La reliquia della mòta

zoorlen

Biker celestialis
14/12/04
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Graziella
Dopo che ieri ho preso una bella grandinata e mi sono fatto quasi 20km sotto l'acqua, in bdc, oggi non avevo voglia di umido. Alle 8 era tutto coperto: pioverà? Non pioverà? Ho guardato il Surly, lubrificato tutto ieri... no, via, prendo la mtb. E' una vita che non faccio una bella uscita off-road, fra la raccolta delle olive ed il tempaccio ho sempre ripiegato per uscite su strada... Parto e mi faccio un itinerario nel cervello... se non che, arrivato a un certo punto, vedo che è stato segnato con delle stricioline una strada che non avevo mai imboccato: pensavo andasse ad un'abitazione. Lo imbocco, scende per un po' e diventa sempre più stretto... il fondo è marcio per l'acqua caduta in questi giorni ma tutto sommato si va bene; inizia la salita: che pettate! Ad un certo punto lo stradello si allarga e si vedono tracce di ruspe e trattori dei taglialegna: mòta dappertutto, non c'è modo di evitarla... vabbe', mica avrò pensato di arrivare a casa pulito? Faccio 2 metri e la ruota davanti affonda fino al mozzo: sono fermo. Sgancio, appoggio il sinistro a terra e il piede sprofonda completamente nell'argilla. Tiro su... niente. Piantato lì. Mi vedo già a passare la notte all'addiaccio: che autonomia ho? Una banana e un Oro Saiwa :))): Tiro di nuovo, più forte... PLOP! Esce il piede ma la scarpa rimane lì! Allora, con una gamba su come un fenicottero, inizio a guardarmi attorno: c'è niente per mestare nel fango? Macchè! Cerco qualcosa per appoggiare il piede scalzo... guarda, lì sembra terreno sodo: metto il piede a terra e... fischia, tutto dentro! NOOOO! :cry: Nel frattempo guardo dov'era la scarpa e non la vedo più: la mota l'ha chiusa dentro... allora rumo con la mano, non la trovo. Riprovo... niente. PANICO. Alla fine sento qualcosa, tiro ma non viene. Dopo due o tre tentativi (e offese alla trinità e tutti i santi) sono riuscito a tirarla fuori... MIRACOLO! Si sente la musichina di Fantozzi quando vede l'Arcangelo Gabriele. L'ho svuotata, mi sono pulito il piede alla meno peggio e me la sono riinfilata. Mi sembra di avere la palla dei carcerati, peserà 5 chili... e non vi dico come ho impiastricciato le manopole! E ora che fo, torno indietro? Ma nemmeno per sogno! Vado avanti, trovo sette o otto bivi e alla fine sbuco su una strada. Scendo, risalgo, giro... Ecco, sono in un posto conosciuto. Decido di continuare il giro come l'avevo programmato all'inizio, ma il terreno è veramente impossibile: le ruote si appiccicano, si dura un monte di fatica... poi sono passati diversi fuoristrada di cacciatori ed hanno fatto ancora più danno. La trasmissione poi è tutto un pastone: ogni tanto mi fermo a spruzzarci acqua dal Camelback ma l'effetto dura pochissimo. Mi fermo a fare colazione nel silenzio del bosco e penso agli inglesi: cavolo, loro sono in queste condizione 200 giorni all'anno, forse anche di più. E non mollano. E viaggiano anche, pensa a Peat e agli Atherton. E poi, in fin dei conti, sono sempre abbastanza pulito! Animo! Inizio la discesa e decido di fare una mulattiera abbastanza battuta per evitare i cinghialai... ma non è abbastanza: arrivato ad un certo punto sento gridare, dietro una curva: "Eccolo, eccolo!". Mi trovo davanti un ometto rincoglionito col giacchettino arancione che mi punta contro un fucile...
- "Oooooh! Leva quel fucile, bischero!"
- "Vai via, vai via!"
- "Siamo sulla strada, non lo vedi! Branco di prepotenti..."
Passo oltre e lo mando bene bene in culo: ci mancava lui, in una giornata così. Arrivo sull'asfalto, mi passa un branco di stradisti che mi sverniciano. Provo a tenere il passo ma il cambio salta e le gambe sono durine... ridendo e scherzando ho fatto più di trenta chilometri e ne mancano ancora un bel po' per tornare a casa. A questo punto inizio a pensare a come sarò accolto: sono in ritardo e sudicio come un bacchio da pollaio... Infatti, eccomi mentre prego la mia compagna per avere accesso alle mura domestiche:

tiprego.jpg


Ecco anche la reliquia, la scarpa "miracolata" ritrovata nel mare di mòta qui rivestita di foglie, aghi di pino e altre amenità:

scarpa.jpg


Da oggi, se non volete trovare il fango, dovete venire in pellegrinaggio ad adorarla :smile:

Il BEATO ZOORLEN vi benedice in nome dell'argilla :))):

beato.JPG
 

rob.cri

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mt.leoni bike park
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:celopiùg::celopiùg:
Dopo che ieri ho preso una bella grandinata e mi sono fatto quasi 20km sotto l'acqua, in bdc, oggi non avevo voglia di umido. Alle 8 era tutto coperto: pioverà? Non pioverà? Ho guardato il Surly, lubrificato tutto ieri... no, via, prendo la mtb. E' una vita che non faccio una bella uscita off-road, fra la raccolta delle olive ed il tempaccio ho sempre ripiegato per uscite su strada... Parto e mi faccio un itinerario nel cervello... se non che, arrivato a un certo punto, vedo che è stato segnato con delle stricioline una strada che non avevo mai imboccato: pensavo andasse ad un'abitazione. Lo imbocco, scende per un po' e diventa sempre più stretto... il fondo è marcio per l'acqua caduta in questi giorni ma tutto sommato si va bene; inizia la salita: che pettate! Ad un certo punto lo stradello si allarga e si vedono tracce di ruspe e trattori dei taglialegna: mòta dappertutto, non c'è modo di evitarla... vabbe', mica avrò pensato di arrivare a casa pulito? Faccio 2 metri e la ruota davanti affonda fino al mozzo: sono fermo. Sgancio, appoggio il sinistro a terra e il piede sprofonda completamente nell'argilla. Tiro su... niente. Piantato lì. Mi vedo già a passare la notte all'addiaccio: che autonomia ho? Una banana e un Oro Saiwa :))): Tiro di nuovo, più forte... PLOP! Esce il piede ma la scarpa rimane lì! Allora, con una gamba su come un fenicottero, inizio a guardarmi attorno: c'è niente per mestare nel fango? Macchè! Cerco qualcosa per appoggiare il piede scalzo... guarda, lì sembra terreno sodo: metto il piede a terra e... fischia, tutto dentro! NOOOO! :cry: Nel frattempo guardo dov'era la scarpa e non la vedo più: la mota l'ha chiusa dentro... allora rumo con la mano, non la trovo. Riprovo... niente. PANICO. Alla fine sento qualcosa, tiro ma non viene. Dopo due o tre tentativi (e offese alla trinità e tutti i santi) sono riuscito a tirarla fuori... MIRACOLO! Si sente la musichina di Fantozzi quando vede l'Arcangelo Gabriele. L'ho svuotata, mi sono pulito il piede alla meno peggio e me la sono riinfilata. Mi sembra di avere la palla dei carcerati, peserà 5 chili... e non vi dico come ho impiastricciato le manopole! E ora che fo, torno indietro? Ma nemmeno per sogno! Vado avanti, trovo sette o otto bivi e alla fine sbuco su una strada. Scendo, risalgo, giro... Ecco, sono in un posto conosciuto. Decido di continuare il giro come l'avevo programmato all'inizio, ma il terreno è veramente impossibile: le ruote si appiccicano, si dura un monte di fatica... poi sono passati diversi fuoristrada di cacciatori ed hanno fatto ancora più danno. La trasmissione poi è tutto un pastone: ogni tanto mi fermo a spruzzarci acqua dal Camelback ma l'effetto dura pochissimo. Mi fermo a fare colazione nel silenzio del bosco e penso agli inglesi: cavolo, loro sono in queste condizione 200 giorni all'anno, forse anche di più. E non mollano. E viaggiano anche, pensa a Peat e agli Atherton. E poi, in fin dei conti, sono sempre abbastanza pulito! Animo! Inizio la discesa e decido di fare una mulattiera abbastanza battuta per evitare i cinghialai... ma non è abbastanza: arrivato ad un certo punto sento gridare, dietro una curva: "Eccolo, eccolo!". Mi trovo davanti un ometto rincoglionito col giacchettino arancione che mi punta contro un fucile...
- "Oooooh! Leva quel fucile, bischero!"
- "Vai via, vai via!"
- "Siamo sulla strada, non lo vedi! Branco di prepotenti..."
Passo oltre e lo mando bene bene in culo: ci mancava lui, in una giornata così. Arrivo sull'asfalto, mi passa un branco di stradisti che mi sverniciano. Provo a tenere il passo ma il cambio salta e le gambe sono durine... ridendo e scherzando ho fatto più di trenta chilometri e ne mancano ancora un bel po' per tornare a casa. A questo punto inizio a pensare a come sarò accolto: sono in ritardo e sudicio come un bacchio da pollaio... Infatti, eccomi mentre prego la mia compagna per avere accesso alle mura domestiche:

tiprego.jpg


Ecco anche la reliquia, la scarpa "miracolata" ritrovata nel mare di mòta qui rivestita di foglie, aghi di pino e altre amenità:

scarpa.jpg


Da oggi, se non volete trovare il fango, dovete venire in pellegrinaggio ad adorarla :smile:

Il BEATO ZOORLEN vi benedice in nome dell'argilla :))):

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ti capisco, anche se male male non ti è andata, (cacciatore a parte)
 

-bornoc-

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Uliveto Terme (PI)
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Atomz Quark 2 20" + Norco A Line + Sunn Kern S1 + supermarket
Sgancio, appoggio il sinistro a terra e il piede sprofonda completamente nell'argilla. Tiro su... niente. Piantato lì. Mi vedo già a passare la notte all'addiaccio: che autonomia ho? Una banana e un Oro Saiwa :))): Tiro di nuovo, più forte... PLOP! Esce il piede ma la scarpa rimane lì! Allora, con una gamba su come un fenicottero, inizio a guardarmi attorno: c'è niente per mestare nel fango? Macchè! Cerco qualcosa per appoggiare il piede scalzo... guarda, lì sembra terreno sodo: metto il piede a terra e... fischia, tutto dentro! NOOOO! :cry: Nel frattempo guardo dov'era la scarpa e non la vedo più: la mota l'ha chiusa dentro... allora rumo con la mano, non la trovo. Riprovo... niente. PANICO.

:smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile:
:smile: :smile: :smile: :smile: MISENTOMALE :smile: :smile: :smile: :smile:
:smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile:

che faina,non giri mai,e la volta che esci finisci in un ginepraio,era meglio se ti sparava il vecchietto,cosi finivi di patire:smile:

:smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile:


 

I'CANGIA

Biker delirius tremens
30/10/06
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SCANDICCI
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:smile:
Mi sarebbe piaciuto vederti chinato con la mano nella mota a cercare la scarpa.:hahaha:
Sei elegantissimo Lore con la maglia verde come la bici e inoltre quelle spruzzate di mota e le foglie sulle scarpe si intonano alla perfezione.
Altro che Beato, queste come dice il saggio Obelix sono le uscite che danno "prestigio".
:nunsacci:
Anzi ora che ci ripenso il manuale veramente dice che ci vorrebbero anche un pò di sgraffi e sbucci per potersi fregiare di tal definizione.
:smile:
 

cencio

Biker immensus
30/10/02
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Leghorn
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Mi sarebbe piaciuto vederti chinato con la mano nella mota a cercare la scarpa.:hahaha:
Sei elegantissimo Lore con la maglia verde come la bici e inoltre quelle spruzzate di mota e le foglie sulle scarpe si intonano alla perfezione.
Altro che Beato, queste come dice il saggio Obelix sono le uscite che danno "prestigio".
:nunsacci:
Anzi ora che ci ripenso il manuale veramente dice che ci vorrebbero anche un pò di sgraffi e sbucci per potersi fregiare di tal definizione.
:smile:

Maestro hai ragione..oserei dire che si possa proprio trattare di "poseraggio estremo" radical-chic. Notare gli accostamenti cromatici finto casuali , la bici sporcata al punto giusto e il vezzo della foglia sulla scarpa...:smile:
Zoorlen fai caare :il-saggi:
 

zoorlen

Biker celestialis
14/12/04
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Graziella
Mi sarebbe piaciuto vederti chinato con la mano nella mota a cercare la scarpa.:hahaha:

Se c'era uno con la telecamera si vendeva più copie noi che "The Collective"...

Sei elegantissimo Lore con la maglia verde come la bici

Speriamo ancora per poco... :spetteguless:

li trovera' pane per i suoi denti,quella di oggi gli sembrera' oro:smile::smile:

Ce l'abbiamo anche noi una zona off limits: una volta, con Emanuele, ci si impaccarono talmente le bici che non giravano più le ruote. Menomale si trovo una signora davanti ad una capanna che ci prestò una vecchia granata... si misero le biciclette a mollo in un torrente e si pulirono con quella ;-)
 

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