Italia e DH

motobimbo

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sul discorso dei costi non sono invece d'accordo. In qualunque sport a livello giovanile le spese sono ad esclusivo carico delle famiglie dei giovani, anche di quelli che gareggiano a buoni livelli.

Concordo...basta guardare i genitori di Loris Capirossi che all'epoca si impegnarono casa per far correre il piccolo talento...
 

madmik83

Biker urlandum
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io davvero non credo si possa davvero pensare che in italia non ci sono i mezzi....rimango allibito a sentire queste cose....in inghilterra cosa hanno? in scozia cosa hanno? in croazia? polonia? hanno una cosa sola...VOGLIA!!!!!

noi abbiamo 3000 cose che ci interessano di piu: l'aperitivo la palestra il parchetto le canne e cosi via noi di prendere la bici nn abbiamo voglia, di prenede il badile non abbiamo voglia e cosi via...ma la domenica siccome ci si rompe il cazzo è giusto andare a far vedere la bici da 5000 euro alla prima funivia, lamentarsi che le piste non sono in ordine che c'è la fila (sentito davvero al tamaro) ecc ecc

dovremmo davvero fermarci a riflettere ogni tanto....
 
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DOGO

Biker delirius tremens
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io davvero non credo si possa davvero pensare che in italia non ci sono i mezzi....rimango allibito a sentire queste cose....in inghilterra cosa hanno? in scozia cosa hanno? in croazia? polonia? hanno una cosa sola...VOGLIA!!!!!

noi abbiamo 3000 cose che ci interessano di piu: l'aperitivo la palestra il parchetto le canne e cosi via noi di prendere la bici nn abbiamo voglia, di prenede il badile non abbiamo voglia e cosi via...ma la domenica siccome ci si rompe il cazzo è giusto andare a far vedere la bici da 5000 euro alla prima funivia, lamentarsi che le piste non sono in ordine che c'è la fila (sentito davvero al tamaro) ecc ecc

dovremmo davvero fermarci a riflettere ogni tanto....

Ma secondo te è possibile che una intera nazione non abbia voglia?
Improbabile.

Come indicato, i paesi con cultura anglosassone (America nord, UK, Oceania) ed anche la Francia ed altri (ed altri paesi di "regime", dove essere sportivo è una professione ed occasione di redenzione: Cina, Cuba, Ex URSS, ecc...), lo sport è giustamente considerato parte integrante della formazione personale e culturale di un adolescente.
Si cresce quindi con l'abitudine ad allenarsi ed a dover faticare se si vuole raggiungere qualcosa, dove se sei bravo vai avanti e sei lodato (e qui escludo i paesi di regime).
Lo sport "sano" è un inno alla meritocrazia: quindi è formativo.
In Italia non c'è meritocrazia e lo sport, come base formativa, serve quindi a poco.

In Italia se ti alleni sei un invasato che toglie tempo agli aperitivi ed agli impegni "sociali"; è una questione di formazione che risulta avversa allo sport fin dai primi anni di scuola.

Senza cultura sportiva, gli sport "maggiori" presentano solo lampi di talento, gli sport minoni (DH) non presentano nessuno.

Non credo sia una questione di non aver voglia... credo che la voglia te la facciano passare.
 

madmik83

Biker urlandum
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se la vedi come impostazione generale posso essere daccordo....
ma la dh a scuola non la insegnano ne qui ne negli altri paesi e non puo essere indice di meritocrazia!!

perche in italia dobbiamo fare qualcosa solo per avere qualcosa?

io vado in bici e mi alleno perchè mi piace perche mi diverto e perche sto bene! a lavoro mi guardano male alle volte e gli amici mi danno del pazzo ma a me nn sbatte un cazzo...sarà che c'ho il sangue finlandese ma io nn cerco merito dagli altri nella bici...io cerco di dare il max per qll che sono i miei limiti!
 

