I report del forum LAGO NAMBINO VAL RENDENA (TN)



siamo sempre alla ricerca di nuovi trail in Val Rendena ma è difficile trovare un sentiero che Ila non abbia già percorso.

Così, con una giornata di meteo accettabile partiamo dalla nostra Carisolo con destinazione Madonna di Campiglio percorrendo le strade/sentieri interni dove non troviamo anima viva.



Dopo Madonna iniziamo ad esplorare in direzione Fortini e Malga Zeledria su una sterrata con alcuni strappi importanti.

Non stiamo seguendo una traccia ma andiamo a sensazioni cercando di trovare il trail giusto.

A Fortini una palina segnaletica ci indica il sentiero B07 che in 50 minuti ci porta al Lago Nambino, un luogo idilliaco a 1780 mt.
Ila, pur conoscendone l'esistenza non l'ha mai fatto, finalmente qualcosa di nuovo!!
Iniziamo subito a percorrerlo anche se la prima parte non è ciclabile, troppi sassi e radici praticamente in piano ci obbligano a piedi con bici al fianco.
Poi la situazione migliora





ed arriviamo al Lago di Nambino con il suo Rifugio





Scambiamo 2 chiacchiere con il simpatico gestore davanti a strudel e bombardino.

Ora dobbiamo scendere per continuare la nostra escursione in direzione Patascoss.

Il sentiero che porta giù è il B06 o Bolognini, è di recente sistemazione (non c'è un sassolino fuori posto), è frequentato da escursionisti e può essere percorso anche da passeggini e da persone con disabilità motorie; ...MA NON DALLE BICI!!
Sia dalla parte del Lago Nambino, sia dalla parte di Patascoss ci sono evidenti cartelli di divieto.
Per questo motivo ce lo sciroppiamo tutto a piedi con bici al fianco incrociando gli sguardi di approvazione dei pedoni incontrati.

Arriviamo a Patascoss e successivamente a Malga Ritorto per la consueta foto vista Gruppo del Brenta



Perdiamo quota per pochi metri sulla cementata e poi sterrata



sino ad intraprendere il sentiero delle passerelle che porta ai pascoli presso Malga Milegna



le vedute sul Gruppo del Brenta sono eccezionali





al centro gli Sfulmini



bisogna prestare molta attenzione a non scivolare sulle passerelle umide



In prossimità di alcuni ruderi inizia la bella discesa che termina a Sant'Antonio di Mavignola



dopo essere scesi parecchio troviamo purtroppo il torrente, che solitamente guadiamo senza problemi, ingrossato dalle piogge dei giorni scorsi.



Nessuno dei due ha voglia di un bagno o di un pediluvio fuori stagione, si girano le bici e si ritorna spingendo le bici sino ad intersecare un sentiero che non abbiamo mai percorso.
Il trail si presenta molto stretto e poco battuto; lo percorriamo facendo il più casino possibile con i nostri campanelli al fine di far percepire la nostra presenza ad eventuali plantigradi curiosi.



Arrivati a Sant'Antonio chiudiamo il giro raggiungendo Carisolo per il sentiero che taglia la strada fatta all'andata.

Metto ancora qualche foto di qualche incontro nel bosco



il buono ed il cattivo



...parenti



stavolta non metto la traccia sul TC perchè può essere migliorata e poi, .....scoprireste le fungaie!! :-)
 

tirrolo

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22/9/13
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Acciaio e Carbonio.


siamo sempre alla ricerca di nuovi trail in Val Rendena ma è difficile trovare un sentiero che Ila non abbia già percorso.

Così, con una giornata di meteo accettabile partiamo dalla nostra Carisolo con destinazione Madonna di Campiglio percorrendo le strade/sentieri interni dove non troviamo anima viva.



Dopo Madonna iniziamo ad esplorare in direzione Fortini e Malga Zeledria su una sterrata con alcuni strappi importanti.

Non stiamo seguendo una traccia ma andiamo a sensazioni cercando di trovare il trail giusto.

