La Cantinotta dei CUBISTI

the teacher

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cari cubisti, rompo il ghiaccio e parto con uno dei tre vini autoctoni del Trentino: il Marzemino. Viene ottenuto dal vitigno Marzemino, importato probabilmente all'epoca del Concilio di Trento del 1553 ad opera di un soldato trentino che trasferì il vitigno in patria da una città della Slovenia di nome Marzmin. È contraddistinto da colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei; il profumo è ampio, caratteristico, accentuato, con ricordo di viola mammola e mandorla; il sapore è secco, pieno, vellutato, leggermente amarognolo.
È un vino da consumare giovane; servito a 16 gradi di temperatura, accompagna primi piatti saporiti, pollame e carne di maiale arrosto o in umido.
Il Marzemino dotato di almeno 11,5 gradi di alcolicità e invecchiato minimo 24 mesi, può definirsi Riserva. In questo caso ha colore rosso rubino tendente al granata, percorso da riflessi violacei; l’odore è accentuato; il sapore, secco, è pieno, fornito di buona intensità.
Il vino si può conservare per 4 anni dalla vendemmia e si serve a 16-18 gradi per accompagnare carni rosse arrosto e bollite.
Spero proprio che, in occasione del raduno, abbiata la possibilità di assaggiare questo vino semplice ma vero, sincero e senza inganni, generoso e coinvolgente...come l'animo di tutti noi cubisti!
Alla prossima recensione THE TEACHER, sommelier magnus cubistis
 

IddoCop

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I famosi canederli altoatesini

  • <LI id=info-prep>180 min <LI id=info-cott>15 min <LI id=info-diff>3
  • 4
Ingredienti Necessari
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Presentazione


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I canederli, o Knodel detto alla Trentina, sono un piatto tipico della gastronomia Tirolese, in particolar modo delle città di Trento e Bolzano.

Questo gustoso piatto è sicuramente uno dei più conosciuti ed apprezzati della cucina Trentina ma, accanto a tanta bontà, c'è sicuramente da dire che i canederli sono un piatto molto calorico e nutriente adatto soprattutto al periodo autunnale ed invernale.

Infatti, i canederli,non sono altro che palline di pane farcite con speck o formaggio cotte nel brodo di carne, che spesso vengono paragonati a degli gnocchi.
Per quanto riguarda le origini di questo piatto, possiamo dire che sicuramente i canederli sono una ricetta antichissima di derivazione contadina.

I contadini, infatti, preparavano questo piatto utilizzando gli avanzi di pane, diventato raffermo, insieme ai prodotti che l'allevamento gli offriva: speck e formaggio appunto, capisaldi della gastronomia Trentina anche ai giorni nostri.
Al giorno d'oggi, i canederli si sono evoluti ed infatti ne possiamo trovare di tutti i tipi con farciture sempre diverse: i classici allo speck o formaggio, con gli spinaci, con le erbette, e chi più ne ha più ne metta.

In ogni caso sono un piatto sicuramente da assaggiare almeno una volta perchè racchiude in se tutta la tradizione di questa meravigliosa regione che è il Trentino Alto Adige.


Preparazione


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Mettete in una scodella il pane raffermo tagliato a dadini di circa un centimetro, aggiungete le uova sbattute con un pizzico di pepe e uno di sale ed il latte, mescolate per bene e lasciate riposare per almeno due ore coprendo il tutto con un tovagliolo o uno strofinaccio.
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Durante le due ore ricordate di mescolare di tanto in tanto il pane, facendo attenzione a voltare quello di sotto al di sopra, in modo che l'impasto assorba bene e in modo omogeneo dappertutto il liquido.
Infatti il pane deve diventare umido e morbido ma senza spappolarsi.

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Dunque, trascorse le due ore, tagliate finemente lo speck e la cipolla e preparate un soffritto in olio extravergine d'oliva ed il burro.
Lasciate raffreddare il soffritto e, quando il pane sarà ammorbidito, incorporatelo all'impasto di pane insieme agli altri ingredienti: il prezzemolo tagliuzzato e pestato con la mezzaluna, la noce moscata, e, alla fine, cospargervi sopra la farina.

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Mescolate il tutto con cautela e per bene e coprite il recipiente per almeno mezz'ora per far si che tutti gli aromi dei vari ingredienti si fondano dando origine al sapore tipico dei canederli.
Passata la mezz'ora, formate con questo impasto i canederli che dovranno avere un diametro di circa 8-10 centimetri.
Per evitare che il composto si appiccichi troppo alle mani, bagnatele in una scodella d’acqua che terrete accanto.

