tarantola ha scritto:
visto anche io. Nella parte finale del ghiacciaio, mentre zig zaga tra i crepacci, penso di aver vissuto la massima sensazione di inquietudine che abbia mai provato!
Unica nota: possbile che la letteratura di montagna che ha successo è sempre legata a tragedie. Questa, il celebre aria sottile, cometa sull'annapurna e anche quello di Messner quando perde il fratello... Disgrazie su disgrazie. Ma nessuno che decanta la bellezza dell'alpinismo d'alta quota?
per il momento mi limito ai film (cortometraggi da 20 a 50 mn), quattro sono quelli che consiglio e che decantano la bellezza dell'arrampicata dal mare alle alte vette
1 - metamorphose con p. beraulth ambientato nelle calanques francesi
2 - è pericoloso sporgersi con c. destivelle ambientato in verdon
3 - christophe con c. profit ambientato sul dru al bianco
ed ora quello che per mè è un capolavoro
4 - cumbre con m. pedrini di f.mariani
il piacere della scalata in quota su una grande montagna
marco pedrini negli anni 80 compie la prima salita in solitaria ed in giornata della via del compressore, sino allora circa 50 spedizioni sono state respinte dal cerro torre, si autoassicura solo sull'ultimo tiro. nei giorni successivi compie la 14esima e la 15 esima ripetizione salendo con fulvio mariani per fare le riprese del film giungendo in vetta un'altra volta.
quindi impresona alpinistica di alto livello, tre salite sul torre in pochi giorni e quando sale con mariani più volte, per esigenze cinematografiche, dopo averlo lasciato in sosta, si cala per qualche lunghezza e riparte in arrampicata solitaria. insomma una grandissima prestazione in tutti i sensi, se poi ci mettiamo che marco arrampica per la gran parte in mezze maniche e quando arriva al compressore fa il gigione e lo cavalca come una moto, fa un po di senso, in quanto non è in falesia ma sull'urlo pietrificato, eppure si diverte e fa divertire. un film leggero ma non superficiale, dove mariani e pedrini non si prendono mai troppo sul serio pur essendo coscienti della portata di ciò che stanno facendo, in alcune parti molto poetico ed anche ironico (bella la scenetta finale)