Opinione La fine del racing come lo conosciamo?

lorenzom89 · 29/12/23

Mambro82 ha scritto:
Purtroppo il ciclismo di "appassionati per appassionati" è morto diversi anni fà. E' inutile girarci attorno, nel ciclismo agonistico se vuoi fare le cose fatte bene ne devi buttare dentro tanti a fondo perduto.
Fin dalle squadre giovanili quelle che "vanno meglio come organizzazione" sono quelle con presidente un grosso imprenditore appassionato meglio se con il figlio in squadra...
Per non parlare di come funzionano le sponsorizzazioni (questo credo in tutti gli sport).
Provate ad andare su siti di componenti o bici e chiedete una sponsorizzazione, le prime 2 domande che ti fanno non sono che gare fai e che risultati hai all'attivo ma su che social sei attivo e quanti followers hai su ognuno di essi...
Dobbiamo aggiungere altro?
Io sto pensando seriamente di aprire un canale youtube e istagram per mio figlio (peccato che è super timido) perchè è il miglior investimento sul suo futuro ciclistico, molto di più della bici figa o i componenti top...
Siamo alla canna del gas, ma la colpa è solo nostra

vero ma basta semplicemente fermarsi e dire NO . se uno deve sacrificare tutto per far parte di un ambiente così esasperato allora che senso ha?

su wikipedia la definizione di sport è questa "Lo sport è qualsiasi forma di attività competitiva o di gioco che mira a utilizzare, mantenere o migliorare le capacità e le abilità psicofisiche, fornendo divertimento ai partecipanti e, in alcuni casi, intrattenimento agli spettatori."

io sinceramente ho seri dubbi che fare l'atleta professionista nel 2023 sia meglio di fare l'impiegato, l'artigiano o qualsiasi altro lavoro comune.

Mambro82 · 29/12/23

Quando riesci a fare della tua passione il tuo lavoro hai vinto... Sul fatto che ormai è tutto troppo esasperato è vero, ma lo è anche nel lavoro ormai, almeno in Lombardia, e questo te lo posso garantire

marco · 29/12/23

Mambro82 ha scritto:
Quando riesci a fare della tua passione il tuo lavoro hai vinto... Sul fatto che ormai è tutto troppo esasperato è vero, ma lo è anche nel lavoro ormai, almeno in Lombardia, e questo te lo posso garantire

certo, ma non puoi gestire il tuo lavoro come se fosse un hobby, questo vuol dire in particolare far girare il business su amicizie, conoscenze, leccate di culo, ecc, tutte cose che abbondano nella bike industry.

Davide268 · 29/12/23

Per me i produttori di bici hanno sbagliato oltre che per i prezzi folli anche saturando il mercato, tirando fuori ogni anno modelli di bici nuovi da migliaia di euro e dove magari cambia solo qualche geometria del telaio dalla versione precedente.

Mambro82 · 29/12/23

marco ha scritto:
certo, ma non puoi gestire il tuo lavoro come se fosse un hobby, questo vuol dire in particolare far girare il business su amicizie, conoscenze, leccate di culo, ecc, tutte cose che abbondano nella bike industry.

Quale altro business non funziona così?

ant · 29/12/23

Secondo il mio modesto parere, la MTB (che sia XC o DH) ha sempre avuto la lama a doppio taglio di poter essere uno sport oppure una mera attività ludica.
Per dire: conoscete qualcuno che faccia ginnastica artistica per svago? No, è un'attività agonistica codificata, che richiede sacrifici enormi e ritorni incerti.

Fin quando la commistione fra le due cose era grande, l'agonismo era una valvola che trainava l'attività ludica.

Ora, un po' l'elettrico un po' il mondo social hanno portato l'attività ludica "in un'altra stanza proprio"...

E l'agonismo è rimasto un affare di pochi pro mal pagati e altrettanto pochi appassionati non professionisti.
Una cosa irrilevante, come gli appassionati di giochi di ruolo.

