Una tre giorni che è durata quattro giorni;
un'avventura a metà tra l'escursione ed il pellegrinaggio;
una "linea" che non è un flow od uno spot;
una "linea" che è un sottile cammino che unisce luoghi ma soprattutto persone;
crinali sentieri e stradelli da un eremo colmo di silenzio e pace, La Verna ad un paese che emana spiritualità e gioia, Assisi.
L'idea era nata a primavera, sviluppando percorsi mappe e suggerimenti nelle mie consuete fantasticherie serali su cartine e tracce.
Avevo pensato che aldilà delle proprie convinzioni ed idee, un tracciato che unisse le difficoltà e la bellezza del nostro sport, la mtb, che potremmo senz'altro definire "francescano" per stile e valori, alla spiritualità ed alla suggestione di luoghi densi di cultura, di misticismo, di pace, di natura e tradizioni sarebbe stato davvero suggestivo.
Alla fine d'agosto il percorso è progettato, con mille dubbi ed incertezze. Siamo io Lucio Egon e Sembola, la Cristina che ha tanti impegni non vuole mancare e si aggregherà per metà giro.
Quando il Sembola vede il percorso mi dà del matto e scuote la testa...troppo tardi!
Si parte giovedì sera 5 settembre: arriviamo alla spicciola all'Eremo della Verna ospitati in Foresteria dai Frati, prima Nik&Nik e poi Lucio&Egon. Alla sera alcuni scatti al Santuario senza turisti come non l'avevamo mai visto ed al fantastico scenario che abbraccia Casentino e valli fino all'Amiata al tramonto.
Venerdì 6 settembre
h 7, inizia il Cammino: in sella alle mtb sul sentiero CAI50: il Calvano asceso all'alba, ed il divertente sentiero CAI75 fino a Pieve in un susseguirsi di curve e saltini ci fa subito assaporare la bellezza del percorso e della mtb.
Arrivati in valtiberina facciamo appena in tempo a riparare il mozzo della bici di Egon che erà già "partito"...mannaggia! Fortuna vuole che il mecca di Pieve Santo Stefano sistemi il tutto in mezzoretta e via, una bella colazione e si riparte!!
Salita di Cerbaiolo, che somma 700 m di dislivello: il caldo si fa sentire ma con calma ci gustiamo il minuscolo convento tappa dei pellegrini sin dai tempi di Francesco, e poi completiamo l'ascesa al Passo di Viamaggio sul CAI2 bellissimo sentiero duro ma panoramico e pedalabile.
Al Passo si unisce [MENTION=26646]morina[/MENTION], che nonostante tutti gli impegni e difficoltà non ha voluto mancare..una grande biker!
Saliamo dalla sterrata della Forata per evitare alcune creste, ma alla Spinella dobbiamo guadagnarci il crinale dell'Alpe della Luna che ci aspetta lassù, maestosa e imponente.
Un bel po' di spingismo anche se nei fantastici boschi dell'alpe ci porta sotto la Ripa, al Monte maggiore. Un rapido sguardo alla vista "a volo di uccello" sia a Toscana e Marche (mentre tuoni e lampi si odono da Sansepolcro!!) e si riparte su un durissimo trail da up&down, con molti tratti a spinta e sentieri tecnici da percorrere con attenzione.
Arriviamo stremati dopo quasi 3 ore di crinale a Bocca Trabaria, dove prendiamo il sentiero Italia con le salite fatte d'inerzia, anche se pure qui si aprono scenari incredibili sulla valtiberina, San Giustino e di là i monti Marchigiani Nerone, Catria e Cucco. Il sentiero non finisce mai.
Sapevamo che era la tappa più dura, e così è stato: è stata una vera traversata appenninica..
Alla fine giungiamo verso le 18 all'isolatissimo agriturismo sopra Parnacciano dove, soli soletti "in mezzo ai lupi" un po' come fece francesco, riposiamo.
Ovviamente tralascio i dettagli di una cena "da lupi" basata su specialità umbre caserecce, che nulla aggiunge alla cifra tecnica del percorso
Sabato 8 settembre
Il Sembola unne stà benissimo, ieri ha faticato assai causa bronchite, ma stringe i denti e ripartiamo ristorati da una fantastica colazione campagnola con marmellate da urlo e dolci della casa.
