LA CALIBRAZIONE DELLE CARTE
L'utilizzo delle carte topografiche su personal computer è ormai alla portata di tutti grazie all'utilizzo di software cartografici dedicati. Ma, all'atto pratico, una carta non è altro che una semplice immagine ( gif, jpg, bmp, png, tiff, ecc. o anche in formati dedicati all'utilizzo cartografico come l'ECW ) che il sw cartografico non riesce ad utilizzare in automatico, o meglio, la gestisce per quella che è un'immagine ( un insieme di pixel ) non riuscendo ad applicare un sistema di coordinate. Il motivo è semplice, mancano del tutto i riferimenti necessari! L'operazione che permette di creare questi riferimenti in modo da utilizzare una mappa su pc nella sua piena funzionalità è la cosidetta calibrazione o georeferenziazione.
Nonostante i paroloni, lo procedura è semplice: significa, appunto, creare una corrispondenza esatta ( o nel modo più preciso possibile ) tra almeno 2 punti sul terreno ed i relativi punti sulla mappa che vogliamo utilizzare. Creando questa corrispondenza, avremo poi dei riferimenti ( origini ) da cui poter rilevare le coordinate.
La calibrazione di una mappa prevede:
Oltre ai sw citati, altre fonti in questa discussione.
Le mappe
Le mappe sono, inizialmente, delle semplici immagini. Se vengono create personalmente tramite la scansione, un buon compromesso è scansionare a 200 dpi ed usare un file jpg o gif: così facendo, si ottengono file di dimensioni non eccessive e con una qualità sufficiente. Ogni altra variante è da verificare in base alle esigenze.
I punti di calibrazione
Sono assolutamente fondamentali, e le fonti possono essere varie.
Necessario solo se non si hanno a disposizione altri metodi, almeno per calibrare la carta.
Nozioni utili
Oltre alle coordinate dei punti, vegono chiesti Datum e Proiezione. Il datum contiene le informazioni sulla dimensione della Terra ai fini cartografici. La proiezione specifica come rappresentare e misurare le coordinate. Non è necessario sapere nei dettagli cosa significhino questi due termini, ma per una corretta calibrazione è più importante ricordarsi di non usare coordinate diverse rispetto al datum in cui sono state rilevate! Seguendo il link alla spiegazione del datum, si può capire perché: cambiando datum si cambiano le dimensioni della terra (e di conseguenza, i riferimenti ) e quindi varia la rappresentazione delle coordinate. Per esempio con il datum A un punto si trova a 500000 Mt Est, con il datum B lo stesso punto si trova a 500050 mt Est: stesso punto, ma due modi di rappresentarlo. Questo è l'errore tipico di calibrazione, si specifica ( come vedremo ) un certo datum, ma poi si inseriscono coordinate rilevate in un datum differente introducendo automaticamente un errore.
Diversi sw cartografici possono gestire i file generati da altri sw cartografici; per esempio Compegps e Oziexplorer possono gestire mappe, tracce, rotte e waypoint di entrambi, più altri formati. La calibrazione con diversi sw è pressoché simile; può cambiare, al massimo, l'interfaccia grafica.
Detto questo passiamo alla calibrazione vera e propria tramite vari software cartografici. Partiamo considerando che si abbia tutto l'occorrente come specificato.
Nonostante i paroloni, lo procedura è semplice: significa, appunto, creare una corrispondenza esatta ( o nel modo più preciso possibile ) tra almeno 2 punti sul terreno ed i relativi punti sulla mappa che vogliamo utilizzare. Creando questa corrispondenza, avremo poi dei riferimenti ( origini ) da cui poter rilevare le coordinate.
La calibrazione di una mappa prevede:
- Un software cartografico: ne esistono svariati, ma i principali, per completezza e semplicità sono Compegps e Oziexplorer.
- Una mappa: serve la relativa immagine che può essere scaricata da internet o scannerizzata personalmente. I centri stampa più attrezzati sono dotati di scanner A0 che permettono la scansione di grandi formati.
- I punti di calibrazione: servono almeno 2 punti di cui siano note le coordinate, possibilmente con la maggior precisione possibile, perché vanno riportati sulla carta.
- Un ricevitore gps: in assenza di altre fonti, si può usare il gps per rilevare direttamente sul terreno le coordinate dei punti.
Oltre ai sw citati, altre fonti in questa discussione.