Mambro82 · 29/12/23

Davide268 ha scritto:
Per me i produttori di bici hanno sbagliato oltre che per i prezzi folli anche saturando il mercato, tirando fuori ogni anno modelli di bici nuovi da migliaia di euro e dove magari cambia solo qualche geometria del telaio dalla versione precedente.

E' l'unico modo per mantenere la nostra economia e tutto quello che c'è dietro.... Dal ragazzo dell'ufficio ricerca e sviluppo fino all'ultimo dei magazzinieri hanno il loro lavoro solo se si raggiungono certi volumi di produzione, possibili solo se si esce con continue novità. Si chiama consumismo e offre enormi guadagni a pochissime persone.
Funziona da decenni con la tecnologia e nessuno si scandalizza... Che necessità cè altrimenti di far uscire un telefono/tablet/TV/Notebook ogni 6 mesi? Metti 2 giga di ram in più ogni tot e la gente grida al miracolo e corre a comprare.
Ma d'altronde con aziende che producono 3000/4000 dispositivi al giorno non è più sostenibile un'economia diversa da questa.
E tutti i vari incentivi e finanziamenti servono proprio a mettere le fette di salame davanti agli occhi.
Quest'anno salta la bolla dell'edile, il prossimo delle auto, dopo le bici, ecc ecc. Poi si ricomincia da capo. Si buttano dentro un sacco di soldi e incentivi per ripartire fino alla prrossima esplosione della bolla.
I grossi rimangono (aiutati dai governi e banche) i piccoli muoiono.
Si riparte con nuovi piccoli pronti a sacrificarsi per il successo dei grandi capitalisti, banche e manager senza scrupoli

Mambro82 · 29/12/23

ant ha scritto:
Secondo il mio modesto parere, la MTB (che sia XC o DH) ha sempre avuto la lama a doppio taglio di poter essere uno sport oppure una mera attività ludica.
Per dire: conoscete qualcuno che faccia ginnastica artistica per svago? No, è un'attività agonistica codificata, che richiede sacrifici enormi e ritorni incerti.

Fin quando la commistione fra le due cose era grande, l'agonismo era una valvola che trainava l'attività ludica.

Ora, un po' l'elettrico un po' il mondo social hanno portato l'attività ludica "in un'altra stanza proprio"...

E l'agonismo è rimasto un affare di pochi pro mal pagati e altrettanto pochi appassionati non professionisti.
Una cosa irrilevante, come gli appassionati di giochi di ruolo.

Anche il calcio, ma i risultati son ben diversi...

marco · 29/12/23

Mambro82 ha scritto:
Quale altro business non funziona così?

Ne conosco diversi dove questo tipo di intimità proprio non esiste.
Business is business, se io faccio affari con te non è perché tu sei il mio amicone e allora sono pronto a mettere soldi su di te, malgrado il tuo concorrente sia 10 volte meglio ma mi sta antipatico perché non lecca bene come te.

ant · 29/12/23

Mambro82 ha scritto:
Anche il calcio, ma i risultati son ben diversi...

Non puoi paragonare dai.
Ho visto con i miei occhi i ragazzini negli slum africani giocare scalzi e sognare il Milan od il Manchester.

Il calcio è un business, una religione e un mezzo ordine mondiale. Poi, forse, anche un gioco.

Mambro82 · 29/12/23

marco ha scritto:
Ne conosco diversi dove questo tipo di intimità proprio non esiste.
Business is business, se io faccio affari con te non è perché tu sei il mio amicone e allora sono pronto a mettere soldi su di te, malgrado il tuo concorrente sia 10 volte meglio ma mi sta antipatico perché non lecca bene come te.

