Ho iniziato a farmi le
ruote da solo circa 18 anni fa e tra le mie e quelle dei miei amici di squadra e ora dei miei figli ne ho fatte almeno 3 o 4 coppie l'anno minimo.
Allora ci si doveva arrangiare molto, non c'erano tutte le informazioni, testi e indicazioni che ci sono ora e di ogni passaggio ci si arrivava anche studiando il perchè e il come era meglio.
Poi dopo un pò, quando il baffo tirò fuori i primi cerchi OCR per il posteriore (purtroppo oggi sono pressochè introvabili afthermarket di qualsivoglia marca) i benefici si sentirono e molto, specie quando li ho usati coi primi impianti a disco.
Mi feci il mio personale progammino di calcolo tradotto in C+ da un mio compagno di mtb informatico, quando ancora non vi erano disponibili i vari calcolatori su internet di ora (anzi internet c'era da pochissimo), che fungeva anche da guida a seconda della tipologia e combinazione della ruota/cerchio/freno/battuta.
Provo a metterci una immagine se ci riesco.
Mi costruii la mia forca artigianale coi registri a vite e l'arco di centratura.
Bei tempi.
Ma gia allora erano in pochi i "si vende" che sapevano rimettere un cerchio correttamente, figuriamoci fare una ruota da zero correttamente.
Oggi una rarità.
Rimane il fatto che ogni volta che finisco una coppia di ruote pronto corsa, cioè che i raggi siano tutti ben tirati e niples, cerchi e flangie siano ben adattati tra loro, i polpastrelli alla fine fanno male per giorni.
Però almeno non fate capire che per raggiare la ruota fate il richiamino sui fogli di sitruzioni shimano (tanati), peraltro comunque ben fatti e utili per chi è meno abituato.
Un consiglio: nel caso di una vecchia ruota da rimettere il cerchio eviterei sempre di usare niples usati per tanti motovi.
Primo costano un niente nuovi, è facile che ve ne siano con lo squadro già rovinato o quasi, hanno il filetto sporco, hanno la segnatura e il calco del bordo di appoggio e quindi scorrono male e non fanno sentire il giusto carico.
Di conseguenza eviterei nella maniera più assoluta il grasso sotto la testa perchè basta già solo le dita un pò sudate o leggermente unte per "contaminare" il filetto di unto e cambiare la scorrevolezza di "tiratura" mandandoti a pallino la ruota oltre che farti allentare con certezza il niples unto.
Poi se possibile anche i raggi nuovi.
Se la ruota è tutta nuova non ne parliamo neanche ...
Comunque la cosa sempre più rognosa rimane il cosiddetto "cavallo" ovvero l'osscillazione radiale da eliminare che è molto più difficile e faticosa da eliminare di quella assiale.
A quell'epoca era un bel lavoro tenere a punto le ruote, cerchi, raggi, mozzi, coni, sfere, ecc, ma che soddisfazione.
Soprattutto l'esperienza mi è stata utile, quando mi hanno assunto nella ditta dove ho fatto la prima esperienza coi compositi (telai monoscocca) 11 anni fà: al colloquio con i vari responsabili tecnici uno non sapendo più su che "incastrarmi" mi chiese una cosa che nemmeno lui sapeva sulle ruote di bici ..... ma non si aspettava la risposta giusta allo sparo.
Allora era 9 e 10 per lato a seconda dell'asse .... adesso è molto più complicato.