Spakkabiker

Biker forumensus
8/8/06
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Arezzo
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io davvero non credo si possa davvero pensare che in italia non ci sono i mezzi....rimango allibito a sentire queste cose....in inghilterra cosa hanno? in scozia cosa hanno? in croazia? polonia? hanno una cosa sola...VOGLIA!!!!!

noi abbiamo 3000 cose che ci interessano di piu: l'aperitivo la palestra il parchetto le canne e cosi via noi di prendere la bici nn abbiamo voglia, di prenede il badile non abbiamo voglia e cosi via...ma la domenica siccome ci si rompe il cazzo è giusto andare a far vedere la bici da 5000 euro alla prima funivia, lamentarsi che le piste non sono in ordine che c'è la fila (sentito davvero al tamaro) ecc ecc

dovremmo davvero fermarci a riflettere ogni tanto....

Mi si drizzano i peli dei bracci a sentire quete parole .
Guardiamoci intorno , ti cito arezzo per esempio , siamo partiti in 4 , 5 anni fa a fare discesa e sembravamo alieni , ci siamo spaccati la schiena per sistemare i sentieri che poi sono diventati piste (non sò se vi ricordate walks-astray , che per stare a zappare le giornate si è anche preso un'ernia e ha dovuto smettere) ! La gente tuttora gira su quei sentieri , che vengono mantenuti costantemente dalla gente che c'era prima di noi , parlo dei pioneri che magari ora fanno enduro o all mountain , dai ragazzi giovani che tanno arrivando , dalla gente che ha iniziato da poco e sempre da noi !
Per comprarsi la bici , la maggior parte della gente , fa sacrifici e non è vero che si prendono tutti la bici da 5000 euro . Molti se la devono comprare usata perchè i soldi non bastano e magari risparmiano qualcosa per poter fare le gare o andare nei park . C'è chi , come me , che fa lo studente , si risparmia i soldi per anni , e asi trova i lavoretti per non fare pesare troppo questo hobby alle famiglie !
E la gente così , è la maggior parte !
Il problema il Italia , non è al gente , è che la burocrazia ti cava la voglia di fare qualsiasi cosa e se lo fai il più delle volte ci vai a rimessa !
Se vuoi fare qualcosa devi arrivare a patti con la legge , fare piste abusive oppure come la mia squadra , affitare il terreno dove c'è la pista e fare tutto per i cavoli suoi (nei limiti del possibile)!
L'italia è indietro , si , ma per moitivi generazionali , ho già ribadito che nasce ora la seconda generazione di discesisti , quelli che erano discesisti e ora sono padri , incominciano adesso a portare i figli a girare !
E poi a me sembra che inquesti 4 anni che seguo questo mondo , ci sia stato uno sviluppo nemmeno immaginabile , siamo sempre di più e lo sport è sempre più conosciuto!
 

madmik83

Biker urlandum
21/9/03
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spakka io nn volevo togliere nulla a nessuno probabilmente stavo riportando di piu le cose che vivo e vedo qui al "nord" (concedetemi il termine)

per i motivi che tu elenchi anche noi abbiamo sofferto tanto...gestisco il TERRAKRUDA a milano , oramai in una condizione ahime vergognosa, da un po di anni prima erano gli scontri con la "burocrazia" poi con le persone...sarà stata anche colpa nostra ma io a parte i soliti 3-4 (in una città come MILANO) non ho visto sbadilare!!

pero tu dici noi abbiamo dovuto affittare il terreno...un esempio su tt....un ragazzo che conosco, in scozia, affitta dalla regina per un penny all'anno il terreno...saranno anche avanti ma anche loro scendono a compromessi....

di sicuro le generazioni future soffriranno meno magari ma c'è tanto da cambiare....e noi per primi dobbiamo farlo.

qll che mi spiace è che molti che corrono in dh e che frequentano il forum non valutano questo topic e in pochi rispondono mentre dovrebbe essere un topic lunghissimo da far leggere a federazione e compagnia bella!

W LA BICI!
 