Dopo un po' di spinte che ci riportano sul sentiero Italia (che ci fanno pensare al peggio!) ci immettiamo invece in un toboga di sentieri e sterrate divetentissimo. La zona tra Bocca Trabaria e Bocca Serriola è davvero bella: si cambia continuamente panorami e spartiacque tra Marche ed Umbria ed anche il tracciato è divertente da guidare con passaggi anche tecnici che in alcuni tratti ricorda le balze e gli scorci lunari del Tiravento!
A Bocca Serriola breve sosta e via, si risale ancora: Monte Maggiore e poi suegiù fino alla Madonna dei 5 faggi. Adesso dobbiamo affidarci alle mappe e lasciare il Sentiero Italia per ritrovare la Via di Francesco "ufficiale", che dalla Valtiberina arriva a Pietralunga.
Salutiamo Cristina che rientra a malincuore a casa (e per fortuna ritrova la valle, visti i colli isolati che traversiamo!) e proseguiamo su sentieri molto gustosi e per noi sconosciuti.
Stradelli isolati in mezzo a casolari abbandonati, ed una discesa selvaggia verso Pietralunga. La giornata è calda, e la salita su ciottolato verso il centro del paese ci fa sbuffare parecchio, col Sembola che s'arrabbia con i paesini medievali..sempre in cima ai poggi!!
Un birra ed un panino col lonzino umbro, la sosta nella piazzetta in mezzo ai vecchietti che ci guardano senza capirci e si riparte, ancora abbiamo da pedalare.
La salita è sotto il sole, raggiungiamo San Benedetto vecchio ed oltre: adesso il paesaggio ed il percorso cambia: la strada è asfaltata o sterrata e pochi sono i tratti tecnici. Ma spesso le salite e gli strappi non sono dolci, e qui i colli si susseguono..fino a guadagnare la piana di Gubbio: ecco laggiù la fine della seconda tappa! Gli ultimi km li facciamo con calma perché stanchi: si trovano tanti pellegrini a piedi che salutiamo, ed alla fine giungiamo dalle Suore Maestre Pie Filippini che ci ospitano in pieno centro. Finalmente riposo!
.. e pure il passeggio nello splendido borgo medievale da cui Francesco spesso transitò. La tappa è stata meno dura della prima, ma la fatica si è sommata, le gambe erano ancora "segnate"... e lo zaino pesava anche oggi!!
Domenica 8 settembre
Colazione frugale dalle Suore, che però sono ospitalissime e ci hanno anche fatto il bucato dei ciclopanni !!
Oggi stiamo un po' meglio , anche perché abbiamo riposato bene ieri sera e qualche ora in più. Dopo la piana la prima lunga salita che ci porta da Ponte d'Assi a Vallingegno: dietro di noi bellissima la vista dei monti eugubini e della piana immersa nella bruma mattutina.
Passaggio dall'Eremo di San Pietro e giù in picchiata costeggiando il Lago di Valfabbrica, per poi risalire duramente per una mulattiera fino alla Barcaccia.
Ecco Valfabbrica, possiamo farci una bella sosta con forno annesso e acqua a volontà!! Mancano una dozzina di km ad Assisi, cominciamo ad aver voglia di arrivare e diamo meno peso alla fatica, al sudore ed alla polvere che ci sentiamo addosso.
Col Sembola cerchiamo una variante che ci permetta di fare la salita alla Pieve di San Niccolò senza spingismo ma neanche asfalto.
Argh! ne viene fuori una variante mtb durissima con una sterrata sempre ritta che sfocia in una mulattiera ciottolosa che ci porta così in cima..che ci facciamo un po' di metri di discesa tanto s'era saliti, pazienza!
Scollinato, vediamo laggiù la Basilica, con tanto di urlo liberatorio assai poco francescano
Il tempo di distrarmi e di scivolare su una discesa sterrata, evitando per un pelo conseguenze più serie...e via in picchiata verso Assisi.