Se facciamo una media in Italia dove siamo? 80% per conoscenza/mafia/ritorni economici 20% per meritocrazia?
Se tu sei nel 20% non rispecchi la media nazionale, ma una nicchia...

marco · 29/12/23

Mambro82 ha scritto:
Se facciamo una media in Italia dove siamo? 80% per conoscenza/mafia/ritorni economici 20% per meritocrazia?

sicuro, fortunatamente le bici non si vendono solo in Italia.

avalonice · 29/12/23

cit: "Anche il calcio, ma i risultati son ben diversi.."

Mica tanto! Anche nella partitella con gli amici all'oratorio c'è agonismo, c'è un punteggio, c'è un vincitore e un perdente...o pareggio.
Nella MTB escursionistica non c'è niente di tutto questo, arrivare ultimi a fine itinerario non è una sconfitta, è vero che a volte ci si gioca il giro di birra, ma è la scusa per bersi una birra piuttosto che marcare un vincitore.

Mambro82 · 29/12/23

avalonice ha scritto:
cit: "Anche il calcio, ma i risultati son ben diversi.."

Mica tanto! Anche nella partitella con gli amici all'oratorio c'è agonismo, c'è un punteggio, c'è un vincitore e un perdente...o pareggio.
Nella MTB escursionistica non c'è niente di tutto questo, arrivare ultimi a fine itinerario non è una sconfitta, è vero che a volte ci si gioca il giro di birra, ma è la scusa per bersi una birra piuttosto che marcare un vincitore.

Ma anche nel calcio tra amici si finisce sempre davanti ad una birra... Inoltre dipende sempre dalle persone di cui ci si circonda, anche in bici conosco persone che pur di non farsi sorpassare son disposti a far di tutto...
La vera differenza è l'accessibilità allo sport. Impianti, facilità nell'essere coinvolti e partecipazione del pubblico all'evento.
Se vuoi giocare a calcio basta un qualsiasi comune italiano e 50€ di scarpe + 10€ a testa per il campo.
Per vedere i miei idoli basta fare pochi Km e ci sono un sacco di infrastrutture pronte a regalarmi un'esperienza a tutto tondo.
Per la bici, ora inizia a spuntare qualche pump track (e finalmente), la gestione dei tracciati è complicata e dispendiosa, la possibilità di raggiungere i campi gara per i tifosi è difficoltosa, senza infrastrutture, ci si concia da buttare via , spesso è in luoghi impervi e spesso prevede il pernottamento in strutture a pagamento...
Per praticarlo anche da neofita mi servono 100€ di scarpe, 4000€ di bici, 500€ di vestiti( e non ditemi che basta in inverno la calzamaglia della nonna e la giacca del nonno perchè allora ci prendiamo per il cu-lo), 150€ di casco e 250€ di protezioni, 100€ di dotazione minima per girare (lucine ant,post, gomma di scorta, borraccia, multitool, zainetto, e potrei continuare per ore....

avalonice · 29/12/23

Mambro82 ha scritto:
Ma anche nel calcio tra amici si finisce sempre davanti ad una birra.

Non è questione di birra o non birra, la MTB escursionistica, quindi 80% della attività, non è agonistica; mentre il calcio, la pallavolo o il ping-pong sono sempre agonistici e infatti c'è sempre un punteggio che definisce il risultato.
Nella MTB escursionistica non c'è un punteggio.

Mambro82 ha scritto:
La vera differenza è l'accessibilità allo sport.

La MTB è estremamente accessibile con 500€ ti compri una bici usata con altri 100€ ti compri pantaloncini e casco ed hai a disposizione tutto il mondo per pedalare, se vuoi giocare a pallavolo (parlo di pallavolo perché conosco i prezzi) devi inscriverti ad una squadra e pagare 250€ per una attività che va da settembre a maggio, sostenere le spese per la divisa e tutte le trasferte per le partite domenicali, in un paio di anni superi quello che spenderesti per la MTB nello stesso periodo.
Per l'escursionismo non servono mega bici o mega materiale.

