Sono orgoglioso di questo ingresso in Hall of Fame, come italiano e come appassionato, spero che la cosa nn vemga cone al solito sottostimata in patria, e mi auguro che Giovanna possa fare anche qua eventi e conferenze per diffondere la passione e l'amore per la MTB, CONGRATULAZIONI!
ciao TeoDh,
sono Remo, e ho seguito tutto l'iter per la nomina di Giovanna l'anno scorso e sono stato con lei come guida italiana e come accompagnatore alla cerimonia.
Mi ha colpito leggendo i commenti il tuo dell'anno scorso, in quanto in realtà ciò che non speri è ciò che è accaduto.
In america, in California, sopratutto per volere di Otis Guy, Giovanna è stata celebrata, in ogni posto dove andavamo per girare in bici o ovunque veniva riconosciuta e fermata; alla celebrazione è stata osannata, e la cosa ci ha riempito di soddisfazione, la mia ovviamente per aver completato un tassello importante a mio parere, e per lei per un riconoscimento inaspettato ma desiderato.
Tornati in Italia, ovviamente, a parte gli amici e i campioni che con lei hanno vissuto i passati tempi della mtb italiana ( con un mega evento ad ottobre sotto gestione di Pippo Marani) il nulla.
Qualche articolo di quotidiano locale e nulla più. Non ti nascondo che avevo scritto a testate importanti e redazioni, ma a parte i comunicati stampa dovuti per non esser da meno, nulla.
Ancora una volta mi sono amareggiato per la completa inappetenza e ignoranza dei promotori di questo paese, che celebra i propri miti solo in maniera anacronistica e sfuggevole. Tutto lo sforzo per andare in California è stato uno sponsor che promuove viaggi tematici e che collabora con il Marin Museum of MTB .
La Hall of Fame celebra coloro che si sono distinti in passato, presente e trasmettono la passione per questo sport.
Giovanna Bonazzi lo ha fatto e lo sta facendo.
Sarebbe stato bello se qualche grosso organizzatore di eventi, o in un evento, fosse stata invitata a raccontare le emozioni che abbiamo provato a vivere questa avventura.
Grazie a te e a voi che avete commentato e reso più vivo quello che è stato un riconoscimento mondiale a una donna, italiana, che ha fatto sua la mtb.
Remo
Ps: e scusate la lunghezza