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Una volta confezionati i canederli, li si fa rotolare su un piatto nella farina bianca e si tengono da parte.
Per quanto riguarda la cottura, ricordiamo che i canederli vanno cotti nel brodo bollente tutti insieme, quindi preparate il vostro brodo di carne e metteteci dentro i canederli per almeno 15 minuti a fuoco molto basso.
Quando verranno a galla, i vostra canederli saranno pronti.
Servite in brodo oppure con burro fuso e salvia, naturalmente ancora ben caldi.



Consiglio


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Vi consiglio di provare mettendo prima un solo canederlo nell’acqua, se cade in pezzi quando cuoce, aggiungete alla pasta un po’ di farina.

Un altro cosiglio: non tagliate mai i canederli con un coltello, sarebbe come un offesa alla cuoca visto che questa pietanza deve essere morbida e quindi essere tranquillamente tagliata con il cucchiaio o la forchetta.




Curiosità

Sapevate che nella cappella del Castel d'Appiano si trovano affreschi romanici che ritraggono una signora che mangia i canederli?
Per gustare questi meravigliosi canederli nel loro luogo di nascita, sappiate che da fine settembre a inizio ottobre vengono organizzate delle settimane gastronomiche in onore del piatto probabilmente più tipico dell'Alto Adige.
A Castelrotto, per esempio, hanno luogo ogni anno le settimane "Canederli & Canederli".



Ingrediente principale


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L'ingrediente principale di questa ricetta è il Brodo

Il brodo, è il risultato della bollitura in acqua di alcuni alimenti (carni, pesci, vegetali), ed è considerato come una via di mezzo tra un condimento e un vero e proprio alimento.
 

IddoCop

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Strudel di mele
Lo strudel di mele è il simbolo della cucina altoatesina. Non tutti sanno, però, che questo dolce ha origini mediorientali.
Nato a Bisanzio con il nome di "baklava" e diffusosi in tutto il Medio Oriente, trovò in Turchia la sua terra d'elezione.
Seguendo le conquiste dei Turchi, il dolce arrivò prima nella penisola balcanica e poim nel 1547, in Ungheria, dove cambiò nome e composizione, venendo identificato come "strudel".
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Nell'impero austro-ungarico il dolce divenne tra i più diffusi e dopo il Congresso di Vienna del 1815 entrò alla grande anche nella tradizione gastronomica delle Tre Venezie. Così lo strudel divenne un dolce tradizionale di tutte le valli alpine del nord est italiano, insieme a tanti altri elementi tipicamente tirolesi come lo speck, i canederli (knodel) e il pane di segale. La produzione importante di mele delle valli trentine ha sicuramente contribuito alla diffusione dello strudel e di tanti altri dessert che utilizzano la mela.
Sì o No?
Lo strudel è una ricetta interessante da studiare poiché contiene tanto ripieno e poco impasto. I ripieni in genere sono molto meno calorici degli impasti in quanto contengono più umidità: sfruttando questa caratteristica è possibile abbassare di molto le calorie dei dolci da forno. Lo strudel di per sè non è una ricetta Sì a causa dell'eccesso di burro e zucchero, tuttavia con poche modifiche può essere trasformata in una ricetta Sì con 250 kcal per 100 g, mantenendo gli stessi ingredienti. La ricetta Sì dello strudel è stata opportunamente semplificata utilizzando pasta fillo già pronta, accorciando i tempi di cottura e semplificando alcuni passaggi.
La ricetta dello strudel
L'ingrediente fondamentale dello strudel è la pasta, detta anche pasta strudel: un impasto di farina, acqua e poco olio la cui particolarità è quella della lavorazione. Infatti questo impasto va tirato in modo tale da renderlo sottilissimo: secondo un antico detto austriaco la pasta è stesa in modo corretto se, posta sopra a una lettera d'amore, ne consente la lettura delle parole. Per rendere possibile la lavorazione, la pasta deve essere tiepida, la farina deve essere molto ricca di glutine e occorre aggiungere un poco di olio per rendere l'impasto più lavorabile.