DOGO

Biker delirius tremens
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se la vedi come impostazione generale posso essere daccordo....
ma la dh a scuola non la insegnano ne qui ne negli altri paesi e non puo essere indice di meritocrazia!!

perche in italia dobbiamo fare qualcosa solo per avere qualcosa?

io vado in bici e mi alleno perchè mi piace perche mi diverto e perche sto bene! a lavoro mi guardano male alle volte e gli amici mi danno del pazzo ma a me nn sbatte un cazzo...sarà che c'ho il sangue finlandese ma io nn cerco merito dagli altri nella bici...io cerco di dare il max per qll che sono i miei limiti!

Ma certo, capisco benissimo quello che dici, ma putroppo non è estendibile allo sport in generale ed alla DH.
A mio parere il problema dell'Italia sportiva è che non esiste una Italia sportiva... quindi questo processo vizioso arriva ovunque, e nelle discipline minori ha un impatto devastante.
Abbiamo sempre un approccio dall'alto verso il basso: inizio a fare DH, poi magari mi alleno. Inizio a fare calcio, poi magari mi alleno... ecc...

Con il fatto che poi non ci si allena mai, perchè fin da piccoli non ci hanno trasmesso la cultura sportiva. Quindi tutto viene lasciato ai singoli ed ai genitori: sono soli, quindi è difficile emergere.

Anche nella DH c'è troppa gente che non ha ben chiaro in mente che fare una salita pedalata è sì allenante in termini di resistenza aerobica generale, ma con l'impegno energetico/motorio DH centra poco poco.
Temo manchino troppo spesso allenamenti specifici (per chi non ha l'opportunità di praticare DH meccanizzata con frequenza...) in grado di portare a risultati d'eccellenza. Altrimenti ci si affida al talento...e si corre il rischio di sprecarlo.

Ad esempio anche il semplice pedalare intenso (contrazione muscolare concentrica), con la DH centra veramente molto molto molto poco: ad esempio è molto più utile e "specifico" un allenamento fatto sugli sci (isometrico) e la corsa (eccentrico-concentrico).
Sempre escludendo i casi di talento puro ed ineludibile.
 

ziofujo

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@ Mik: a dire il vero qualcuno che la DH italiana la conosce bene è intervenuto e ha detto chiaramente cosa non va... spesso questi interventi però non vengono nemmeno presi in considerazione dai più, come già sottolineato qualche post fa da Sara ...
 
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Il problema è senza dubbio di origine culturale, in questo Dogo ha pienamente ragione. Manca una cultura dello sport in senso lato, cioè la consapevolezza che lo sport agonistico fatto in maniera seria richiede sacrificio, che solo in pochissimi casi riesce ad essere motivato e/o ripagato in forma economica. Ma è anche un problema infrastrutturale per la mancanza di società e di "maestri" che possano guidare chi vuole iniziare o perfezionarsi.

Per dire, Tomba è diventato Tomba perchè la famiglia si poteva permettere di mandarlo tre mesi all' anno a Cortina a pensione da un maestro; Razzoli, figlio di un operaio, ha potuto arrivare all' oro olimpico perchè abita a 10 km dalle piste. Ma entrambi, in modo diverso, hanno potuto accedere alla "cultura" dello sci agonistico fatta di maestri e di competizioni per bambini prima, per ragazzi poi e per juniores fino al (semi)professionismo dei gruppi sportivi dello Stato.

La famiglia di un ragazzino che volesse iniziare con la DH, a chi si rivolge:nunsacci: E' questo il problema, non la "burocrazia" tanto vituperata.
 

DOGO

Biker delirius tremens
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Zio, se ti riferisci all'intervento di Fly, direi che sia stato perfetto (ad eccezione del fatto che nessuno ha mai detto che i nostri TOP vadano piano, vabbè, ci stava un pizzico di risentiemento...).
Soprattutto in questo passaggio "Alla federazione ciclistica il downhill da' solo fastidio".

Il fatto è che non solo la DH dà fastidio alla federazione, ma è lo sport che in Italia non conta nulla e punta solo sull'abnegazione dei talenti che hanno la fortuna di avere una famiglia che punti su di loro.