A Fortini una palina segnaletica ci indica il sentiero B07 che in 50 minuti ci porta al Lago Nambino, un luogo idilliaco a 1780 mt.
Ila, pur conoscendone l'esistenza non l'ha mai fatto, finalmente qualcosa di nuovo!!
Iniziamo subito a percorrerlo anche se la prima parte non è ciclabile, troppi sassi e radici praticamente in piano ci obbligano a piedi con bici al fianco.
Poi la situazione migliora





ed arriviamo al Lago di Nambino con il suo Rifugio





Scambiamo 2 chiacchiere con il simpatico gestore davanti a strudel e bombardino.

Ora dobbiamo scendere per continuare la nostra escursione in direzione Patascoss.

Il sentiero che porta giù è il B06 o Bolognini, è di recente sistemazione (non c'è un sassolino fuori posto), è frequentato da escursionisti e può essere percorso anche da passeggini e da persone con disabilità motorie; ...MA NON DALLE BICI!!
Sia dalla parte del Lago Nambino, sia dalla parte di Patascoss ci sono evidenti cartelli di divieto.
Per questo motivo ce lo sciroppiamo tutto a piedi con bici al fianco incrociando gli sguardi di approvazione dei pedoni incontrati.

Arriviamo a Patascoss e successivamente a Malga Ritorto per la consueta foto vista Gruppo del Brenta



Perdiamo quota per pochi metri sulla cementata e poi sterrata



sino ad intraprendere il sentiero delle passerelle che porta ai pascoli presso Malga Milegna



le vedute sul Gruppo del Brenta sono eccezionali





al centro gli Sfulmini



bisogna prestare molta attenzione a non scivolare sulle passerelle umide



In prossimità di alcuni ruderi inizia la bella discesa che termina a Sant'Antonio di Mavignola



dopo essere scesi parecchio troviamo purtroppo il torrente, che solitamente guadiamo senza problemi, ingrossato dalle piogge dei giorni scorsi.



Nessuno dei due ha voglia di un bagno o di un pediluvio fuori stagione, si girano le bici e si ritorna spingendo le bici sino ad intersecare un sentiero che non abbiamo mai percorso.
Il trail si presenta molto stretto e poco battuto; lo percorriamo facendo il più casino possibile con i nostri campanelli al fine di far percepire la nostra presenza ad eventuali plantigradi curiosi.



Arrivati a Sant'Antonio chiudiamo il giro raggiungendo Carisolo per il sentiero che taglia la strada fatta all'andata.

Metto ancora qualche foto di qualche incontro nel bosco



il buono ed il cattivo



...parenti



stavolta non metto la traccia sul TC perchè può essere migliorata e poi, .....scoprireste le fungaie!! :-)
Complimenti, bel giro ma soprattutto bei porcini.

Riguardo la campanella anti-orsi, leggo pareri discordanti a riguardo. Quindi non saprei quanto abbiate fatto bene:

 
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miciolo

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Complimenti, bel giro ma soprattutto bei porcini.

Riguardo la campanella anti-orsi, leggo pareri discordanti a riguardo. Quindi non saprei quanto abbiate fatto bene:

Se devo essere sincero quello che scrive l'articolo l'abbiamo pensato anche noi più di una volta. :maremmac:
Usiamo la campanella soprattutto per gli escursionisti, è poco invasiva e soprattutto non li spaventa; anzi nella maggior parte dei casi apre al dialogo.
...per gli orsi non mi resta che mandare avanti Ila nella sua versione canterina. ...non si fan vedere di sicuro!!! ;-)
 
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diesel62

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Se devo essere sincero quello che scrive l'articolo l'abbiamo pensato anche noi più di una volta. :maremmac:
Usiamo la campanella soprattutto per gli escursionisti, è poco invasiva e soprattutto non li spaventa; anzi nella maggior parte dei casi apre al dialogo.
...per gli orsi non mi resta che mandare avanti Ila nella sua versione canterina. ...non si fan vedere di sicuro!!! ;-)
Uhm…non vorrei che l’orso poi fosse attratto anche dall’usignolo (cioè io). Comunque, scherzi a parte, il problema orsi rimane, ed è molto serio. Questa estate, girando da sola, non ero affatto tranquilla e ho pensato davvero di cantare a squarciagola.
 

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