L'ultima salita che stavamo facendo a dentistretti...non ce la fanno fare i Carabinieri, perché è un tratto a senso unico!!! Ridiamo e scendiamo per fare i cento metri finali dalla fantastica Basilica di S.Francesco.
Timbriamo le nostre credenziali che testimoniano il ciclopellegrinaggio: a noi bikersss non ci è bastata la Via di Francesco "communis", ma ci siamo inventati una via alternativa, fatta di crinale all'Alpe della Luna, dai monti di Bocca Trabaria e Bocca Serriola, dal percorrere il più possibile la Via di Francesco dei pellegrini a piedi.
Insomma imho la Via di Francesco in MTB è aperta!
Ce l'abbiamo fatta!!!
Dati tecnici:
ven 60,3 km x 2173 m Percorso: Verna Pieve S.Stefano Viamaggio Bocca Trabaria La Casciara
sab 53,5 km x 1364 m Percorso: La Casciara Bocca Serriola Pietralunga Gubbio
dom 55,1 km x 1271 m Percorso: Gubbio Ponte d'Assi Valfabbrica Assisi
Ringrazio
[MENTION=10209]egon[/MENTION] perché è stato il primo ad aderire ed a voler venire nonostante
i mille problemi che deve quotidianamente tenere a bada
[MENTION=42196]LUCIO FEDELI[/MENTION] perché non lo vedo mai ad Arezzo..ma per i giri lunghi non tradisce, è sempre accanto e pedala finché c'è da pedalare
[MENTION=351]sembola[/MENTION], perché si è aggregato nonostante non stesse benissimo e comunque ci ha dato mille consigli e seguito col GPS...stavolta in salita non sempre ha chiacchierato!!!
[MENTION=26646]morina[/MENTION] perché ha fortissimamente voluto esserci, e c'è stata ed ha preso sicuramente la parte più dura e massacrante del tour, ma sicuramente la più suggestiva ciclisticamente!!
Le foto, ne ho messe solo alcune...sono tante e non sapevo quali scegliere! Una selezione Qui, tutte quante le scattate Qui
Alla prossima...e PaxEtBonum!
Nikthenightfly
un'avventura a metà tra l'escursione ed il pellegrinaggio;
una "linea" che non è un flow od uno spot;
una "linea" che è un sottile cammino che unisce luoghi ma soprattutto persone;
crinali sentieri e stradelli da un eremo colmo di silenzio e pace, La Verna ad un paese che emana spiritualità e gioia, Assisi.
L'idea era nata a primavera, sviluppando percorsi mappe e suggerimenti nelle mie consuete fantasticherie serali su cartine e tracce.
Avevo pensato che aldilà delle proprie convinzioni ed idee, un tracciato che unisse le difficoltà e la bellezza del nostro sport, la mtb, che potremmo senz'altro definire "francescano" per stile e valori, alla spiritualità ed alla suggestione di luoghi densi di cultura, di misticismo, di pace, di natura e tradizioni sarebbe stato davvero suggestivo.
Alla fine d'agosto il percorso è progettato, con mille dubbi ed incertezze. Siamo io Lucio Egon e Sembola, la Cristina che ha tanti impegni non vuole mancare e si aggregherà per metà giro.
Quando il Sembola vede il percorso mi dà del matto e scuote la testa...troppo tardi!
Si parte giovedì sera 5 settembre: arriviamo alla spicciola all'Eremo della Verna ospitati in Foresteria dai Frati, prima Nik&Nik e poi Lucio&Egon. Alla sera alcuni scatti al Santuario senza turisti come non l'avevamo mai visto ed al fantastico scenario che abbraccia Casentino e valli fino all'Amiata al tramonto.
Venerdì 6 settembre
h 7, inizia il Cammino: in sella alle mtb sul sentiero CAI50: il Calvano asceso all'alba, ed il divertente sentiero CAI75 fino a Pieve in un susseguirsi di curve e saltini ci fa subito assaporare la bellezza del percorso e della mtb.
Arrivati in valtiberina facciamo appena in tempo a riparare il mozzo della bici di Egon che erà già "partito"...mannaggia! Fortuna vuole che il mecca di Pieve Santo Stefano sistemi il tutto in mezzoretta e via, una bella colazione e si riparte!!
