LAGO DELLE LAME (GE)
Ieri siamo andati a cercare il fresco nelle faggete che ricoprono i versanti dei Monti Aiona e Penna.
Grazie a Paolino, cittadino onorario del Monte Penna, ne è uscito un giro di circa 40 km x D+ 1300/1400 dove si è cercato di ridurre al minimo i tratti a spinta e i tratti con la bici in groppa.
Con noi ci sono anche Natan e Gigi.
Lo start è dal Lago delle Lame, qualche km appena sopra l'abitato di Rezzoaglio. Ci arriviamo dopo 1 ora e quaranta minuti di auto in una non proprio agevole Val d'Aveto. Bellissima Valle ma non adatta a chi soffre il mal d'auto!!
Subito guadagniamo quota su sterrata/sentiero:
sino a percorrere il sentiero che scende ai Laghi di Giacopiane. Sentiero trovato in condizioni non ottimali, molto scavato e con diverse piante da scavalcare nella sua parte iniziale:
Dopo aver costeggiato i Laghi di Giacopiane pullulanti di merenderos e campeggiatori alla ricerca di frescura, iniziamo la malefica sterrata che, sempre con pendenze mai eccessive, ci porta al Passo della Spingarda:
uno sguardo al Monte Ramaceto che sembra vicinissmo, ma non lo è:
I Laghi di Giacopiane appena lasciati:
salita fatta tutta sotto il sole:
Al Passo della Spingarda abbiamo due opzioni: o saliamo sul Monte Aiona oppure si spalla un pochino sino a prendere il bel sentiero che passando tra i Monti Cantomoro e Nero porta a Passo Incisa.
Vai per la seconda soluzione:
Breve trasferimento alla Nave del Monte Penna, una depressione naturale che vagamente assomiglia allo scafo di una nave:
Altro breve trasferimento e siamo nella parte + selvaggia del giro, il Passo del Cerighetto sul versante Nord del Monte Aiona:
Il sentiero è in buone condizioni ed il tratto, dove solitamente il sentiero sparisce causa frana, è perfettamente percorribile:
Ora inizia la picchiata sul Lago delle Lame dove ci attendono birra e salamella.
Inizialmente il sentiero è molto flow:
x poi diventare molto + tecnico, con alcuni tratti ripidi dove un leggero strato di foglie ricopre sassi e massi di tutte le dimensioni:
Ed ecco i miei compagni di viaggio in attesa delle salamelle:
Grazie della compagnia e alla prossima.
PS: le foto non sono il massimo. Il PC di Ila, dove sono caricati i programmi di editing delle foto è in officina!!!
Ieri siamo andati a cercare il fresco nelle faggete che ricoprono i versanti dei Monti Aiona e Penna.
Grazie a Paolino, cittadino onorario del Monte Penna, ne è uscito un giro di circa 40 km x D+ 1300/1400 dove si è cercato di ridurre al minimo i tratti a spinta e i tratti con la bici in groppa.
Con noi ci sono anche Natan e Gigi.
Lo start è dal Lago delle Lame, qualche km appena sopra l'abitato di Rezzoaglio. Ci arriviamo dopo 1 ora e quaranta minuti di auto in una non proprio agevole Val d'Aveto. Bellissima Valle ma non adatta a chi soffre il mal d'auto!!
Subito guadagniamo quota su sterrata/sentiero:
sino a percorrere il sentiero che scende ai Laghi di Giacopiane. Sentiero trovato in condizioni non ottimali, molto scavato e con diverse piante da scavalcare nella sua parte iniziale:
Dopo aver costeggiato i Laghi di Giacopiane pullulanti di merenderos e campeggiatori alla ricerca di frescura, iniziamo la malefica sterrata che, sempre con pendenze mai eccessive, ci porta al Passo della Spingarda:
uno sguardo al Monte Ramaceto che sembra vicinissmo, ma non lo è:
I Laghi di Giacopiane appena lasciati:
salita fatta tutta sotto il sole:
Al Passo della Spingarda abbiamo due opzioni: o saliamo sul Monte Aiona oppure si spalla un pochino sino a prendere il bel sentiero che passando tra i Monti Cantomoro e Nero porta a Passo Incisa.
Vai per la seconda soluzione:
Breve trasferimento alla Nave del Monte Penna, una depressione naturale che vagamente assomiglia allo scafo di una nave:
Altro breve trasferimento e siamo nella parte + selvaggia del giro, il Passo del Cerighetto sul versante Nord del Monte Aiona:
Il sentiero è in buone condizioni ed il tratto, dove solitamente il sentiero sparisce causa frana, è perfettamente percorribile:
Ora inizia la picchiata sul Lago delle Lame dove ci attendono birra e salamella.
Inizialmente il sentiero è molto flow:
x poi diventare molto + tecnico, con alcuni tratti ripidi dove un leggero strato di foglie ricopre sassi e massi di tutte le dimensioni:
Ed ecco i miei compagni di viaggio in attesa delle salamelle:
Grazie della compagnia e alla prossima.
PS: le foto non sono il massimo. Il PC di Ila, dove sono caricati i programmi di editing delle foto è in officina!!!
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