- 4/12/21
- 1.462
- 1.114
- 0
- Bike
- Giant Fathom, Cannondale Topstone, Specialized Demo DH, NoName Cr-Mo
Alla luce dei recenti incidenti in montagna (in un caso ero personalmente sul posto) vorrei aprire questa discussione sulla percezione del pericolo in riferimento alle attività sportive che si praticano in ambiente montano: quindi escursionismo impegnativo di vario tipo (in particolare ferrate, tracciati difficili), alpinismo vero e proprio, scialpinismo e ovviamente mountainbike su tracciati difficili/esposti. Vorrei sottolineare il concetto di percezione del pericolo, perchè a mio modo di vedere il pericolo è sempre difficile (se non impossibile) da oggettivare e personalmente sono dell'idea che non sia possibile indentificare un livello di rischio obiettivamente "inaccettabile". Quindi se una cosa mi sembra pericolosa, cioè la percepisco soggettivamente come off-limits in termini di rischio, semplicemente non la faccio. Questo discorso potrebbe essere certamente esteso ad attività sportive non alpinistiche come per esempio andare in bici da corsa su strade trafficate, cosa che io personalmente percepisco come ben più pericoloso che andare in montagna (è anche per questo che da diversi anni ho abbandonato la bici da corsa). Quindi il concetto che mi interesserebbe sviluppare è la percezione soggettiva del rischio.
Questi in particolare sono gli incidenti che sono recentemente avvenuti. Nel primo caso si tratta di una escursionista, nel secondo di un alpinista:
Questi in particolare sono gli incidenti che sono recentemente avvenuti. Nel primo caso si tratta di una escursionista, nel secondo di un alpinista:
Turista tedesca precipita per duecento metri e muore sul Gran Pilastro
Sarebbe inciampata, forse sui propri bastoncini da trekking
www.altoadige.it
Precipitato sul Catinaccio, resta gravissimo Mattia Amort
Il 25enne di Daiano è ricoverato al San Maurizio di Bolzano
www.giornaletrentino.it