Ingredienti per 8 porzioni

Pasta strudel
- 250 gr di farina Manitoba
- 150 g circa di acqua calda
- 25 g di olio di semi (o di burro sciolto)
Ripieno:
- 1 kg di mele renette sbucciate (1,5 kg intere);
- 120 g di zucchero;
- 100 g di pangrattato;
- 60 g di burro;
- 60 g di uva secca;
- la scorza di 1 limone grattugiata;
- 2 cucchiaini di cannella in polvere;
- 2 cucchiai di rhum

Preparazione:
Impastare farina, acqua e 20 g di olio fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Stendere una grande carta oleata o una tovaglia su un grande tavolo e infarinarla; al centro mettervi il panetto di pasta, ungerlo per bene di olio, coprirlo con una pentola riscaldata brevemente sul fuoco e lasciarlo riposare per 30 minuti.
Scaldare nuovamente la pentola per pochi secondi sul fuoco, fino a farla di ventare calda (non rovente), e appoggiarla sull'impasto per 1 minuto, quindi iniziare a stendere l'impasto sulla tovaglia lavorandolo con la mani e con le dita, ricavando una sfoglia sottilissima, ungendolo se tende a rompersi. Eliminare i bordi, che sono impossibili da stendere sottili come il centro, dividere in due la sfoglia, imburrare la superficie di una e sovrapporvi l'altra.
Mettere a bagno l'uvetta in acqua calda e rosolare il pangrattato nel burro in una padella antiaderente. Mentre l'impasto riposa pelare le mele e tagliarle a fette spesse 1-2 cm, metterle in una ciotola con metà dello zucchero, il succo del limone, 2 cucchiai di rhum, mescolare velocemente e far riposare.
Riempire la pasta seguendo questo ordine: pangrattato, mele, zucchero, cannella, limone e uvetta. Non versare nell'impasto il liquido che le mele avranno rilasciato, raccolto in fondo alla ciotola.
L'impasto deve essere disposto in forma di rettangolo non più lungo di 45 cm, per evitare che il ripieno fuoriesca occorre risvoltare i lati lunghi sul ripieno stesso. Avvolgere con delicatezza lo strudel e poggiarlo sulla teglia, su un foglio di cartaforno. Infornare a 180 gradi per 45 minuti e servire tiepido.

Calorie per 1 porzione di strudel: 340
 

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Speck Alto Adige IGP con porcini


Ingredienti per 4 persone:
  • 200 g di Speck Alto Adige IGP affettato,
  • 1 porcino freschissimo,
  • 20 g di rucola,
  • 40 g di formaggio grana a scaglie,
  • sale e pepe,
  • 4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva,
  • 2 cucchiaidi aceto balsamico tradizionale di Modena.
Preparazione:



In un piatto da portata distribuite morbidamente le fette di Speck.
Con l’aiuto di un tagliatartufi affettate il porcino e deponete le fettine sullo Speck. Ricoprite tutto con la rucola ben lavata ed asciugata e con le scaglie di formaggio grana. Condite con un’emulsione ottenuta con sale, pepe, olio e aceto balsamico.
 

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Speck Alto Adige IGP con porcini


Ingredienti per 4 persone:
  • 200 g di Speck Alto Adige IGP affettato,
  • 1 porcino freschissimo,
  • 20 g di rucola,
  • 40 g di formaggio grana a scaglie,
  • sale e pepe,
  • 4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva,
  • 2 cucchiaidi aceto balsamico tradizionale di Modena.
Preparazione:



In un piatto da portata distribuite morbidamente le fette di Speck.
Con l’aiuto di un tagliatartufi affettate il porcino e deponete le fettine sullo Speck. Ricoprite tutto con la rucola ben lavata ed asciugata e con le scaglie di formaggio grana. Condite con un’emulsione ottenuta con sale, pepe, olio e aceto balsamico.


bella sta ricetta, mi piace assai!
 

