La frase

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Titti DH

Biker celestialis
8/2/07
7.875
-3
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Osimo-Italy
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aspetta..allora..tra un pò te la scrivo io...potresti essere un personaggio interessante x un romanzo...soprattutto il tuo tatuaggio sul collo che si sposta da una parte all'altra!!!!:cucù:
...be' se proprio devo me la scrivo da solo,e non la metto sicuro in un forum di mtb...x il tatuaggio se non sbaglio e' la seconda volta che ti sento dire che se sposta...cioe'...scherza' e' un conto,ma te Ca te devi fa vede davvero...:nunsacci:
 

Black Biker

Biker assatanatus
6/9/05
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Cascina (PI)
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La montagna mi fa paura; forse perché non la conosco. In questo periodo è un po’un’ amore ed un odio. Un amore per quello che mi può offrire ed un odio per quello che al momento mi aspetta. La montagna ora rappresenta per me la mia vita. E’ stata tutto uno scalare, senza arrivare da nessuna parte. In realtà credo di essere ancora in viaggio solo che non so bene per quale meta e quanto ancora mi manca. La mia voglia di volare forse è proprio legato a questo. Sono stanca e mi muovo solo a forza di inerzia e vorrei arrivare in cima il prima possibile, ma la cima sarà poi l’inizio di un altro viaggio, questa volta però più divertente, perché sarà in discesa. E’ vero quello che dici tu del freerider e del sentirsi libero. Ma freerider non ci diventi per caso. Se fosse così saresti un finto freerider e non saresti in grado di assaporare appieno la natura che ti circonda. Il freerider è parte della natura, è un tutt’uno con essa e come la natura si evolve, lui/lei si evolve.
La montagna non è però solo discesa ma anche salita. Dipende da te poi come voler arrivare alla cima; con la bici, con il furgone, con la seggiovia, a “barbetta” come faccio io, e allo stesso modo dipenderà da te e solo da te come affronterai la discesa. In modo “naturale”, lasciando scie invisibile e profumate nell’aria o tenendo i freni tirati, perché la paura è superiore all’ebbrezza.

Cara Olivia, anch'io spesso prima di iniziare a scalare le mie montagne, vedendole dal basso, sono intimorito da questi giganti imponenti e muti che si ergono con tanta imponenza e da lontano sembrano così misteriosi ed indecifrabili.
Una volta iniziato a scalarli però la paura passa... tornante dopo tornante, strappo dopo strappo e ad ogni ostacolo superato mi sento sempre più forte, riesco a convincermi che i limiti più pericolosi sono quelli che mi impone la mia mente e sento la meta sempre più vicina.
Salgo, al mio passo e mi impongo di ignorare quelli che incontro sulla mia strada che vanno più veloci o quelli che ti dicono "ma chi te lo fa fare?" ma invece sono avido dei sorrisi ed incorragiamenti che spesso qualcuno mi rivolge.
La vita è uguale: vista dal di fuori in alcuni periodi può spaventare e disorientare... trovare il percorso giusto per arrivare alla cima, cioè quella cosa effimera ma così dolce chiamata felicità, può sembrare impossibile.
Solo imponendoci di percorrere questa difficile strada con fatica e dedizione, ignorando chi ci vuol far rallentare e fermare, ed approffittando del tifo delle persone care e veramente importanti si può arrivare.
Ed una volta raggiunta la vetta ed iniziata la discesa, mollali sti freni... anzi, smontali proprio e lasciali li perchè questo percorso è troppo corto per rischiare di essere rovinato dalla paura... perchè un domani, guardandoti indietro dovrai dire "IO LA MIA VITA L'HO VISSUTA!".
Ciao, un abbraccio.
Fabrizio.
 