All'estero ti laurei con le borse di studio e fai le olimpiadi: qui o studi (e poi non hai cmq certezze), o ti alleni (e sei da solo).
E' un male non confinato alla sola DH, ma che spiega molto anche della nostra incostistenza in questa disciplina a livello internazionale (che non significa che i nostri atleti vadano piano, significa che ne abbiamo pochi a livello internazionale, e che quei pochi vanno più piano degli altri loro pari).

Il problema è senza dubbio di origine culturale, in questo Dogo ha pienamente ragione. Manca una cultura dello sport in senso lato, cioè la consapevolezza che lo sport agonistico fatto in maniera seria richiede sacrificio, che solo in pochissimi casi riesce ad essere motivato e/o ripagato in forma economica. Ma è anche un problema infrastrutturale per la mancanza di società e di "maestri" che possano guidare chi vuole iniziare o perfezionarsi.

Per dire, Tomba è diventato Tomba perchè la famiglia si poteva permettere di mandarlo tre mesi all' anno a Cortina a pensione da un maestro; Razzoli, figlio di un operaio, ha potuto arrivare all' oro olimpico perchè abita a 10 km dalle piste. Ma entrambi, in modo diverso, hanno potuto accedere alla "cultura" dello sci agonistico fatta di maestri e di competizioni per bambini prima, per ragazzi poi e per juniores fino al (semi)professionismo dei gruppi sportivi dello Stato.

La famiglia di un ragazzino che volesse iniziare con la DH, a chi si rivolge:nunsacci: E' questo il problema, non la "burocrazia" tanto vituperata.

Esattamente.
Era per questo che sono convinto che il grosso dei nostri talenti resti inespresso, affogato da un contesto dove lo sport vale zero e la DH, in quanto "di cui" dello sport, ne soffre.

Basti guardare alla Nuova Zelanda o all'Australia: sfornano talenti in tutte le discipline, proprio per il fatto che là, essere sportivo, è come essere ingegnere o medico. Soprattutto in australia usano metodologie di allenamento basate sulla qualità e specificità che qua ci sognamo (me lo raccontava un amico agonista di ciclismo su pista, un top 3 italiano). Qua è vista come una perdita di tempo: gli stessi studi in scienze motorie sono visti come "laurea inutile", e troppo spesso gli allenatori che si vedono nelle palestre non saprebbero nemmeno da dove iniziare se arrivasse un ragazzo e dicesse "vorrei una scheda per allenarmi per la discesa in bici"...eppure basterebbe farsi spiegare il tipo di movimento e durata dello stesso per pianificare un adeguato allenamento.
 
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@ Mik: a dire il vero qualcuno che la DH italiana la conosce bene è intervenuto e ha detto chiaramente cosa non va... spesso questi interventi però non vengono nemmeno presi in considerazione dai più, come già sottolineato qualche post fa da Sara ...

quello che intedevo è che ci sono tanti iscritti alle gare e tanti che scrivono sul forum ma non tutti rispondono a un topic direi importante...o almeno dovrebbe esserlo di piu di quello chesso dell'ultimo modello uscito :-)

ho letto gli interventi di fly e di sara e concordo con loro ma la causa non puo essere solo nella federazione!
 

sembola

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Basti guardare alla Nuova Zelanda o all'Australia: sfornano talenti in tutte le discipline, proprio per il fatto che là, essere sportivo, è come essere ingegnere o medico. Soprattutto in australia usano metodologie di allenamento basate sulla qualità e specificità che qua ci sognamo (me lo raccontava un amico agonista di ciclismo su pista, un top 3 italiano).

Appunto la stessa disciplina che, parola di un ormai ex big del ciclismo su strada, andava abolita perchè "anacronistica". E che all' Australia frutta un bel po' di medaglie olimpiche, pensa se non fosse stata anacronistica...
 

motobimbo

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mmmh...cos'è che si diceva a proposito del fatto che noi in Italia sforniamo e formiamo solo campioni di calcio? :smile:

e meno male che è lo sport nazionale e ci sono vivai dappertutto!
 
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