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Minestra d´orzo alto atesina


Ingredienti per 4 persone:
  • 1 cipolla tagliata a cubetti
  • 30 gr di carote, sedano, sedano selvatico e patate tagliate a cubetti
  • 100 gr di pancetta affumicata
  • 100 gr di orzo perlato
  • 2 l di brodo di carne o brodo con dado
  • un pò di burro per il soffritto
  • 1 foglia di timo
Far imbrunire la cipolla nel burro, aggiungere la verdura e l´orzo e far abbrustolire bene. Aggiungere il brodo e il timo. Cuocere per un´ora. Poi tagliare la pancetta e le patate a cubetti ed aggiungerle alla zuppa. Cuocere per altri 20 minuti. Correggere di sale e pepe ed aggiungere dell´erba cipollina.
 

the teacher

Biker tremendus
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Grande Moris ci voleva proprio.....!!!!!
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Aspetto con ansia i consigli di Roy e the teacher!!!!
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SPATZLE TIROLESI

INGREDIENTI

Per i gnocchetti:

350 gr di spinaci cotti è già strizzati (peso fresco 800 gr circa)
300 gr di farina
1 bicchiere di acqua
2 uova
noce moscata
sale

Per condire:

30 gr di burro
150 gr di prosciutto cotto a listarelle
1 bicchiere di vino bianco
1 bicchiere di panna liquida
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
pepe appena macinato
sale fino


PROCEDIMENTO

Formare una pastella di media consistenza con gli spinaci ben strizzati, l’acqua, la farina, le uova, una presa di sale e una di noce moscata, aiutandosi con un frullatore ad immersione.
Far riposare mezz’ora.
Far bollire una capace pentola, salare l’acqua e cuocervi gli spätzle facendoli calare dall’apposito attrezzo (una specie di grattugia a fori larghi) oppure spalmandoli su un tagliere inumidito, facendo scendere delle piccole fettucce di pastella nell’acqua bollente.
Appena verranno a galla, scolare gli spätzle e sciacquarli brevemente in acqua fredda.
In una grande padella far sciogliere il burro, farvi soffriggere brevemente il prosciutto cotto, annaffiare col vino bianco, far evaporare il vino, poi aggiungere la panna, una presa di sale, il pepe appena macinato ed il parmigiano.
Amalgamare per qualche secondo e servire subito.

BUON APPETITO!!!
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IddoCop

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Ricetta Goulasch di manzo
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IngredientiPer 2 persone: 1 foglia d'alloro, ½ dado da brodo, aglio, sale, limone, 150 g di pomodori pelati, maggiorana, 5 ml di aceto, 4 cipolle, cumino, 5 g di paprika, 30 g di strutto, 300 g di spezzatino di manzoPreparazioneFate fondere lo strutto in una casseruola di terracotta, unite le cipolle trite, fate colorire e aggiungete un cucchiaino di aceto e uno di paprika. Unite la carne, mezzo spicchio di aglio, i pomodori, l’alloro e il brodo ottenuto da un bicchiere di acqua calda e un pezzetto di dado. Spolverizzate con il cumino, la maggiorana, la scorza di mezzo limone grattugiato e il sale. Fate cuocere coperto per 3 ore mescolando di tanto in tanto. Servite ben caldo nello stesso piatto di cottura. calorie 131 Kcal
 

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CANEDERLI AGLI SPINACI
Ingredienti
• 400 gr. di pane raffermo tagliato a pezzetti
• 800 gr di spinaci (anche surgelati)
• 2 uova
• latte q.b.
• 100 gr. di burro
• poca farina e pangrattato
• sale
• 1 aglio
• poca cipolla
• noce moscata
• pepe (facoltativo)
• parmigiano grattuggiato
Preparazione
In una capace terrina mettere il pane e latte quanto basta per ammorbidirlo. Mentre il pane si amalgama con il latte preparare gli spinaci tritati e farli cuocere 5 min con olio aglio e una piccola cipolla tagliata a velo. Salare poco. Aggiungere gli spinaci e le uova al pane e con le mani impastare bene. Aggiungere 1 cucchiaio da caffè di noce moscata e se l'impasto risulta troppo morbido aggiungere piano della farina e del pangrattato. Con le mani bagnate formate le solite palle e farle cuocere per 15/20 minuti in acqua salata. Far sciogliere del burro fino a che non imbiondisce. Versare sui canederli abbondante parmigiano e poi il burro fuso. Presentazione
Volendo invece che in acqua e sale i canederli si possono cuocere in acqua dove è sciolto un dado. Inoltre le uovo si possono rompere nel latte che si verserà sul pane dopo averle sbattute con una frusta. Si amalgamano facilmente. Se vi siete stufati di canederli ditemelo !!
 
