......si...a sto punto la cosa e' veramente preoccupante...
si direi anche io...visto che prendendomi x il "sedere" ti aumenta magicamente anche la tua reputazione||||
......si...a sto punto la cosa e' veramente preoccupante...
...e pensa che io non ho scritto ancora la storia della mia vita come te...si direi anche io...visto che prendendomi x il "sedere" ti aumenta magicamente anche la tua reputazione||||
...e pensa che io non ho scritto ancora la storia della mia vita come te...
...be' se proprio devo me la scrivo da solo,e non la metto sicuro in un forum di mtb...x il tatuaggio se non sbaglio e' la seconda volta che ti sento dire che se sposta...cioe'...scherza' e' un conto,ma te Ca te devi fa vede davvero...aspetta..allora..tra un pò te la scrivo io...potresti essere un personaggio interessante x un romanzo...soprattutto il tuo tatuaggio sul collo che si sposta da una parte all'altra!!!!
...be' se proprio devo me la scrivo da solo,e non la metto sicuro in un forum di mtb...x il tatuaggio se non sbaglio e' la seconda volta che ti sento dire che se sposta...cioe'...scherza' e' un conto,ma te Ca te devi fa vede davvero...
Xche non vai a accende na candela che ancora te ce tiene...io a st'ora t'avevo bannato a vita,ma non x volgarita' o simili...x ossessione agli altri forumendoli!si...concordo...e poi la parcella del mio psicanalista la spedisco direttamente al direttore del forum
Si,come puoi vedere le ns citta' sono vicine...e a parte tutto Olivia e' una cara amica.Ma... piccola curiosità, vi conoscete di persona?
La montagna mi fa paura; forse perché non la conosco. In questo periodo è un poun amore ed un odio. Un amore per quello che mi può offrire ed un odio per quello che al momento mi aspetta. La montagna ora rappresenta per me la mia vita. E stata tutto uno scalare, senza arrivare da nessuna parte. In realtà credo di essere ancora in viaggio solo che non so bene per quale meta e quanto ancora mi manca. La mia voglia di volare forse è proprio legato a questo. Sono stanca e mi muovo solo a forza di inerzia e vorrei arrivare in cima il prima possibile, ma la cima sarà poi linizio di un altro viaggio, questa volta però più divertente, perché sarà in discesa. E vero quello che dici tu del freerider e del sentirsi libero. Ma freerider non ci diventi per caso. Se fosse così saresti un finto freerider e non saresti in grado di assaporare appieno la natura che ti circonda. Il freerider è parte della natura, è un tuttuno con essa e come la natura si evolve, lui/lei si evolve.
La montagna non è però solo discesa ma anche salita. Dipende da te poi come voler arrivare alla cima; con la bici, con il furgone, con la seggiovia, a barbetta come faccio io, e allo stesso modo dipenderà da te e solo da te come affronterai la discesa. In modo naturale, lasciando scie invisibile e profumate nellaria o tenendo i freni tirati, perché la paura è superiore allebbrezza.
Complimenti Black Biker...bellissime e giustissime parole!Cara Olivia, anch'io spesso prima di iniziare a scalare le mie montagne, vedendole dal basso, sono intimorito da questi giganti imponenti e muti che si ergono con tanta imponenza e da lontano sembrano così misteriosi ed indecifrabili.
Una volta iniziato a scalarli però la paura passa... tornante dopo tornante, strappo dopo strappo e ad ogni ostacolo superato mi sento sempre più forte, riesco a convincermi che i limiti più pericolosi sono quelli che mi impone la mia mente e sento la meta sempre più vicina.
Salgo, al mio passo e mi impongo di ignorare quelli che incontro sulla mia strada che vanno più veloci o quelli che ti dicono "ma chi te lo fa fare?" ma invece sono avido dei sorrisi ed incorragiamenti che spesso qualcuno mi rivolge.
La vita è uguale... vista dal di fuori in alcuni periodi può spaventare e disorientare... trovare il percorso giusto per arrivare alla cima, quella cosa effimera ma così dolce chiamata felicità, può sembrare impossibile, ma solo imponendoci di percorrere questa difficile strada con fatica e dedizione ignorando chi ci vuol far rallentare e fermare ma approffittando del tifo delle persone care e veramente importanti si può arrivare.
Ed una volta raggiunta la vetta ed iniziata la discesa, mollali sti freni... anzi, smontali proprio e lasciali li perchè questo percorso è troppo corto per rischiare di essere rovinato dalla paura... perchè un domani, guardandoti indietro dovrai dire "IO LA MIA VITA L'HO VISSUTA!".
Ciao, un abbraccio.
Fabrizio.
Cara Olivia, anch'io spesso prima di iniziare a scalare le mie montagne, vedendole dal basso, sono intimorito da questi giganti imponenti e muti che si ergono con tanta imponenza e da lontano sembrano così misteriosi ed indecifrabili.
Una volta iniziato a scalarli però la paura passa... tornante dopo tornante, strappo dopo strappo e ad ogni ostacolo superato mi sento sempre più forte, riesco a convincermi che i limiti più pericolosi sono quelli che mi impone la mia mente e sento la meta sempre più vicina.
Salgo, al mio passo e mi impongo di ignorare quelli che incontro sulla mia strada che vanno più veloci o quelli che ti dicono "ma chi te lo fa fare?" ma invece sono avido dei sorrisi ed incorragiamenti che spesso qualcuno mi rivolge.
La vita è uguale: vista dal di fuori in alcuni periodi può spaventare e disorientare... trovare il percorso giusto per arrivare alla cima, cioè quella cosa effimera ma così dolce chiamata felicità, può sembrare impossibile.
Solo imponendoci di percorrere questa difficile strada con fatica e dedizione, ignorando chi ci vuol far rallentare e fermare, ed approffittando del tifo delle persone care e veramente importanti si può arrivare.
Ed una volta raggiunta la vetta ed iniziata la discesa, mollali sti freni... anzi, smontali proprio e lasciali li perchè questo percorso è troppo corto per rischiare di essere rovinato dalla paura... perchè un domani, guardandoti indietro dovrai dire "IO LA MIA VITA L'HO VISSUTA!".
Ciao, un abbraccio.
Fabrizio.
sacrosante parole, oggi ho provato le stesse sensazioni, trasformandomi in bitumaro ed attaccando alcune tra le salite più impegnative del triangolo lariano, passo dopo passo, godendo degli scorci del lago, delle cime imponenti, noncurante della fatica. che emozioni!anch'io spesso prima di iniziare a scalare le mie montagne, vedendole dal basso, sono intimorito da questi giganti imponenti e muti che si ergono con tanta imponenza e da lontano sembrano così misteriosi ed indecifrabili.
Una volta iniziato a scalarli però la paura passa... tornante dopo tornante, strappo dopo strappo e ad ogni ostacolo superato mi sento sempre più forte, riesco a convincermi che i limiti più pericolosi sono quelli che mi impone la mia mente e sento la meta sempre più vicina.
Salgo, al mio passo e mi impongo di ignorare quelli che incontro sulla mia strada che vanno più veloci o quelli che ti dicono "ma chi te lo fa fare?" ma invece sono avido dei sorrisi ed incorragiamenti che spesso qualcuno mi rivolge.
Fabrizio.
...scegli te...o te fai vede da uno bravo o te fai un giretto a Lourdes...
deve esse davvero bravo,
peccato perchè il post sembrava interessante... nuovi spunti per la lettura, ma forse certe letture è meglio evitarle.