Leggete questo, sempre in riferimento ai divieti di Arco:
«Le sbarre contro i biker fermano solo i cavalli»
ARCO. «La Sat chiude i sentieri ai bikers, ma perché deve rimetterci soprattutto chi va a cavallo?» La domanda, un po' stizzita, la pone Bruno Corradini di Dro, uno degli appassionati di sport equestri del basso Sarca. «Ancora una volta - scrive - noi appassionati di cavalli, gente normale (non nobili facoltosi) che abbiamo come amico e compagno di sport e tempo libero il cavallo, dobbiamo scontrarci con la noiosa visione della vita della burocrazia o di chi chi giustamente difende dei principi sacrosanti, ma usa metodi che penalizzano o escludono altre categorie. Che non hanno colpa alcuna. Già da anni lottiamo con la Forestale affinché studi "canalette" non pericolose per i cavalli, ma soprattutto lasci lo spazio necessario al loro passaggio a fianco delle famose stanghe. Ora leggiamo che pure il Comune di Arco sta chiudendo i sentieri con stanghe o simili ostacoli per non far passare i rampichini. Allora poniamo una domanda ad assessori e ispettori forestali: il cavallo danneggia i sentieri? C'è qualche legge che vieta il passaggio dei cavalli sulle strade di montagna o sui sentieri della Sat? No. Il cavallo non fa solchi, quindi non provoca danni. La legge provinciale del 1978 vieta il transito ai veicoli, non a persone od animali. E allora perché alla fine paghiamo solo noi? Le stanghe non fermano le bici o le moto. Fermano le macchine, ma per quelle basta solo un pilone in mezzo alla strada. Le stanghe fermano, invece, purtroppo, i cavalli, le persone anziane o con handicap. Ringraziando la Forestale che, non paga delle stanghe, ha speso cifre notevoli per porre grossi massi al fianco delle stesse o addirittura le ha spostate vicino a scarpate o dirupi pericolosissimi, speriamo che le amministrazioni della zona, e in particolare l'assessore di Arco Miori, non commettano lo steso errore, ma intervengano invece presso la Forestale (visto che il territorio è comunale) affinché renda transitabili i passaggi a pedoni e cavalli. Ci auguriamo, inoltre, che il Club Basso Sarca Cavalli, nato per difendere e promulgare la passione del cavallo, faccia propria questa battaglia intervenendo nelle sedi opportune con mezzi adeguati».
Fonte: http://www.trentinocorrierealpi.quo...inocorrierealpi/arch_14/trento/riva/ag204.htm
«Le sbarre contro i biker fermano solo i cavalli»
ARCO. «La Sat chiude i sentieri ai bikers, ma perché deve rimetterci soprattutto chi va a cavallo?» La domanda, un po' stizzita, la pone Bruno Corradini di Dro, uno degli appassionati di sport equestri del basso Sarca. «Ancora una volta - scrive - noi appassionati di cavalli, gente normale (non nobili facoltosi) che abbiamo come amico e compagno di sport e tempo libero il cavallo, dobbiamo scontrarci con la noiosa visione della vita della burocrazia o di chi chi giustamente difende dei principi sacrosanti, ma usa metodi che penalizzano o escludono altre categorie. Che non hanno colpa alcuna. Già da anni lottiamo con la Forestale affinché studi "canalette" non pericolose per i cavalli, ma soprattutto lasci lo spazio necessario al loro passaggio a fianco delle famose stanghe. Ora leggiamo che pure il Comune di Arco sta chiudendo i sentieri con stanghe o simili ostacoli per non far passare i rampichini. Allora poniamo una domanda ad assessori e ispettori forestali: il cavallo danneggia i sentieri? C'è qualche legge che vieta il passaggio dei cavalli sulle strade di montagna o sui sentieri della Sat? No. Il cavallo non fa solchi, quindi non provoca danni. La legge provinciale del 1978 vieta il transito ai veicoli, non a persone od animali. E allora perché alla fine paghiamo solo noi? Le stanghe non fermano le bici o le moto. Fermano le macchine, ma per quelle basta solo un pilone in mezzo alla strada. Le stanghe fermano, invece, purtroppo, i cavalli, le persone anziane o con handicap. Ringraziando la Forestale che, non paga delle stanghe, ha speso cifre notevoli per porre grossi massi al fianco delle stesse o addirittura le ha spostate vicino a scarpate o dirupi pericolosissimi, speriamo che le amministrazioni della zona, e in particolare l'assessore di Arco Miori, non commettano lo steso errore, ma intervengano invece presso la Forestale (visto che il territorio è comunale) affinché renda transitabili i passaggi a pedoni e cavalli. Ci auguriamo, inoltre, che il Club Basso Sarca Cavalli, nato per difendere e promulgare la passione del cavallo, faccia propria questa battaglia intervenendo nelle sedi opportune con mezzi adeguati».
Fonte: http://www.trentinocorrierealpi.quo...inocorrierealpi/arch_14/trento/riva/ag204.htm