Cari Cubisti mi sento di suggerirvi caldamente questa bottiglia...una delle mie preferite TANCA FARRA' tenute sella & Mosca (a un tiro di schioppo da casa mia) :hahaha:
E' prodotto con uve cannonau il più famoso vitigno sardo e cabernet sauvignon, rispettivamente per il 50%. Il nome Tanca Farrà, deriva dal particolare suolo, ricco di sabbia, argilla e minerali, non per niente le tenute sono vicine al mare!!!!
Affinato in botti di rovere.
Colore: rosso rubino intenso tendente al granato. Limpido. Profumo: ampio, intenso, persistente, fine, con sentori di mirtillo, mora di rovo e melograno maturi e, lievi, di "erbaceo", pepe nero.
Sapore: secco, sapido, caldo, giustamente tannico, pieno e persistente. Considerazioni: ottimo vino.
Evoluzione: già di buona armonia. Può reggere al meglio per altri 3-4 anni. Da abbinare a carni rosse, maiale allo spiedo e formaggi a pasta filata e stagionati come il Caciocavallo.
Decantare e servire a 17-18°c in ampi calici con stelo medio.
Prezzo in enoteca: 9,40 Euro un ottimo rapporto qualità prezzo.
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COTOLETTE ALLA VIENNESE O WIENERSCHNITZEL
Ingredienti
• 4 fette di fesa di vitella o maiale o 4 nodini
• 1 uovo
• farina q.b
• pangrattato
• sale q.b.
• olio
• 1 ricciolo di burro
Preparazione
Preparare tre piatti: nel primo mettere la farina nel secondo l'uovo sbattuto con una forchetta nel terzo il pangrattato. Salare le braciole o le fettine "senza prima batterle e tagliate dello spessore di circa un cm abbondande" Passarle prima nella farina poi nell'uovo quindi nel pangrattato. In una larga padella con olio "non troppo", caldo e fuoco medio far sfriggere la carne girandola spesso fino a che la crosta non diviene croccante. Cercare nel girarle di non staccarla dalla carne. Cuocere per circa 15/20 min a seconda dello spessore. In ultimo su ogni fetta porre un ricciolo di burro. Far fondere e servire. Presentazione
Piatto Altoatesino ed austriaco nazionale. Il maiale è più gustoso. La carne sarà morbida e sugosa. Si differenziano dalle milanesi e nn poco. Come contorno l'ideale è un puree di patate molto cremoso o patate fritte oppure una insalata di carote tagliate sottili, cavolo verza anche quello tagliato sottile o patate ripassate in padella: prossima ricetta. Beh, provare nn vi costa niente! Mi raccomando che durante la stagione fredda i piatti dove si serve e quelli dei commensali siano caldi. Io li metto nel forno a 50/60°C. (Trucco imparato dai cuochi negli alberghi!
 

IddoCop

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Cari Cubisti mi sento di suggerirvi caldamente questa bottiglia...una delle mie preferite TANCA FARRA' tenute sella & Mosca (a un tiro di schioppo da casa mia) :hahaha:
E' prodotto con uve cannonau il più famoso vitigno sardo e cabernet sauvignon, rispettivamente per il 50%. Il nome Tanca Farrà, deriva dal particolare suolo, ricco di sabbia, argilla e minerali, non per niente le tenute sono vicine al mare!!!!
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Colore: rosso rubino intenso tendente al granato. Limpido. Profumo: ampio, intenso, persistente, fine, con sentori di mirtillo, mora di rovo e melograno maturi e, lievi, di "erbaceo", pepe nero.
Sapore: secco, sapido, caldo, giustamente tannico, pieno e persistente. Considerazioni: ottimo vino.
Evoluzione: già di buona armonia. Può reggere al meglio per altri 3-4 anni. Da abbinare a carni rosse, maiale allo spiedo e formaggi a pasta filata e stagionati come il Caciocavallo.
Decantare e servire a 17-18°c in ampi calici con stelo medio.
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....visto che ne ho avanzato un pò....me faccio un goccetto!!! :-P :-P :-P
 

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FRITTATINE IN BRODO
Ingredienti
• 150 gr farina
• 2 uova intere
• 1/4 di latte
• poco di sale
• olio evo
• ottimo brodo
Preparazione
Preparare con la farina, il latte, le uova e un pizzico di sale una pastella fluida. Scaldare una padella antiaderente , spennellare con l'olio e versarvi il composto (1 mestolo per volta) e cuocere delle omelette. Farne al massimo 3. Arrotolarle e tagliarle a striscioline. Metterle in una zuppiera e versarvi il brodo bollente. Cospargere di erba cipollina fresca tagliuzzata e servire ben caldo.
 

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