Le mappe
Le mappe sono, inizialmente, delle semplici immagini. Se vengono create personalmente tramite la scansione, un buon compromesso è scansionare a 200 dpi ed usare un file jpg o gif: così facendo, si ottengono file di dimensioni non eccessive e con una qualità sufficiente. Ogni altra variante è da verificare in base alle esigenze.
I punti di calibrazione
Sono assolutamente fondamentali, e le fonti possono essere varie.
- Rilevazione diretta sul terreno: muniti di un ricevitore, si va direttamente sul luogo del punto da rilevare e si memorizzano le coordinate. Il metodo permette di rilevare i punti in modo autonomo in mancanza di altre soluzioni più pratiche. Come svantaggio, si deve perdere tempo per andare sul luogo del punto che magari è anche poco accessibile e pericoloso; generalmente si utilizza un ricevitore economico che può introdurre un discreto errore. Tuttavia, i moderni gps, grazie ai nuovi chipset ed alle varie soluzioni di riduzione dell'errore, permettono delle rilevazioni soddisfacenti anche all'escursionista. Alcuni consigli che potrebbero essere utili:
- Si decidano i punti partendo dalla carta: in questo modo si è sicuri che sono presenti sulla stessa. Se si va direttamente sul terreno, non è detto che poi il punto rilevato sia identificabile anche sulla carta con precisione adeguata ( o la tale caratteristica sul terreno non è riportata ).
- Si scelgano dei punti caratteristici: i punti devono essere facilmente riconoscibili sia sulla carta, sia sul terreno ( per poter creare l'esatta corrispondenza in modo facile e preciso ) e devono essere possibilmente piccoli, nel senso che non devono dare ampio spazio di movimento. Se scegliamo un campo di calcio sulla carta perché facilmente rilevabile anche sul terreno, poi questo ci darebbe uno spazio di rilevazione di almeno 4500 mq ( 100 x 45 mt ). Meglio un cima di montagna stretta, per esempio.
- Si attenda la massima precisione: arrivati sul punto, aspettiamo che il ricevitore raggiunga la massima precisione possibile; per fare questo valutiamo anche la zona, se la visuale del cielo è più o meno coperta da edifici o montagne o altri ostacoli.
- Rilevazione da una carta già calibrata o con un reticolo: se si dispone di una carta già calibrata che copre la stessa zona della carta che stiamo calibrando, possiamo rilevare le coordinate dei punti da essa. Lo stesso si può fare con una normale carta "cartacea" ( non tramite pc ), che dispone di un reticolato prestampato e relative coordinate: rileviamo tramite esso i punti.
- Rilevazione da un sito Internet: vari siti offrono la possibilità di visualizzare varia cartografia con tanto di coordinate. Collegandoci ad essi, visualizziamo la zona interessata e rileviamo le coordiante dei punti interessati. Indirizzi di carte si trovano in questa discussione.
Necessario solo se non si hanno a disposizione altri metodi, almeno per calibrare la carta.
Nozioni utili
Oltre alle coordinate dei punti, vegono chiesti Datum e Proiezione. Il datum contiene le informazioni sulla dimensione della Terra ai fini cartografici. La proiezione specifica come rappresentare e misurare le coordinate. Non è necessario sapere nei dettagli cosa significhino questi due termini, ma per una corretta calibrazione è più importante ricordarsi di non usare coordinate diverse rispetto al datum in cui sono state rilevate! Seguendo il link alla spiegazione del datum, si può capire perché: cambiando datum si cambiano le dimensioni della terra (e di conseguenza, i riferimenti ) e quindi varia la rappresentazione delle coordinate. Per esempio con il datum A un punto si trova a 500000 Mt Est, con il datum B lo stesso punto si trova a 500050 mt Est: stesso punto, ma due modi di rappresentarlo. Questo è l'errore tipico di calibrazione, si specifica ( come vedremo ) un certo datum, ma poi si inseriscono coordinate rilevate in un datum differente introducendo automaticamente un errore.
Diversi sw cartografici possono gestire i file generati da altri sw cartografici; per esempio Compegps e Oziexplorer possono gestire mappe, tracce, rotte e waypoint di entrambi, più altri formati. La calibrazione con diversi sw è pressoché simile; può cambiare, al massimo, l'interfaccia grafica.
Detto questo passiamo alla calibrazione vera e propria tramite vari software cartografici. Partiamo considerando che si abbia tutto l'occorrente come specificato.