Voglio essere chiaro! Deploro ogni forma di maleducazione e di mancanza di rispetto nei confronti di qualsiasi biker (tutti abbiamo la stessa dignità, chi arriva 1° così come chi arriva 2.546°), vorrei tuttavia tornare sull'argomento (scottante) delle discese (specialmente su single-track) nelle gare.
Sono d'accordo che non è giusto, anzi nessuno ha il benchè minimo diritto di mettere a rischio la sicurezza altrui, però vorrei dire che il bello delle gare di mountain bike sono anche, se non soprattutto, le discese. Se dobbiamo farle tutti con i freni tirati perchè davanti c'è qualcuno che ha paura e si rifiuta di dare strada, a mio avviso, si perde parte del divertimento. Ritengo che fare il "tappo" e non lasciare strada sia una mancanza di rispetto così come quella di superare in punti pericolosi. Qui si tratta di usare il buonsenso, in un senso e nell'altro. Non è una questione di piazzamento, così come certi "lamentoni e lumaconi" ti gridano dietro durante le corse. Lo so anch'io che arrivare 345 o 357 è la stessa cosa, ma se togliamo l'adrenalina delle discese dalle gare di mtb (ripeto specialmente i single-track più tecnici dove il biker ci deve mettere tutta la propria abilità tecnica) a mio avviso stiamo parlando di un altro sport. A questo punto andiamo tutti a fare le gare su strada dove le discese sono in asfalto, larghe e non ci sono salti, radici, sassi o rami sporgenti e nessuno fa il "tappo" e poi si lamenta anche!
Sbaglio?
Qualcuno la pensa come me?
Sono d'accordo che non è giusto, anzi nessuno ha il benchè minimo diritto di mettere a rischio la sicurezza altrui, però vorrei dire che il bello delle gare di mountain bike sono anche, se non soprattutto, le discese. Se dobbiamo farle tutti con i freni tirati perchè davanti c'è qualcuno che ha paura e si rifiuta di dare strada, a mio avviso, si perde parte del divertimento. Ritengo che fare il "tappo" e non lasciare strada sia una mancanza di rispetto così come quella di superare in punti pericolosi. Qui si tratta di usare il buonsenso, in un senso e nell'altro. Non è una questione di piazzamento, così come certi "lamentoni e lumaconi" ti gridano dietro durante le corse. Lo so anch'io che arrivare 345 o 357 è la stessa cosa, ma se togliamo l'adrenalina delle discese dalle gare di mtb (ripeto specialmente i single-track più tecnici dove il biker ci deve mettere tutta la propria abilità tecnica) a mio avviso stiamo parlando di un altro sport. A questo punto andiamo tutti a fare le gare su strada dove le discese sono in asfalto, larghe e non ci sono salti, radici, sassi o rami sporgenti e nessuno fa il "tappo" e poi si lamenta anche!
Sbaglio?
Qualcuno la pensa come me?