Salita di Cerbaiolo, che somma 700 m di dislivello: il caldo si fa sentire ma con calma ci gustiamo il minuscolo convento tappa dei pellegrini sin dai tempi di Francesco, e poi completiamo l'ascesa al Passo di Viamaggio sul CAI2 bellissimo sentiero duro ma panoramico e pedalabile.
Al Passo si unisce [MENTION=26646]morina[/MENTION], che nonostante tutti gli impegni e difficoltà non ha voluto mancare..una grande biker!
Saliamo dalla sterrata della Forata per evitare alcune creste, ma alla Spinella dobbiamo guadagnarci il crinale dell'Alpe della Luna che ci aspetta lassù, maestosa e imponente.
Un bel po' di spingismo anche se nei fantastici boschi dell'alpe ci porta sotto la Ripa, al Monte maggiore. Un rapido sguardo alla vista "a volo di uccello" sia a Toscana e Marche (mentre tuoni e lampi si odono da Sansepolcro!!) e si riparte su un durissimo trail da up&down, con molti tratti a spinta e sentieri tecnici da percorrere con attenzione.
Arriviamo stremati dopo quasi 3 ore di crinale a Bocca Trabaria, dove prendiamo il sentiero Italia con le salite fatte d'inerzia, anche se pure qui si aprono scenari incredibili sulla valtiberina, San Giustino e di là i monti Marchigiani Nerone, Catria e Cucco. Il sentiero non finisce mai.
Sapevamo che era la tappa più dura, e così è stato: è stata una vera traversata appenninica..
Alla fine giungiamo verso le 18 all'isolatissimo agriturismo sopra Parnacciano dove, soli soletti "in mezzo ai lupi" un po' come fece francesco, riposiamo.
Ovviamente tralascio i dettagli di una cena "da lupi" basata su specialità umbre caserecce, che nulla aggiunge alla cifra tecnica del percorso
Sabato 8 settembre
Il Sembola unne stà benissimo, ieri ha faticato assai causa bronchite, ma stringe i denti e ripartiamo ristorati da una fantastica colazione campagnola con marmellate da urlo e dolci della casa.
Dopo un po' di spinte che ci riportano sul sentiero Italia (che ci fanno pensare al peggio!) ci immettiamo invece in un toboga di sentieri e sterrate divetentissimo. La zona tra Bocca Trabaria e Bocca Serriola è davvero bella: si cambia continuamente panorami e spartiacque tra Marche ed Umbria ed anche il tracciato è divertente da guidare con passaggi anche tecnici che in alcuni tratti ricorda le balze e gli scorci lunari del Tiravento!
A Bocca Serriola breve sosta e via, si risale ancora: Monte Maggiore e poi suegiù fino alla Madonna dei 5 faggi. Adesso dobbiamo affidarci alle mappe e lasciare il Sentiero Italia per ritrovare la Via di Francesco "ufficiale", che dalla Valtiberina arriva a Pietralunga.
Salutiamo Cristina che rientra a malincuore a casa (e per fortuna ritrova la valle, visti i colli isolati che traversiamo!) e proseguiamo su sentieri molto gustosi e per noi sconosciuti.
Stradelli isolati in mezzo a casolari abbandonati, ed una discesa selvaggia verso Pietralunga. La giornata è calda, e la salita su ciottolato verso il centro del paese ci fa sbuffare parecchio, col Sembola che s'arrabbia con i paesini medievali..sempre in cima ai poggi!!
Un birra ed un panino col lonzino umbro, la sosta nella piazzetta in mezzo ai vecchietti che ci guardano senza capirci e si riparte, ancora abbiamo da pedalare.
La salita è sotto il sole, raggiungiamo San Benedetto vecchio ed oltre: adesso il paesaggio ed il percorso cambia: la strada è asfaltata o sterrata e pochi sono i tratti tecnici. Ma spesso le salite e gli strappi non sono dolci, e qui i colli si susseguono..fino a guadagnare la piana di Gubbio: ecco laggiù la fine della seconda tappa! Gli ultimi km li facciamo con calma perché stanchi: si trovano tanti pellegrini a piedi che salutiamo, ed alla fine giungiamo dalle Suore Maestre Pie Filippini che ci ospitano in pieno centro. Finalmente riposo!