Mambro82 ha scritto:
Per vedere i miei idoli basta fare pochi Km

Si ma paghi centinaia di euro per entrare in uno stadio, rischi di essere pestato, ti "introi" un un traffico immenso...grazie anche no.
Se vuoi vedere una gara di coppa del mondo che sia XC o DH spendi molto meno, ovviamente se ci vai in bici ti sporchi come ogni volta che esci in bici ; ci vai in bici perchè ti piace pedalare, hai la possibilità anche di scambiare 2 parole con i tuoi idoli cosa che negli sport/spettacoli main-stream è praticamente impossibile.
Il problema che alla maggior parte dei biker l'agonismo non frega niente, dispiace per chi campa su questo settore ma MTB è uno sport minore come lo è la lotta greco-romana o badminton.

FOF · 29/12/23

Il tema è noto, il calcio stesso, per quanto corazzato, da tempo si interroga sulla fruizione dei propri contenuti da parte delle nuove generazioni, stime di non molto tempo fa, in occasione della creazione della famigerata super lega, ipotizzavano un calo dei telespettatori superiore al 50% in 10 anni per le manifestazioni minori come il campionato di calcio italiano. Le nuove generazioni non hanno abitudine e, mi duole dirlo da padre, attitudine a seguire uno sport con un impegno di tempo e concentrazione superiore ai 10 minuti, ci sono numerose evidenze scientifiche a dimostralo, ricerche che sono alla base del successo di piattaforme come You Tube, IG, TikTok.
Questa disaffezione porta ovviamente le aziende a riconsiderare l’impiego di risorse in tali manifestazioni.
Se a questo aggiungiamo l’attuale fase recessiva per il business non può che risultarne un abbandono di tali manifestazioni.
La vera domanda è: come uno sport come quello della Mtb, che nella competizione trova una delle sue espressioni più rilevanti, possa continuare a definirsi pienamente compiuto senza tali manifestazioni, potrebbe esistere il ciclismo su strada senza il TdF? Al sottoscritto appare come l’ennesima vittima di un sistema economico e sociale fondato esclusivamente sul profitto.

Mambro82 · 29/12/23

avalonice ha scritto:
Non è questione di birra o non birra, la MTB escursionistica, quindi 80% della attività, non è agonistica; mentre il calcio, la pallavolo o il ping-pong sono sempre agonistici e infatti c'è sempre un punteggio che definisce il risultato.
Nella MTB escursionistica non c'è un punteggio.

La MTB è estremamente accessibile con 500€ ti compri una bici usata con altri 100€ ti compri pantaloncini e casco ed hai a disposizione tutto il mondo per pedalare, se vuoi giocare a pallavolo (parlo di pallavolo perché conosco i prezzi) devi inscriverti ad una squadra e pagare 250€ per una attività che va da settembre a maggio, sostenere le spese per la divisa e tutte le trasferte per le partite domenicali, in un paio di anni superi quello che spenderesti per la MTB nello stesso periodo.
Per l'escursionismo non servono mega bici o mega materiale.

Si ma paghi centinaia di euro per entrare in uno stadio, rischi di essere pestato, ti "introi" un un traffico immenso...grazie anche no.
Se vuoi vedere una gara di coppa del mondo che sia XC o DH spendi molto meno, ovviamente se ci vai in bici ti sporchi come ogni volta che esci in bici ; ci vai in bici perchè ti piace pedalare, hai la possibilità anche di scambiare 2 parole con i tuoi idoli cosa che negli sport/spettacoli main-stream è praticamente impossibile.
Il problema che alla maggior parte dei biker l'agonismo non frega niente, dispiace per chi campa su questo settore ma MTB è uno sport minore come lo è la lotta greco-romana o badminton.

Non esiste uno sport senza giudizio, voto o ambizione. Basta un passaggio tecnico dove uno riesce e l' altro no per generare un pizzico di agonismo e "voto" con relative prese per il culo tra amici.

Paragoni poi uno sport agonistico con uno amatoriale... Allora paragona pallavolo agonistico con ciclismo agonistico.