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Titti DH

Biker celestialis
8/2/07
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Osimo-Italy
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Cara Olivia, anch'io spesso prima di iniziare a scalare le mie montagne, vedendole dal basso, sono intimorito da questi giganti imponenti e muti che si ergono con tanta imponenza e da lontano sembrano così misteriosi ed indecifrabili.
Una volta iniziato a scalarli però la paura passa... tornante dopo tornante, strappo dopo strappo e ad ogni ostacolo superato mi sento sempre più forte, riesco a convincermi che i limiti più pericolosi sono quelli che mi impone la mia mente e sento la meta sempre più vicina.
Salgo, al mio passo e mi impongo di ignorare quelli che incontro sulla mia strada che vanno più veloci o quelli che ti dicono "ma chi te lo fa fare?" ma invece sono avido dei sorrisi ed incorragiamenti che spesso qualcuno mi rivolge.
La vita è uguale... vista dal di fuori in alcuni periodi può spaventare e disorientare... trovare il percorso giusto per arrivare alla cima, quella cosa effimera ma così dolce chiamata felicità, può sembrare impossibile, ma solo imponendoci di percorrere questa difficile strada con fatica e dedizione ignorando chi ci vuol far rallentare e fermare ma approffittando del tifo delle persone care e veramente importanti si può arrivare.
Ed una volta raggiunta la vetta ed iniziata la discesa, mollali sti freni... anzi, smontali proprio e lasciali li perchè questo percorso è troppo corto per rischiare di essere rovinato dalla paura... perchè un domani, guardandoti indietro dovrai dire "IO LA MIA VITA L'HO VISSUTA!".
Ciao, un abbraccio.
Fabrizio.
Complimenti Black Biker...bellissime e giustissime parole!:celopiùg:
 

olivia 73

Biker tremendus
7/10/07
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Cupra Marittima (AP)
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Cara Olivia, anch'io spesso prima di iniziare a scalare le mie montagne, vedendole dal basso, sono intimorito da questi giganti imponenti e muti che si ergono con tanta imponenza e da lontano sembrano così misteriosi ed indecifrabili.
Una volta iniziato a scalarli però la paura passa... tornante dopo tornante, strappo dopo strappo e ad ogni ostacolo superato mi sento sempre più forte, riesco a convincermi che i limiti più pericolosi sono quelli che mi impone la mia mente e sento la meta sempre più vicina.
Salgo, al mio passo e mi impongo di ignorare quelli che incontro sulla mia strada che vanno più veloci o quelli che ti dicono "ma chi te lo fa fare?" ma invece sono avido dei sorrisi ed incorragiamenti che spesso qualcuno mi rivolge.
La vita è uguale: vista dal di fuori in alcuni periodi può spaventare e disorientare... trovare il percorso giusto per arrivare alla cima, cioè quella cosa effimera ma così dolce chiamata felicità, può sembrare impossibile.
Solo imponendoci di percorrere questa difficile strada con fatica e dedizione, ignorando chi ci vuol far rallentare e fermare, ed approffittando del tifo delle persone care e veramente importanti si può arrivare.
Ed una volta raggiunta la vetta ed iniziata la discesa, mollali sti freni... anzi, smontali proprio e lasciali li perchè questo percorso è troppo corto per rischiare di essere rovinato dalla paura... perchè un domani, guardandoti indietro dovrai dire "IO LA MIA VITA L'HO VISSUTA!".
Ciao, un abbraccio.
Fabrizio.


grazie fabrizio...
titti ed io ci siamo visti un paio di volte..sempre però di sfuggita..ma è nata questa amicizia sul forum...
 

embolo

Biker dantescus
13/7/06
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Carugate (MI)
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anch'io spesso prima di iniziare a scalare le mie montagne, vedendole dal basso, sono intimorito da questi giganti imponenti e muti che si ergono con tanta imponenza e da lontano sembrano così misteriosi ed indecifrabili.
Una volta iniziato a scalarli però la paura passa... tornante dopo tornante, strappo dopo strappo e ad ogni ostacolo superato mi sento sempre più forte, riesco a convincermi che i limiti più pericolosi sono quelli che mi impone la mia mente e sento la meta sempre più vicina.
Salgo, al mio passo e mi impongo di ignorare quelli che incontro sulla mia strada che vanno più veloci o quelli che ti dicono "ma chi te lo fa fare?" ma invece sono avido dei sorrisi ed incorragiamenti che spesso qualcuno mi rivolge.
Fabrizio.
sacrosante parole, oggi ho provato le stesse sensazioni, trasformandomi in bitumaro ed attaccando alcune tra le salite più impegnative del triangolo lariano, passo dopo passo, godendo degli scorci del lago, delle cime imponenti, noncurante della fatica. che emozioni!
 

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