.. e pure il passeggio nello splendido borgo medievale da cui Francesco spesso transitò. La tappa è stata meno dura della prima, ma la fatica si è sommata, le gambe erano ancora "segnate"... e lo zaino pesava anche oggi!!
Domenica 8 settembre
Colazione frugale dalle Suore, che però sono ospitalissime e ci hanno anche fatto il bucato dei ciclopanni !!
Oggi stiamo un po' meglio , anche perché abbiamo riposato bene ieri sera e qualche ora in più. Dopo la piana la prima lunga salita che ci porta da Ponte d'Assi a Vallingegno: dietro di noi bellissima la vista dei monti eugubini e della piana immersa nella bruma mattutina.
Passaggio dall'Eremo di San Pietro e giù in picchiata costeggiando il Lago di Valfabbrica, per poi risalire duramente per una mulattiera fino alla Barcaccia.
Ecco Valfabbrica, possiamo farci una bella sosta con forno annesso e acqua a volontà!! Mancano una dozzina di km ad Assisi, cominciamo ad aver voglia di arrivare e diamo meno peso alla fatica, al sudore ed alla polvere che ci sentiamo addosso.
Col Sembola cerchiamo una variante che ci permetta di fare la salita alla Pieve di San Niccolò senza spingismo ma neanche asfalto.
Argh! ne viene fuori una variante mtb durissima con una sterrata sempre ritta che sfocia in una mulattiera ciottolosa che ci porta così in cima..che ci facciamo un po' di metri di discesa tanto s'era saliti, pazienza!
Scollinato, vediamo laggiù la Basilica, con tanto di urlo liberatorio assai poco francescano
Il tempo di distrarmi e di scivolare su una discesa sterrata, evitando per un pelo conseguenze più serie...e via in picchiata verso Assisi.
L'ultima salita che stavamo facendo a dentistretti...non ce la fanno fare i Carabinieri, perché è un tratto a senso unico!!! Ridiamo e scendiamo per fare i cento metri finali dalla fantastica Basilica di S.Francesco.
Timbriamo le nostre credenziali che testimoniano il ciclopellegrinaggio: a noi bikersss non ci è bastata la Via di Francesco "communis", ma ci siamo inventati una via alternativa, fatta di crinale all'Alpe della Luna, dai monti di Bocca Trabaria e Bocca Serriola, dal percorrere il più possibile la Via di Francesco dei pellegrini a piedi.
Insomma imho la Via di Francesco in MTB è aperta!
Ce l'abbiamo fatta!!!
Dati tecnici:
ven 60,3 km x 2173 m Percorso: Verna Pieve S.Stefano Viamaggio Bocca Trabaria La Casciara
sab 53,5 km x 1364 m Percorso: La Casciara Bocca Serriola Pietralunga Gubbio
dom 55,1 km x 1271 m Percorso: Gubbio Ponte d'Assi Valfabbrica Assisi
Ringrazio
[MENTION=10209]egon[/MENTION] perché è stato il primo ad aderire ed a voler venire nonostante
i mille problemi che deve quotidianamente tenere a bada
[MENTION=42196]LUCIO FEDELI[/MENTION] perché non lo vedo mai ad Arezzo..ma per i giri lunghi non tradisce, è sempre accanto e pedala finché c'è da pedalare
[MENTION=351]sembola[/MENTION], perché si è aggregato nonostante non stesse benissimo e comunque ci ha dato mille consigli e seguito col GPS...stavolta in salita non sempre ha chiacchierato!!!
[MENTION=26646]morina[/MENTION] perché ha fortissimamente voluto esserci, e c'è stata ed ha preso sicuramente la parte più dura e massacrante del tour, ma sicuramente la più suggestiva ciclisticamente!!
Le foto, ne ho messe solo alcune...sono tante e non sapevo quali scegliere! Una selezione Qui, tutte quante le scattate Qui
Alla prossima...e PaxEtBonum!
Nikthenightfly