Come non capirti quando parli di come sia importante la famiglia per affrontare certe sfide a cui la vita ti fa partecipare...
Nell'agosto del 2010 ho perso un cugino di soli 32 anni, che ha combattuto per un anno e mezzo prima di cedere. Degli ultimi giorni ricordo, ancora troppo bene, che si andava a trovarlo per scambiare qualche parola, cercare di farlo ridere o se non altro si cercava di farlo sentire di essere a casa e non in un letto di ospedale. Ma ricordo ancora meglio l'angoscia di entrare in un reparto di oncologia, e che era davvero difficile non cadere nella tentazione di piangere, ma si resisteva per non aggiungere sconforto.
Alla fine le infermiere ci comunicarono che negli ultimi giorni si era reso conto che non sarebbe più uscito da quella stanza, ma non ne ha mai fatto parola con famigliari e amici per non essere compatito.
Ti dico questo perchè so cosa sta passando chi è vicino a te, e con l'attegiamento che hai vi date forza a vicenda. La cosa più importante ora è non smettere di pedalare...