nel senso letterale del termine, e cioè "che non sanno". Non sanno cosa sia lo sci- o lo snowboardalpinismo: la maggior parte degli appassionati di questo "sport" va in montagna da sempre, la rispetta e se ne guarda bene dal provocarla quando le condizioni non lo permettono. Rispetto che si è perso con la costruzione degli impianti, scempiando boschi e spianando con i bulldozer interi fianchi di montagne intoccate. I soldi sono arrivati nelle vallate più nascoste e là dove arrivano i soldi arrivano anche gli sciacalli che son pronti a far di tutto pur di dimostrare il loro potere e guadagnare qualche voto.
La stessa razza di ignoranti (ripeto, nel senso letterale della parola) ignora che i sentieri a loro tanto cari sono vecchi di secoli, secoli in cui ci sono passati su cavalli, muli, carri e generazioni di montanari vi hanno fatto MANUTENZIONE. Una parola, questa, scomparsa dal vocabolario del valligiano. Non parlo solo di Arco. Grazie ai numerosi viaggi nelle Alpi che ho la fortuna di fare ho notato come la maggior parte dei sentieri siano abbandonati a se stessi. I motivi di tale degrado possono essere i più svariati, ma alla fine quello che si sente dire è che "mancano i soldi.
E di nuovo entrano in gioco gli sciacalli citati sopra, pronti a prendersela con le categorie più deboli per nascondere la propria incapacità a gestire la situazione.
Queste persone prendono le nostre (poche) libertà e le strumentalizzano per vincere le elezioni guadagnandosi elettorato attraverso le lobby che li appoggiano. Lobby che stanno unite grazie ai soldi degli sciatori che usano gli impianti, ai soldi dei mountainbiker che pensano di essere benvenuti, ai soldi che, attraverso le nostre tasse, finanziano le strade che portano agli impianti o che entrano nelle tasche della SAT per salvaguardare i diritti dei propri membri.
Non riesco a tapparmi la bocca quando sento queste cose. È una vergogna. Mi fa schifo.