Giugno 1989, finite le medie e mio papà, invece di comprami il motorino, mi prende una MTB. Quella Wilier Climber dai colori fluo, il cambio Mountain LX con corone ovali (48-38-28!), le leve di cambiata verso l'alto (21 rapporti), è stata una grande conquista. Appena uscito dal negozio e la bici ma la porto a casa direttamente: 5 km per 300 di dislivello, così, tanto per iniziare col piede giusto. Ricordo ancora il prezzo che pagò, e che ancora a questi giorni mi fa sentire in colpa: 900 mila lire, da Cornale, a Valdagno. Un motorino, un Peripoli Oxford, il non plus ultra per il 14enne di buone speranze, veniva un milione e 3.
Mi ha accompagnato fino al 1996 quando, entrando sempre dal solito Cornale per fare il tagliando alla bici, vedo appesa la sostituta: tutta cromata, niente più colori fluo fastidiosi, nero e grigio e basta, montata
XT. Torno a casa, prendo i primi sudati risparmi e lascio in permuta la bici. A ripensarci, adesso, ma anche allora, appena fatto l'affare, mi piange un po' il cuore: l'ho data dentro senza pensarci più di tanto. Ingrato che non sono altro!