Ma a me più che una frase mi torna in mente una situazione legata ad una frase che ancora oggi viene ricordata dalla "balotta" ogni volta che compare in scena una cipolla.
Saranno stati dieci-dodici anni fa, avevamo organizzato una cena in tavernetta alla quale erano stati invitati svariati amici ed anche alcune ragazze, e, soprattutto nei confronti di una di loro, ci tenevo a fare un figurone.
I preparativi fervono, arriva la notizia che ci sarebbero stati alcuni ospiti in più del previsto e ci accorgiamo che il vino non sarebbe bastato. In due decidiamo di fare una scappata al centro commerciale lasciando agli altri il compito di preparare il condimento per la pasta.
Torniamo a ridosso dell'ora prevista e ci accorgiamo che i ragazzi erano ancora stravaccati sul divano a bersi delle Ceres e non c'era nessun condimento.
La cosa mi secca moltissimo ma non c'è tempo da perdere: padella e
olio sul fuoco, recupero la bettola, alcune cipolle e mi metto a preparare il battuto. Un amico, di quelli rimasti lì a bere, un po'alticcio per la birra a stomaco vuoto, mette lo stereo a palla sul cd dei Gipsy Kings, mi si avvicina alle spalle mettendosi a ballare "doggystyle" e attacca a cantare "baila...baila...baila...".
Io mi giro, occhio iniettato di sangue causa acido cipolle, visibilmente incavolato nero e, brandendo il coltellaccio imbrattato di brandelli di cipolla, me ne esco con un "Qui non si baila un ca**o!!!!", urlato a gran voce, appena un filino growl.
L'amico ha questa sequenza cromatica: bianco normale, bianco smorto, verde pallido, giallo limone, cianotico e fugge.
...
Ciao
TT.