Poi i prezzi del tuo ciclismo sono molto diversi dai miei. Parlavo di vestiti tecnici invernali e tu mi compri un casco e un pantalone tecnico con 100€, trovami una bici in questo mercatino da 500€ (parli di ciclismo escursionistico non di andare a fare la spesa in paese)

Per finire un biglietto a San Siro per una partita non di rilievo spendi 15€ se ti accontenti.
Ma va bene, ognuno ha la sua idea di sport e di "investimenti" per praticarlo, è questo il bello

jk_biker · 29/12/23

FOF ha scritto:
Il tema è noto, il calcio stesso, per quanto corazzato, da tempo si interroga sulla fruizione dei propri contenuti da parte delle nuove generazioni, stime di non molto tempo fa, in occasione della creazione della famigerata super lega, ipotizzavano un calo dei telespettatori superiore al 50% in 10 anni per le manifestazioni minori come il campionato di calcio italiano. Le nuove generazioni non hanno abitudine e, mi duole dirlo da padre, attitudine a seguire uno sport con un impegno di tempo e concentrazione superiore ai 10 minuti, ci sono numerose evidenze scientifiche a dimostralo, ricerche che sono alla base del successo di piattaforme come You Tube, IG, TikTok.
Questa disaffezione porta ovviamente le aziende a riconsiderare l’impiego di risorse in tali manifestazioni.
Se a questo aggiungiamo l’attuale fase recessiva per il business non può che risultarne un abbandono di tali manifestazioni.
La vera domanda è: come uno sport come quello della Mtb, che nella competizione trova una delle sue espressioni più rilevanti, possa continuare a definirsi pienamente compiuto senza tali manifestazioni, potrebbe esistere il ciclismo su strada senza il TdF? Al sottoscritto appare come l’ennesima vittima di un sistema economico e sociale fondato esclusivamente sul profitto.

Forse hai colto nel segno. Le nuove generazioni sono molto diverse da noi, cresciuti giocando nei cortili perchè in casa non avevamo nulla da fare oltre a studiare. Oggi i ragazzi sono iperstimolati da un mondo virtuale che prima non c'era e non gli resta molto tempo libero per interessarsi agli sport. Infatti basta andare ad un gpm del TdF o Giro osservando l'età media degli spettatori,ed hai la controprova

Mambro82 · 29/12/23

jk_biker ha scritto:
Forse hai colto nel segno. Le nuove generazioni sono molto diverse da noi, cresciuti gocando nei cortili perchè in casa non avevamo nulla da fare oltre a studiare. Oggi i ragazzi sono iperstimolati da un mondo virtuale che prima non c'era e non gli resta molto tempo libero per interessarsi agli sport. Infatti basta andare ad un gpm del TdF o Giro osservando l'età media degli spettatori,ed hai la controprova

Quanti di noi alla loro età andavamo a vedere questi eventi se non quei pochi che ci sono anche oggi? Io ho corso in BDC svariati anni e ho visto tante gare in TV, ma a quell' età non ho mai sentito la voglia di andare a vederli.... E se riguardo le gare degli anni di Pantani e Company l' età media del pubblico sulle strade era la stessa di oggi

jk_biker · 29/12/23

Mambro82 ha scritto:
Quanti di noi alla loro età andavamo a vedere questi eventi se non quei pochi che ci sono anche oggi? Io ho corso in BDC svariati anni e ho visto tante gare in TV, ma a quell' età non ho mai sentito la voglia di andare a vederli.... E se riguardo le gare degli anni di Pantani e Company l' età media del pubblico sulle strade era la stessa di oggi

Infatti le guardavi in tv e così ti sei appassionato. Trovami oggi ragazzi che lo fanno, stanno sui social mentre giocano alla play in web call con gli amici, di tutto il resto gli frega meno di nulla .
La realtà è questa, poi possiamo discutere di statistiche che non abbiamo

Opinione La fine del racing come lo conosciamo?

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