Breve report della gara. Dura, durissima!
Il prologo era una granfondo che in molti hanno fatto a manetta, ma l'hanno pagata con gli interessi.
Dalla prima tappa si inizia a fare sul serio e si vede chi ha le palle, salite durissime e discese al limite, siamo in montagna e non tutti sanno andare in bici.
Finalmente da lunedì è arrivato il sole per il Bellino con continui rovesci pomeridiani ai campi che impedivano di far asciugare le maglie e inzuppavano le tende.
Nella speciale dell'Albergian ho dato tutto nel portage e mi sono piazzato bene, anche allo Chaberton ho fatto il tempone ma per il troppo relax ho perso posizioni.
Sono provato ed ho le gambe a pezzi, non penso di tornare perché mi piace vedere posti nuovi e fare nuove esperienze anche se la
formula delle prove speciali ti permette di fare una pedalata non a tutta e goderti la giornata mentre ti ammazzi solo durante le prove speciali.
La compagnia che ho trovato è stata ottima ed il livello dei "forti" molto alto.
Speravo di trovare più discese tecniche e singletrack invece ci sono tante strade bianche che considero pericolose, infatti chi si è fatto male è caduto li.
L'organizzazione quest'anno è stata clemente ed ha concesso la maglia di finisher a quasi tutti i partecipanti.